domenica 19 gennaio 2020

- A proposito di risanamento dell'aria... e APA

A proposito di risanamento dell'aria, non sottovaluterei quanto città come l'Aquila stanno facendo. E se lo fanno a L'Aquila che non sale sul trono delle città più inquinate d'Italia perché non lo dovrebbe fare Frosinone che non molla mai quella ignobile poltrona?

Conoscete a tal proposito...

Smart CLEAN AIR CITY L'Aquila

Il primo progetto al mondo di rigenerazione e progettazione degli spazi urbani a favore di soluzioni per l’ambiente, il benessere ed i servizi ai cittadini?

Cliccate l'immagine qui sotto e ne scoprirete delle belle: 

Video degli APA a L'Aquila


Servizio del TG3 Regione Abruzzo


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Sulla scorta di quanto sopra, nel prossimo tavolo sull'ambiente che si dovrebbe tenere con le associazioni in Provincia, proporremo, con il GdL Aria Pulita del Coordinamento Ambiente e Salute, quanto inviato al presidente della Provincia Antonio Pompeo, al delegato all'ambiente Vincenzo Savo e ai sindaci dei comuni più inquinati di Frosinone, Cassino, Ceccano, Ferentino ed Alatri, quanto di seguito descritto:

Il peggioramento della qualità dell’aria dell'ultimo periodo, favorito anche da condizioni meteorologiche miti, ci inducono a dare un contributo, per risolvere in maniera definitiva e strutturale l’ormai annoso e persistente problema dell’elevata presenza di PM (polveri sottili) nell'aria, che i cittadini di Frosinone e di tutta la provincia respirano tutti i giorni. Il GdL “Aria pulita” chiede alle Amministrazioni tutte, di valutare, discutere e possibilmente attuare, i seguenti punti/proposte:

1) predisporre il censimento degli impianti di riscaldamento, per tipologia: metano, termo-stufe a biomasse, camini, ecc., presenti in abitazioni, ristoranti, forni, pizzerie, ecc. e dei luoghi pubblici (scuole, uffici, ecc.). Per eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica rendere operativa l'ordinanza 437/2019 del Comune di Frosinone di divieto dell'uso di camini aperti e chiusi, stufe a legna, pellet e biomassa in generale, nei casi in cui si disponga di sistema di riscaldamento a gas; controllare la temperatura effettiva nei luoghi di lavoro pubblici, così come previsto dalle apposite ordinanze, al fine di ridurre le emissioni inquinanti dovute ai riscaldamenti;

2) reperire gli incentivi necessari per l'acquisto di filtri da installare sulle canne fumarie di forni, stufe e camini, non erogando più quelli per l'acquisto di stufe a pellet nelle aree ad elevata presenza di PM10 (località sotto i 300 m s.l.m.);

3) implementare un servizio di lavaggio delle strade, in particolar modo nel periodo invernale (periodo in cui si registra il maggior numero di sforamenti delle concentrazioni di sostanze pericolose nell'aria), con assenza di precipitazioni, (L'acqua è anche gratis... quella che si perde in via Mola Nuova... uno sfregio alla natura....);

4) dotare ogni edificio scolastico di adeguato dispositivo APA (Air Pollution Abatement), da utilizzare all'occorrenza;

5) sensibilizzare le nuove generazioni, in accordo con i dirigenti scolastici, invitando gli alunni a portare ed adottare una pianta nella propria scuola;


6) rendere pubblica, su un sito istituzionale, le documentazioni previste riguardo le sostanze immesse nell'aria dalle industrie della Valle del Sacco. "


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Consigliamo di leggere anche questo, per arricchire le conoscenze:

Biomasse legnose, la pericolosità per la salute





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Trasmissione di Teleuniverso
"A PORTE APERTE", de 30 gennaio 2020

PM10... "Fumi" di parole


Partecipanti:
- Vincenzo Savo, delegato all'ambiente Provincia di Frosinone
Rosaria Rotondi, Presidente Commissione Ambiente Comune di Frosinone
- Fabio De Angelis, resp. APEF (Agenzia Provinciale Energia Frosinone)
- Marino Berton, Coord. AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali)
- Cortina, Collaboratore della Perna Srl 

lunedì 13 gennaio 2020

- ASPETTANDO UN Data Analyst (FREE) per l'inquinamento

Il problema è che, i dati abbondano ma manca chi ha la titolarità, autorevolezza e capacità professionale, di analizzarli, interpretarli e sottoporre gli esiti, a chi di dovere.
Proviamo a vedere se riusciamo a reperirne qualcuno in gamba e, per volontariato e, per il bene comune, con professionalità riconosciute, possa dare una concreta mano, a chi di dovere, per venirne fuori.

La diatriba nasce tra sostenitori delle domeniche ecologiche con blocchi del traffico e quanti invece sono ultra convinti che sono maggiormente i riscaldamenti, ad inquinare. Ma si avvalgono delle analisi, relazioni e documenti ufficiali emessi da varie ARPA ed ISPRA.

Questo ne è un esempio ma ce ne sono tanti:

Personalmente però, siccome incontro molti soggetti che non sono ancora convinti, mi sono avvalso dei risultati delle centraline ANCLER e mi sono permesso di fare un'analisi sugli ultimi 4 giorni, compreso il 12, giorno del blocco del traffico:

Grafico delle PM dei giorni dal 8 al 12 gennaio

Ogni giorno è simile al precedente
Una modesta e personale valutazione mi ha convinto per l'ennesima volta che il fenomeno dell'andamento del particolato (PM10 - 2.5 e 1) sale e scende ciclicamente, con aumenti dalle ore 16 circa, (quando sta tramontando il sole ed entrano in funzione migliaia di caldaie, camini, stufe, etc...) e comincia a ridiscendere dopo la mezzanotte, quando viene spento il tutto.

C'è da precisare che il progresso raggiunto negli accorgimenti tecnologici adottati negli ultimi anni sulle auto ed altre azioni messe in campo sulla mobilità sostenibile, certamente stanno dando buoni risultati e si stanno riducendo gli sforamenti, anno dopo anno. La situazione però, non è ancora abbastanza buona per evitare danni alla salute. Ancora è drammatica direi e va affrontata con maggiori sinergie da parte di "TUTTI", nessuno escluso!!!

Anche i dati ufficiali ARPA LAZIO confermano dati negativi negli ultimi giorni 12, giorno del blocco compreso (11 superamenti in 12 giorni):




ASPETTANDO UN DATA ANALYST
(passate parola...)

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INTANTO:
uno dei miei modesti contributi quotidiani, per far prendere coscienza a chi fa comodo non prenderla...!!! 
(FONTE: https://ambiente.tiscali.it/feeds/gas-pia-eco-pellet-legna-ma-incentivi-non-premiano/ )