martedì 27 novembre 2012

- MULTISERVIZI: "Barcolliamo ma non molliamo..."

La Frosinone Multiservizi in protesta al consiglio comunale del 
24/05/2013: alcuni flash...


" Mi ero ripromesso di non commentare questa triste vicenda ma dopo aver letto il pensiero/commento della cara amica Fausta l'Insognata Dumano, su Uno e Tre, mi è piaciuto al punto che ve lo rendo disponibile qui di seguito ,,
Dal Monumento ai Vivi......a Piazza Licenziati......venerdì pomeriggio L'Insognata avrebbe voluto dedicarsi all' arte, unico rimedio per sfuggire all'apatica vita cittadina, ........ ma siamo nell' era ottaviana.
ManumentoIl pomeriggio inizia nel salone della provincia, l'artista Sara Ciuffetta presenta il suo monumento ai vivi, un importante lavoro di arte pubblica relazionale, un lavoro incredibile. Ah! in quella scultura c'è un pezzo di cuore de L'Insognata, la prima padella della vita universitaria, i cittadini hanno donato a Sara oggetti per realizzare la scultura.....un referendum cittadino ha decretato il colore rosso...... il monumento aspetta di essere collocato.
Un regalo di Sara alla città.....un monumento ai vivi in una città moribonda....
L'insegnante ascolta Sara, la vulcanicaprofessoressa, pure Antonio Limonciello, che è il pioniere in città con l' associazione 03100 dell' arte pubblica relazionale........ Ma, deve correre. Deve andare. A pochi metri da lei si sta consumando uno spettacolo indegno, barcolliamo ma non molliamo, la disperazione dei licenziati da Ottaviani....
Il consiglio comunale è uno spettacolo indegno di arroganza, un sindaco che gioca a nascondino sulla pelle dei lavoratori, soltanto la solidarietà dei lavoratori, carne umana da macello ha impedito che uno di loro scrivesse una pagina nera, voleva farsi arrestare tanta è la disperazione di chi ha cinquanta anni e non sa come riciclarsi......ironia del destino i consiglieri , mentre si consuma il dramma, parlano di monnezza, parlano di loro. Sbotta una lavoratrice......VERGOGNATI SINDACO.......urlano i licenziati, i più delusi sono quelli che gli hanno creduto, l' hanno votato......la magia dell' arte si scontra con il dramma......non c'è poesia in questo post......è l'era ottaviana.
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... così si esprimono i lavoratori della Multiservizi di Frosinone che non riescono a trovare pace ed una collocazione decisa e definitiva.
Sono 200 famiglie che soffrono questa amara situazione e non ne possono più...
Nella pagina facebook di Frosinone Multiservizi, ho estratto da un comunicato, quali sono le loro aspettative, dopo anni di lotta per la sopravvivenza occupazionale e si legge:

"...Al termine dei lavori l’assemblea all’unanimità ha votata il seguente documento: 
La vertenza della Multiservizi Frosinone S.p.a. necessità di una immediata e positiva soluzione alla luce dell’imminente scadenza dei tempi tecnici determinati dall’apertura della procedura di mobilità dei lavoratori e dello stato di messa in liquidazione della vecchia società pertanto:

1) Si richiede all’Amministrazione ed al Sindaco Ottaviani l’immediata proroga dei contratti di servizi almeno fino al 31/12/2012 alla luce della fattibilità affermata anche dalla Corte dei Conti;

2) Si rifiuta qualunque soluzione alternativa paventata dall’amministrazione comunale quale la impraticabile riesumazione della Multiservizi Frosinone S.p.a. o dell’affidamento esterno a ditte private attraverso lo spacchettamento dei servizi e dei lavoratori. Queste sono ritenute proposte prive di fondamento e motivo di ulteriore perdita di tempo; 

3) Si ribadisce la fattibilità e legittimità del passaggio alla nuova società comunale Servizi Strumentali s.r.l. costituita il 14/03/2012 per la quale si rende necessario il solo cambio dell’oggetto sociale realizzabile in tempi strettissimi;

4) Si ribadisce la urgente necessità di effettuare il passaggio di ramo d’azienda dando corso all’accordo siglato dai sindacati , dai due rappresentanti delle società e dai rappresentati delle amministrazioni comunali siglato il 02/05/2012 presso la Federlazio;

5) Si ribadisce l’assoluta contrarietà all’esternalizzazione dei servizi ad opera dell’amministrazione e conseguente ripublicizzazione degli stessi con tempistiche e modalità compatibili con le soluzioni offerte dal quadro normativo vigente;

6) Si invita l’Amministrazione di Alatri a ripensare le proprie scelte rivolte all’esternalizzazione dei servizi riprendendo la condivisione del percorso di cessione di ramo d’azienda alla società comunale Servizi Strumentali s.r.l. di cui il Comune di Alatri è socio".

SOLIDARIETA' 
SOLIDARIETA'

SOLIDARIETA'













28/12/12
Riunione al cospetto di FEDERLAZIO

Comitato di Lotta Frosinone.

Cronaca di una morte rimandata.

Nonostante tutti giochino allo sfascio della società Frosinone Multiservizi, essa, soprattutto tutti i suoi lavoratori, dimostra la pelle dura e avvezza a situazioni di “estremo pericolo” dribblando la sempre annunciata fine. Così è stato anche oggi, 28 dicembre, durante l’ultima riunione tra azienda, parti sociali e soci avvenuta al cospetto di Federlazio. Convocata come proseguimento dell’incontro di una settimana prima, la riunione ha visto protagonisti, sull’ospitale scena naturale di un serial lungo 17 anni, innanzitutto le parti sociali e i lavoratori che con intenso, forse inconsapevole, lavoro di squadra riuscivano a strappare una possibile proroga – sempre che la Regione ora non vi si frapponga – fino al 31 marzo di reddito per tutti. Il Comune di Frosinone aveva già nella serata precedente del 28 prorogato i servizi per altre 3 mesi così come annunciato. E questo era l’unico dato assodato. Il redivivo Comune di Alatri si presentava in forze con la struttura tecnica e politica insieme, come i personaggi di una commedia goldoniana, con alla testa l’”incomprendente” Sindaco, la cui politica sembra vittima evidentemente di divergenti e laceranti posizioni interne che determinano continui contrasti di natura politica e amministrativa tale da ostacolare qualsiasi buon proposito. Ma tralasciando la strana sindrome che la comunità politica di Alatri è affetta, ciò che si è determinato è che Alatri ha convenuto un riaffidamento dei servizi alla Frosinone Multiservizi dal 1° al al 20 gennaio, consentendo di essere parte di un accordo generale per la richiesta di CIG in deroga bloccando nei fatti i dovuti licenziamenti in procinto di essere avviati dalla Azienda. Licenziamenti che per ora la Società non ha potuto evitare per i dipendenti della Provincia. Il consulente tecnico – chi fosse costui alcuno lo sapeva - inviato da Iannarilli, ha ribadito, proprio per chi non avesse ancora idea delle posizioni contro i lavoratori che la Amministrazione Iannarilli ha assunto in questi anni, la non “possibilità” di proseguire con l’esperienza dell’affidamento dei servizi alla Multiservizi. In questo caso si spera, anche grazie alla disponibilità dell’Azienda e di Federlazio, sempre pronti a raccogliere qualsiasi elemento in favore di lavoratori, in una CIG con ore sufficienti a recuperare anche questi 22 lavoratori. Insomma nella confusione di una storia che il consulente Federlazio definisce a dir poco anomala ed unica nel suo genere, forse per tre mesi si avrà una boccata di ossigeno, volta, si spera, ad una definitiva soluzione. I dubbi sono obbligatori. La Regione deve reiterare la CIG in deroga. Frosinone deve superare la propria “sudditanza” alle norme giuridiche anche quando queste non sono ostacolo per decisioni da assumere: si attende, comunque, con ansia, non si sa bene quale “consiglio” dalla Corte dei Conti. Alatri deve innanzitutto dare seguito a quello che è sottoscritto, e questo non è certo, visto che i tutti i personaggi intervenuti (Sindaco, consigliere e tre dirigenti più una apparizione del vicesindaco) già discutevano animosamente dopo la sigla del Sindaco all’accordo. Deve poi stabilire cosa fare dopo il 20 gennaio e riuscire a costruire una strada che salvaguardi l’occupazione e i servizi(!?!).

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 Frosinone 27 febbraio ’13
Oggetto: futuro dei lavoratori e lavoratrici della Frosinone Multiservizi

L’Assemblea dei lavoratori e lavoratrici della Frosinone Multiservizi riunitasi oggi 27 febbraio, tenuto conto che il 31 marzo, termine ultimo delle proroghe previste per i contratti di servizio, che si susseguono dal 2011 senza soluzione certa della vicenda, è alle porte; che grazie alle oo.ss. e alla disponibilità dell'azienda è stato possibile il proseguimento della CIG in deroga per l'intero bacino dei lavoratori della Frosinone Multiservizi, recuperando così anche i lavoratori dell'ente provincia buttati fuori da Iannarilli; che l'atteso e sospirato parere della Corte dei Conti in ordine alla vicenda della Frosinone Multiservizi fa chiarezza sui dubbi sollevati e sono chiaramente superabili già dalla legislazione vigente. Esso chiarisce in maniera assolutamente inequivoca come nulla osti alla prosecuzione dei servizi sia attraverso la Frosinone Multiservizi e sia attraverso il trasferimento alla Servizi Strumentali;
Visto che, finalmente, il Comune di Alatri si rende disponibile ad una definitiva soluzione – ha infatti riaffidato i servizi e ripreso i lavoratori fino al 30 aprile, in attesa delle decisioni dell’ente socio Frosinone;
i lavoratori e lavoratrici della Frosinone Multiservizi ribadiscono che le uniche soluzioni che stanno attendendo sono pubbliche e collettive. Essi non accettano soluzioni che taglino, spezzettino, riducano la Società verso la cessione ai privati dei servizi: questi devono proseguire con la società a totale capitale pubblico che si chiami Frosinone Multiservizi o Servizi Strumentali.
A tal proposito essi in questi giorni si adopereranno:
- per chiedere che l’Amministrazione Comunale dia seguito alla auspicata soluzione pubblica e collettiva;
- per contattare il nuovo Presidente regionale e ricordargli che la Regione Lazio possiede il 49% delle azioni;
- per chiamare i nuovi parlamentari e consiglieri regionali locali eletti alle loro responsabilità di rappresentanti;
- per coinvolgere il Prefetto affinché faccia rispettare gli accordi e le soluzioni esistenti per la continuità di lavoro di 220 famiglie;
- per sensibilizzare non solo i colleghi della Società a una partecipazione massiccia e unitaria, ma anche i dipendenti comunali a difendere servizi e qualità del lavoro da una possibile e accelerata esternalizzazione degli stessi.
L’Assemblea, inoltre, convoca tutti al prossimo consiglio comunale e indice una giornata di sciopero da tenersi dopo la metà marzo, dalla quale avrà inizio una serrata pressione nei confronti dell’ente per la definitiva soluzione della vicenda.
L’Assemblea dei lavoratori e lavoratrici della Frosinone Multiservizi



COMUNICATO DEL 20/04/2013


".....Se l'obiettivo è tornare al lavoro senza contratti e sicurezza del lavoro, senza contributi e futuro, l'Amministrazione potrebbe quindi far arrestare e poi richiamare dalle patrie galere per far lavorare con progetti di reinserimento sociale i capricciosi lavoratori della Frosinone Multiservizi. Va bene così?".

Frosinone Multiservizi: la soluzione è il carcere

Il 23 aprile, quindi, i consorzi e la cooperativa a cui sarebbero stati affidati gli 11 servizi oggi della Frosinone Multiservizi si incontreranno con le parti sociali presso il Dipartimento Provinciale del lavoro per la “discussione avente per oggetto... l'affidamento di servizi comunali di pubblica utilità. Personale ex multiservizi”.

Quest'incontro è maturato nei soggetti affidatari nel corso degli ultimi giorni per cercare almeno un passaggio condiviso con le parti sociali, vista la completa indifferenza della stazione appaltante (Comune di Frosinone) per le procedure previste dai contratti e dalla legge a garanzia anche dei lavoratori che dovrebbero transitare.

La situazione però si ingarbuglia sempre più. Il 30 aprile i lavoratori termineranno la CIG in deroga. La soluzione cooperative, prevista con l'istituto della “sospensione” da CIG, coprirà quindi solamente i giorni che vanno dal 26 al 30 aprile!
Dopo i lavoratori torneranno in azienda e dovranno attendere il 2 di giugno per completare la procedura del licenziamento.
Che si fa il 1° maggio? Sarebbe opportuno e consigliabile, a questo punto, prorogare i contratti con la Frosinone Multiservizi, garantirebbe un percorso più sereno e certo per i lavoratori, il Comune e la Società...

Ma l'Amministrazione non demorde: le cooperative stanno inviando telegrammi pressanti ai lavoratori ai quali si preannuncia addirittura una “sostituzione con altri candidati” in caso non firmassero.

I lavoratori  non demordono poiché rimangono convinti
1.      Della parzialità della “soluzione” cooperative che risponde ad una logica tutta politica legata alle promesse elettorali;
2.      della situazione reale del rapporto tra il Comune e le cooperative che hanno servizi in appalto che tanti mesi mesi non si vedono pagare le fatture;
3.      della pericolosità di alcuni soggetti legati a tali cooperative che in molte situazioni non si sono di certo distinti per le loro capacità gestionali;
4.      della impossibilità del passaggio con l'istituto della “sospensione” senza il paracadute della CIG che vada oltre settembre;
5.      della possibile illegittimità della delibera di scelta della soluzione cooperativa. L'utilizzo delle cooperative sociali «è qualificato dal perseguimento di una peculiare finalità di carattere sociale, consistente nel reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati: proprio in ragione di tale finalità, è prevista, limitatamente alle procedure di affidamento,  la deroga alle  regole  ordinarie dettate dal Codice dei contratti per  gli appalti sotto soglia» scrive l'AVCI (Autorità Vigilanza dei Contratti). 

Oltre a queste esistono altre innumerevoli ragioni per non perseguire la strada delle cooperative, non ultima la possibile negativa reazione della Regione Lazio a cui viene chiesta la continuità della CIG per una società che ha alle costole creditori come l'erario e l'INPS, i cui soci però, Frosinone in questo caso, prevedono utili a soggetti terzi come le cooperative, utili che invece potrebbero andare a compensare i creditori!?!

Poi ci sono i corollari della vicenda:
L'orario di lavoro oggi diminuito a 18 per lavoratore non è sufficiente a determinare il necessario e sufficiente svolgimento del servizio.
Indi, il servizio Assistenti Scuolabus, che non riesce evidentemente ad essere coperto con tale numero di ore da parte delle lavoratrici dipendenti della società Frosinone Multiservizi, è completato da altro personale non dipendente né della società Frosinone Multiservizi né dell’ente Comune.
Gli asili nido, alla faccia delle famiglie che usufruiscono del servizio, andrebbero, fin dal 1° maggio, ad essere chiusi per alcune ore.
Il verde è già “affiancato” e in parte sostituito dal progetto “reinserimento carcerati”, che a detta di esponenti di giunta rappresenterebbe una soluzione alla vicenda Multiservizi. Sarebbe superfluo fare commenti, ma una riflessione a queste posizioni delle Amministrazioni è importante farla per avere cognizione di chi ci amministra. Davanti a valevoli progetti di reinserimento sociale l'unica cosa che la maggioranza sottolinea è un continuo confronto con operai che da 17 anni (di cui 10 come i carcerati senza contributi) ripuliscono la città e che si sono conquistati non solo salario e contratto, ma anche sicurezza e dignità del lavoro. Se l'obiettivo è tornare al lavoro senza contratti e sicurezza del lavoro, senza contributi e futuro, l'Amministrazione potrebbe quindi far arrestare e poi richiamare dalle patrie galere per far lavorare con progetti di reinserimento sociale i capricciosi lavoratori della Frosinone Multiservizi. Va bene così?


I lavoratori saranno in piazza sia lunedì davanti al comune, dove allestiranno una postazione informativa, che martedì davanti al DPL dalle ore 10 per manifestare la volontà di rimanere nella Frosinone Multiservizi, che ad oggi rappresenta l'unica, pur traballante, soluzione, ai voli pindarici e un poco trasparenti che l'Amministrazione vorrebbe perseguire.


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La lenta agonia della Multiservizi
comitatolottafr@libero.it
18:53
08/07/2013


A calci allo stomaco (e i ce aggiungiaria: mazzate e corna... o, 'ncima alle cotte le pane bagnate...). 

Così i lavoratori della ex Frosinone Multiservizi sono stati presi stamane alla fine dell'assemblea tra i soci della società che ancora invece è in vita anche se in liquidazione.

I lavoratori oramai licenziati, 236, sono in attesa delle spettanze previste: gli ultimi pagamenti e il TFR. La Società ha comunicato che per i primi (circa €.600 mila netti) entro il 15 di agosto saranno messi in pagamento; per i secondi, la cui cifra non è chiara, ma sicuramente più di un milione più di euro, i soldi non ci sono, almeno per ora!

I lavoratori, ancora in presidio sotto il Comune, l'hanno presa veramente male. Alcuni momenti di tensione hanno vissuto i liquidatori della Società e i soci, a cui è stato chiesto di versare immediatamente almeno i pagamenti mancanti degli ultimi mesi.

I lavoratori subiscono quindi l'ennesima spinta verso il baratro. Dopo il taglio del salario, l'allontanamento dal posto di lavoro, il licenziamento, la prevista chiusura della Frosinone Multiservizi ecco un altro tassello di un atteggiamento inqualificabile sia dei vertici della società che degli amministratori dei comuni. Questi ultimi si sono imbarcati nella avventura delle cooperative sostenendo un improbabile risparmio e invece come volevasi dimostrare tutta l'operazione avrà un costo altissimo che i cittadini dei comuni dovranno ripianare.

I debiti della Società, le vertenze in atto, il TFR, i costi di una società in vita ma ferma, altre cause che arriverrano a decine, per un totale di svariati milioni di euro, si potevano evitare con un semplice accordo dignitoso volto alla tutela dei servizi, del lavoro e dei lavoratori impegnati da decenni. Invece no. Si è scelto la strada delle cooperative: i contribuenti pagano quindi le cooperative e la cassa integrazione, i vecchi debito della società e anche quelli nuovi, le vecchie vertenze perse e tutte quelle che si perderanno ancora!

Ma i nostri amministratori sono certi, impassibili, irremovibili, indirizzati verso la loro idea di spezzettamento e esternalizzazione se non privatizzazione. Metafora di ciò è l'impegno, simile all'accanimento terapeutico, che per 300 metri di strada, c.so della Repubblica, stanno mettendo. Come se la città, il centro storico in particolare, avesse bisogno solo di un nuovo look per essere vissuto: l'economia asfittica determinata dalla logica del licenziamento e del taglio dei salari influenzano o meno la vita dei cittadini?

I lavoratori intanto hanno fatto domanda di disoccupazione, oggi chiamata ASPI, ultima soluzione rimasta. Per 8 o 12 mesi avranno diritto al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, All’indennità mensile si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione.

Redditi quindi mediamente tra i 550 euro e i 650 euro, grazie alla riforma Fornero che attacca perentoriamente le categorie più deboli. 
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 Cerco di pubblicare notizie quando vedo nascere nuovi o importanti spiragli... Ricevo dal comitato di lotta e pubblico:

"30/07/2013 - Passo in avanti per la nuova società che salva i dipendenti della Frosinone Multiservizi?

Comitato di lotta

L’impressione per i lavoratori è sempre la stessa: ad un passo dalla meta con l’unico, ultimo, pilone davanti alla linea che non si riesce a superare: Il comune di Frosinone. Eppure all’incontro svolto sotto l’attenta ed encomiabile pazienza del Prefetto stavolta il Sindaco di Frosinone aveva esordito con una frase rassicurante: la società è l’obiettivo del Comune.

Purtroppo dopo sono cominciate le verifiche e le valutazioni tecniche delle posizioni e dei singoli approssimativi piani degli enti.

La Provincia, ancora una volta disponibile, enunciava la sua proposta: €.500.000,00  per i servizi COSAP (non un ripristino della tassa teneva a ribadire Patrizi), servizio pozzi, cartellonistica e verifica caldaie. Poi la manutenzione strade per 4 o 5 dei 7 settori in carico alla Provincia per un importo che si aggira sui €.2.000.000,00/€.2.500.000,00, con un numero dei lavoratori e un contratto da applicare ancora non chiari. Sul finire dell’incontro per superare le questioni della formazione della nuova società la Provincia ha dato disponibilità ad usare la propria società APEF nata ma dormiente e che potrebbe essere uno strumento che supera alcuni problemi riguardo al futuro delle provincie e delle sue prerogative.

Il Comune di Alatri che ribadiva la volontà di recuperare tutti i lavoratori ha però importi bassi per i salari e quindi per garantire almeno le 18 ore contrattuali deve affrontare  un esubero di 9 persone.

Il COmune di Frosinone al netto di tutte le catastrofi che potrebbero accadere in materia di bilanci, di affidamento di servizi, di passaggio del personale, vera preghiera che ad ogni riunione si recita, prevede un impegno complessivo di €.2.500.000,00  (compresi di luce acqua e gas) per un passaggio di circa 116 lavoratori (i rimanenti 24 sarebbero esuberi). Sul salario le questioni rimangono aperte: per i lavoratori il minimo è 24 ore per il Comune ce n’è solo per 18.

Infine la Regione che oltre a garantire la quota del debito in capo alla Frosinone Multiservizi, dovrebbe accollarsi gli esuberi, i lavoratori che sono vicini alla pensione e aiutare l’impresa a partire.
I lavoratori dal canto loro hanno chiarito che la nuova società può avere un margine di fattibilità economica; salari non alti ma la certezza del posto di lavoro. Hanno provato a suggerire alcune cose sulla gestione della Società rimembrando gli errore della Frosinone Multiservizi: gli enti si potrebbero accollare molti oneri di gestione comprimendo i costi. Un esempio è il manager che invece  di essere preso da fuori può essere un dirigente già al lavoro dei tre enti. Insomma suggerimenti per fare economie sono da esplorare così sono da perseguire politiche volte ad aiutare i lavoratori ad andarsene in pensione. Esistono nella società 19 lavoratori ultrasessantenni e 51 tra 55 e 60 anni attraverso i quali si capisce che fra qualche anno i costi del lavoro della società diminuiranno fortemente.


Siamo vicini dunque. Giovedì altro incontro tecnico degli enti volto alla stesura del piano industriale comune. Si attende fumata bianca.


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...ed ora, pur di salvare centinaia di lavoratori dallo sfacelo, si pensa di PROPORRE LA COSTITUZIONE DI UNA NEWCO PER I SERVIZI D'INTERESSE GENERALE NELLA PROVINCIA DI FROSINONE



Uno stralcio del comunicato del Comitato Lotta Frosinone del 15/11/2013

"...Si confermano quindi le preoccupazioni dei lavoratori:
1) Il comune di Frosinone, principale protagonista in negativo, ha fatto una operazione di cui non ha tenuto conto delle conseguenze nel medio e lungo termine. Esternalizza servizi, abbassa il salario, licenzia i lavoratori, cancella una società pubblica, regala servizi senza gara; si ritrova a coprire il 20% di un possibile debito da 4 a 6 milioni di euro e si espone e fa esporre le cooperative a massicce cause di difficile soluzione;
2) Il debito della società è esponenziale e ricade tutta sui cittadini. L’auspicio del fallimento potrebbe essere l’unica soluzione: sarà possibile far fallire una società pubblica dove vi si sono scaricati debiti dell’ente? I lavoratori faranno di tutto per impedirlo.
3) Con la via suggerita dai lavoratori e fatta propria dalla Regione Lazio, le perdite potrebbero essere contenute, le cause di lavoro ritirate, e soprattutto si ridarebbe dignità ai servizi e ai lavoratori con una società pubblica...".

LA PROPOSTA:


domenica 16 febbraio 2014

Solidarietà della associazioni con i lavoratori della Multiservizi

Francesco Notarcola - Consulta delle associazioni

[ Leggi il comunicato ]

"...Salire sul tetto del comune, in uno stato di necessità, per difendere il proprio posto di lavoro e la sopravvivenza  delle proprie famiglie, secondo la Costituzione repubblicana, non è  reato, quando non si producono violenza e danneggiamenti a cose o persone..."

1 commento:

  1. Cambiano le bande ma i suonatori sono sempre gli stessi....... cambiano le giunte ,ma son tutti uguali!!!!!!!!
    Gerardo Forti

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