Proposte dalle Associazioni e cittadini
(BOZZA da condividere con le associazioni di tutta la provincia)
(7
febbraio 2017, Casetta dei Cavoni sede dell’associazione)
Le associazioni e
cittadini si sono riunite ed hanno prodotto, tutti insieme, proposte già a suo
tempo inviate alle amministrazioni, necessarie a combattere l'inquinamento
atmosferico, di seguito illustrate.
Lavorare insieme per il bene comune
Le
associazioni e cittadini aderenti, siamo disponibili, per collaborare e
partecipare alla costituzione di un tavolo
di lavoro permanente intercomunale, dove ci si possa confrontare con tutti
i comuni della Valle del Sacco. Chiediamo all’amministrazione provinciale, di
provvedere alla realizzazione di tale proposta, al fine di contribuire tutti
insieme all'arricchimento di azioni e progettualità partecipate e condivise.
Proposte inerenti, sia in merito al problema inquinamento, sia ai sistemi di
controllo che di monitoraggio, dovranno essere verificati anche da parte di
associazioni e cittadini volontari, affinché tutte le azioni e suggerimenti
vengano realmente messi in atto.
Per
non aggravare ulteriormente il rischio salute, con aumento di tumori e malattie
polmonari, in un territorio che già è allo stremo, diciamo tassativamente:
-
NO a nuovi impianti
per BIO MASSE, BIOGAS ed INCENERITORI;
-
NO ad ulteriore consumo
di suolo, vegetazione e boschi.
Rilevamento inquinanti
a)
Poiché nel XII Rapporto ISPRA (2016), Frosinone si è posizionata al primo
posto nella classifica nazionale, con un livello di Benzo[A]pirene, a 3.5 ng/m3, (valore massimo consentito 1.0), considerando
la sua elevata cancerogenicità, (è
presente, ad esempio, nel fumo di sigaretta, nei gas di scarico dei motori
diesel, nei fumi prodotti dalla combustione di biomasse), tale valore è
necessario che venga monitorato da ARPA LAZIO, almeno settimanalmente, anziché
annualmente, per poter intervenire durante rialzi eccessivi. Un dirigente ARPA ci
ha confermato che ciò è fattibile anche se non previsto dalle normative vigenti;
b)
Per prevenire quanto più possibile i danni da PM, sarebbe opportuno conoscere
giornalmente ed in congruo anticipo, le previsioni che ARPA LAZIO può fornire
sull’inquinamento, informando la cittadinanza, tramite pannelli stradali
luminosi e con comunicati stampa e tv giornalieri.
Mobilità
a) Prevedere aree di parcheggio (nodi di scambio), nelle zone periferiche della città:
- Stadio Casaleno, - Via A. Fabi; - Parcheggio
Viale Napoli, sotto la provincia; - Via Maria confine con Castelmassimo, in
aree adiacenti il fiume Cosa; - in prossimità del Cimitero; dove far confluire
tutto il traffico extra-urbano. Queste Aree, dovranno essere connesse con il
centro, tramite navette ecologiche.
b) Potenziamento del servizio di trasporto urbano
con bus ecologici che possano raggiungere anche le periferie della città, istituendo un biglietto unico integrato a basso costo,
per tutto il giorno, per incentivare l’uso dei mezzi pubblici (Geaf e Cotral)
che transitano sul territorio comunale, prevedendo ove possibile corsie
preferenziali che invoglino all’utilizzo dei servizi pubblici;
c) Riduzione dell'impatto delle automobili,
incentivando il Car-Sharing e l'auto elettrica esentandole dal pagamento del
tiket sulle strisce blu. Sostituzione del parco auto del Comune e delle
amministrazioni pubbliche, con auto elettriche;
d) Evitare il transito di mezzi pesanti e COTRAL
sulla Monti Lepini;
e) Collegare le stazioni di Bike Sharing con una
pista ciclabile “SICURA” e prevedere ogni agevolazione per incentivare la
mobilità sostenibile, oltre ad adottare il progetto Piedibus in tutte le scuole
primarie del capoluogo;
f) Appurato che le piogge lavano l’ambiente e
riducono di conseguenza le PM, bisognerebbe estendere il lavaggio quotidiano di
tutte le strade della parte bassa della città, incentivando i privati a
predisporre pozzi per la raccolta acque piovane da utilizzare come riciclaggio
per tale lavaggi.
Urbanistica
a) Salvaguardia di tutte le aree boschive e rivierasche del fiume Cosa;
b) Messa a dimora di siepi ed alberi antismog in
aree pubbliche e private come fatto, ad esempio, nell’area della Chiesetta
della Madonna della Quercia;
c) Impedire il taglio di alberi per la costruzione
di nuovi immobili, incentivando il recupero di quelli esistenti soprattutto nel
centro storico, per conseguire l’obiettivo “Bilancio volumetrico zero”;
d) Adeguare il regolamento edilizio comunale alle norme sul contenimento energetico degli edifici, sia ai nuovi interventi, ma soprattutto alle ristrutturazioni. Estendere i bonus premiali ai massimi consentiti previsti ed incrementare il più possibile le attività di controllo. Sanzione: - niente agibilità a chi non attua le prescrizioni normative.
Impianti Termici
Elaborazione di progetti per l'autonomia energetica di tutti gli impianti degli
edifici pubblici, eliminando quelli a gasolio ed attuando un piano di controlli
delle temperature negli uffici pubblici, come da delibere;
a)
Incentivi per l'installazione di moderni sistemi di
climatizzazione a pompa di calore che non richiedono canne fumarie e non
emettono inquinanti.
b)
Incentivi per l’applicazione di filtri anti
particolato per stufe e camini aperti o chiusi, come anche nei forni a legna
nei panifici e pizzerie;
c)
Per quanto proposto nel punto (b), si rende
necessario il censimento di tali impianti, anche per ottenere una stima dei
fondi necessari agli incentivi. Inoltre, per effettuare controlli sui
trasgressori delle ordinanze ove si vietano le accensioni di fuochi e camini oltre
alla riduzione delle temperature negli uffici pubblici, essendo le
amministrazioni carenti di personale, per tali attività, si potrebbe ipotizzare
la richiesta di aiuto ad altri comuni o alle forze dell’ordine, come ad esempio
le guardie Forestali passate nei carabinieri, o ad altri corpi;
Censimento Impianti inquinanti
a)
Il Comune, insieme all’Amministrazione Provinciale,
devono assumere delibere che vietino inderogabilmente, nel territorio, la
realizzazione e potenziamento d’impianti che inquinano, anche se la
realizzazione di tali impianti fosse agevolata da leggi nazionali (decreto
sblocca Italia) o da accordi particolari Stato-Regioni o incentivati
dall’Europa;
b)
Sollecitare gli enti competenti a fornire il
catasto delle emissioni inquinanti. Si chiede Inoltre il rispetto e l’applicazione della normativa
antinquinamento, (es. direttiva Seveso) che si applica alle attività industriali
particolarmente nocive;
Rilevamento fonti che emettono Nano particelle
Essendo ormai noto che la presenza nell’aria di nano particelle, provoca i danni maggiori alla salute, (nano
patologie), anche se poco se ne parla e si sottovalutano, sarebbe opportuno verificare
se ci sono i presupposti, con l’aiuto economico della regione Lazio o dello
Stato, anche in considerazione dei tumori in aumento nel nostro territorio, per
effettuare analisi mirate servendosi di esperti opportunamente attrezzati.
Sarebbe un’opportunità, per risalire scientificamente alle fonti reali e
responsabili del nostro inquinamento.