giovedì 12 dicembre 2019

- Censimento impianti di riscaldamento nelle abitazioni

L'11 dicembre scorso è apparsa sui quotidiani questa notizia che di seguito riportiamo senza citare il nome della testata:

"Frosinone, scuole chiuse il sabato: il sindaco emette l’ordinanza per la tutela della qualità dell’aria". 


Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, come già preannunciato nelle riunioni tenutesi nel corso dell’anno con i dirigenti scolastici di ogni ordine e grado e con i responsabili delle istituzioni di carattere universitario, unitamente all'Accademia di Belle arti e al Conservatorio, ha adottato l’ordinanza formale di chiusura degli istituti di istruzione presenti nel capoluogo, per la giornata del sabato, sia per le attività didattiche che di natura strettamente amministrativa.

La decisione

Il provvedimento, che rientra tra quelli adottabili dal sindaco per la tutela della salute pubblica, risulta connesso all'innalzamento significativo dei valori di PM10 delle emissioni in atmosfera, provenienti dai veicoli a motore e dagli impianti di riscaldamento civili e industriali. In tal modo, si tende ad attenuare l’effetto sia delle emissioni prodotte dalle caldaie delle decine di edifici scolastici presenti sul territorio, sia della stessa circolazione stradale che porta in città circa 130.000 persone al giorno, a fronte dei 50.000 residenti, generando un ricambio dell’aria, almeno per le 48 ore consecutive del weekend, tra il venerdì e la domenica. Il provvedimento avrà durata fino al 31/12/2019 e potrà essere reiterato nel caso in cui permangano gli sforamenti dei livelli di emissione, rispetto ai limiti normativi consentiti di 50 µg/m³, quale media giornaliera.
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Mi sono permesso di dissentire pubblicando la notizia e mie personali considerazioni sul social facebook facendo osservare:
I conti non tornano perché sia sabato 30 novembre (104 ug/m3) che sabato 7 dicembre (69 ug/m3) sono stati superati abbondantemente i limiti consentiti...!!!
"Caro sindaco, per tenere i ragazzi in casa, il sabato mattina, chissà quante stufe e camini si accendono...!!!??? Hai voglia ad inquinare... e, con l'aggiunta di benzo(a)pirene...!!! Continuiamo così....???"
Un CENSIMENTO di STUFE e CAMINI...???



Qualche ulteriore considerazione.

Se si continua ad ignorare quello che ISPRA e tante ARPA regionali continuano a dichiarare, non ce la faremo mai ad uscirne fuori... I tavoli ci sono, li utilizzassero con esperti ambientali e non procedendo forse a tastoni...!!!

...ed ancora:
SCUSATE SE SI INSISTE sul CENSIMENTO di STUFE e CAMINI...!!! Ma.......

Anche un’ulteriore indagine del Politecnico di Milano fatta a Perugia, avvalora che bisogna spostare l'attenzione sulla combustione delle biomasse e non sulle auto...!!! Il Comune dovrebbe richiedere a tutte le famiglie di Frosinone, (circa 20.000), una sorta di autocertificazione, tramite un questionario, nel quale si dichiarino le tipologie di riscaldamento presenti in ogni abitazione e si potrebbe poi prevedere interventi mirati, (dove necessari) utilizzando quegli incentivi che fino ad oggi sono serviti solo a fare danni...!!!
https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/smog-le-centraline-vanno-in-tilt-1.4453237


Questo è un facsimile utilizzato dall'ISTAT per il censimento permanente delle famiglie.
La commissione ambiente del comune potrebbe impegnarsi seriamente per arrivare a questo...?

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Una riflessione seria, a mio avviso, andrebbe fatta anche sulla posizione della centralina ARPA di Via Puccini allo Scalo, in quanto è molto, anzi, pesantemente influenzata dal traffico delle auto, (locale, autostradale e della Monti Lepini vicine) e non da, a mio modesto avviso, un peso corretto di tutte le componenti che interferiscono. Andrebbe quindi individuata una posizione nella quale si possano raccogliere le polveri provenienti dalle varie fonti.



Infatti, dalla scheda ARPA si può notare che la classificazione della stazione di rilevamento è di tipo URBANA/INDUSTRIALE, ovvero è una zona influenzata maggiormente da sorgenti da traffico veicolare ed industriale:

La centralina di Scalo, infatti, dista da un'industria del territorio di Ceccano, molto fumante, solo 2.000 metri:

  

...dall'Autostrada del Sole solo 1.120 metri:



...dalla Monti Lepini, appena 631 metri:




Per individuare la zona più idonea a percepire le varie fonti inquinanti senza essere troppo influenzate da quelle dominanti, potrebbero venire in aiuto le ANCLER volute dal comune...?



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PM10 al 31/12/2019
(Frosinone Scalo ha chiuso con 68 sforamenti)





domenica 24 novembre 2019

- TV7: "Allarme sottile". Inquinamento a Frosinone e danni alla salute

Di seguito, il servizio di TV7 andato in onda il 23 novembre sera su Rai 1.
Riguarda l'inquinamento aereo da polveri sottili che continua ad affliggere da anni la già tanto martoriata Valle del Sacco ma maggiormente l'area di Frosinone bassa.

Servono più controlli sulle emissioni di aziende, su fonti energetiche alimentate a biomasse ed una seria indagine epidemiologica. Non ultimo ma molto importante, il REGISTRO TUMORI, da anni approvato ed ancora non attivo, oltre ad azioni concrete mirate, per ridurre tali fenomeni, nocivi per tutti.


Ci rivolgiamo e lo chiediamo CON IL CUORE IN MANO al Sindaco Nicola Ottaviani che è responsabile della salute dei cittadini ed è lui con la sua giunta comunale ed il contributo dell'Associazione dei Medici di Famiglia che hanno voluto MAGGIORI controlli tramite le centraline ANCLER.


Ai controlli con le centraline ANCLER, se non seguono le azioni concrete su menzionate, a cosa è servito spendere nostri soldi per tali strumenti...???

TV7


Ora voglio rivolgermi a tutti i miei concittadini e vi chiedo di condividere 'TUTTE LE MATTINE' questo messaggio al SINDACO Nicola Ottaviani:
"VOGLIAMO CONTROLLI SULLE EMISSIONI INQUINANTI ED INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE, OLTRE AL REGISTRO TUMORI A FROSINONE...!"

giovedì 3 ottobre 2019

- Come cercare di prevenire il distacco del contatore idrico

Come si può cercare di prevenire il distacco del contatore idrico, in caso di morosità avendo i requisiti previsti dal DCPM 29 agosto 2016?

Su suggerimento di uno dei nostri legali, Avv. Gabriele Scaccia  e condiviso anche dall'altro, avv. Dario Simonelli,  poiché con la deliberazione 897/2017/R/idr c.m.i., l'ARERA, (nonostante non si percepisce che stia sempre dalla parte degli utenti) ha individuato, in coerenza con quanto disposto per gli altri settori regolati, le utenze, ovvero, i nuclei familiari in condizioni di disagio economico sociale, sulla base dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente, (di seguito: ISEE).

In particolare, le utenze, in condizioni di disagio economico sociale sono le utenze domestiche residenti nella titolarità di soggetti residenti presso l'indirizzo dell'utenza medesima e appartenenti a nuclei familiari con meno di 4 figli a carico e ISEE non superiore a 8.107,5 euro, ovvero, a nuclei familiari con almeno 4 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro.

In considerazione della normativa attualmente vigente e delle misure di tutela previste dal DPCM 29 agosto 2016, "le utenze domestiche non possono attualmente essere disalimentabili".
Qualora si rientri nelle condizioni sopra descritte e sussista la situazione di morosità o contenzioso in essere e con i pagamenti sospesi delle fatture, ad evitare che il gestore, una volta venuto a conoscenza della situazione economica documentabile, proceda al distacco del contatore,


SI SUGGERISCE di:

1) richiedere ad un CAF il proprio modello ISEE;
2) inviare poi, tale modello, tramite raccomandata R/R o PEC, al gestore idrico, diffidandolo a non eseguire tale pratica, per i motivi sopra addotti.


"Trattasi di suggerimento, per impedire il distacco del contatore dell'acqua ma usufruire dei 50 lt. pro capite per ogni appartenente al nucleo familiare, come previsto dal DCPM 29 agosto 2016".
NB: Come suggerito dai nostri due legali, questa azione diventa importante, per accelerare un eventuale riallaccio urgente, qualora il gestore non dovesse tener conto dell'ISEE e ne aggraverebbe la colpa, per non aver rispettato ne il DCPM e neanche quanto emanato da ARERA, con la deliberazione 897/2017/R/idr c.m.i..

FATE GIRARE.

martedì 30 luglio 2019

- Il sindaco Ottaviani incontra le associazioni per caso Mecoris


29/07/2019 ore 14:30, il sindaco Nicola Ottaviani, con la Commissione Ambiente, l'Assessore all'Ambiente ed i Medici di Famiglia hanno incontrato le associazioni ambientaliste, (Coordinamento Interprovinciale Ambiente e Salute Valle del Sacco, Bassa Valle del Liri e Legambiente), per approfondire e rispondere alle domande sul caso Mecoris. Nella richiesta (1) del Coordinamento, un consiglio comunale e provinciale congiunti ed aperto al pubblico.










Di seguito i video degli interventi:

Avv. Ottaviani - 10:22
D.ssa Petricca - 17:45
Luciano Bracaglia - 08:60
Nick D’Angelo - 20:00
Libero dibattito - 04:40
Angelo Galanti, Comitato Osteria della Fontana Anagni - 05:40
Stefano Ceccarelli, Legambiente - 05:36
Luciano Granieri - 01:47
Conclusioni dell'incontro - 02:42






Avv. Nicola Ottaviani


D.ssa Teresa Petricca


Luciano Bracaglia


Nick D'Angelo



Libero dibattito con più intervenuti


Angelo Galanti
 


Stefano Ceccarelli


Luciano Granieri
Breve intervento, di Luciano, in quanto un secondo file del video era corrotto...


Conclusioni dell'incontro


(2) Il sindaco ha proposto al  Coordinamento di farsi promotore e chiedere alla Provincia che dovrebbe avere responsabilità e competenza in materia, di organizzare un consiglio provinciale aperto al quale invitare tutti i comuni della provincia ed associazioni, con un unico punto all'ordine del giorno che sia la "redazione del piano di emergenza sul Rischio di Incidente Rilevante".


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(1) Le richieste inviate dalle associazioni al sindaco Ottaviani



(2) Il documento che alcuni cittadini residenti dell'area Aeroporto ci hanno fatto pervenire ed abbiamo consegnato nelle mani del sindaco...

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Il comunicato stampa del Coordinamento del 02/08/2019, inerente l'incontro del 29 luglio con il sindaco. 

Legge Seveso III e Rischio da Incidente Rilevante.


Coordinamento Interprovinciale Ambiente e Salute valle del Sacco e bassa valle del Liri Frosinone: la necessità di affrontare la Legge Seveso III
Il Coordinamento Interprovinciale Ambiente e Salute Valle del Sacco e bassa Valle del Liri, per ben due volte, aveva inviato al Sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, documenti con i quali chiedeva un Consiglio Comunale aperto congiunto con quello della Provincia. Ci si è dovuti invece accontentare e comunque, per dovere morale, non ci si è sottratti dal partecipare ad un incontro voluto dallo stesso Sindaco, al quale sono state invitate a partecipare sia il Coordinamento che le Associazioni Ambientaliste di Frosinone. Infatti, oltre ad alcuni rappresentanti di Associazioni aderenti al Coordinamento era presente Stefano Ceccarelli di “Legambiente Il Cigno di Frosinone”. A dare assistenza al Sindaco, oltre alle dottoresse Petricca ed Armida, dell'Associazione dei Medici di famiglia, c'erano anche 4 membri della Commissione ambiente (assente il consigliere Campioni).

Il Sindaco ha ribadito che i dati post incendio Mecoris rilevati da Arpa Lazio e Università Tor Vergata sono rassicuranti sia per l’aria che per i terreni. Abbiamo sottolineato che nei tavoli istituiti in Provincia dal delegato all’ambiente, Vincenzo Savo, il Sindaco di Frosinone era assente, pur essendo stato invitato, non premunendosi neanche di inviare un suo delegato. Dopo alcuni interventi puntuali dei presenti, è stato discusso lo stato dell’arte sulle misure da adottare per i Rischi da Incidente Rilevante (Dlgs 105/15 o meglio Legge Seveso III). Da qui, la richiesta di Nicola Ottaviani, avanzata al Coordinamento, di chiedere alla Provincia (secondo lui responsabile e competente in materia) di organizzare un consiglio aperto al quale invitare tutti i Comuni della Provincia con un unico punto all’ordine del giorno: la redazione del piano di Rischio Incidente Rilevante.

Si evidenzia, tuttavia, dopo una attenta rilettura della Normativa, che i gestori degli impianti devono redigere il Piano di Emergenza Interno (PEI) e trasmetterlo al Prefetto, che, “d’intesa con la regione e con gli enti locali interessati, sentito il CTR e previa consultazione della popolazione, in base alle linee guida previste dal comma 7, predispone il Piano di Emergenza Esterna allo stabilimento e ne coordina l’attuazione. Il piano è comunicato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, all’ISPRA, al Ministero dell’Interno, al Dipartimento della Protezione Civile, nonché al CTR e alla regione o al soggetto da essa designato ed ai sindaci, alla regione e all’ente territoriale di area vasta. Il CRT, Comitato Tecnico Regionale deve essere istituito dal Ministero dell’Interno. Si tiene presente che a Frosinone insistono tre stabilimenti che devono rispondere alla Legge Seveso bis per il Rischio da Incidente Rilevante.

Il Comune oltre a partecipare alla redazione del PEE è tenuto a redigere un proprio piano di emergenza comunale di Protezione Civile a salvaguardia dal Rischio Chimico ed Industriale. Quindi, si invita il Comune di Frosinone ad approntare al più presto un piano di emergenza comunale per il rischio chimico ed industriale, anche alla luce di quanto accaduto con l’incendio Mecoris. Si pensi, solo a titolo di esempio, un eventuale incidente all’azienda Itelyum (ex Viscolube) che si trova nel comune di Ceccano ma in realtà molto prossima a Frosinone. In tal senso il piano di emergenza comunale di Frosinone crediamo debba essere assolutamente redatto con urgenza, anche nell’ottica di un coordinamento provinciale tra i Comuni. In conclusione, sulla richiesta del Sindaco di Frosinone riteniamo che non debba spettare al Coordinamento interpellare nel caso specifico il Prefetto per la verifica sui PEE ma sia più logico, nella prospettiva di Ente interessato che tale operazione venga effettuata dall’Amministrazione stessa, in particolare per i ruoli istituzionali che concernono la problematica.

Il Coordinamento, nella sua funzione di soggetto promotore per la salvaguardia di ambiente e salute, ha già fatto richiesta di un tavolo tecnico aperto a tutti i comuni e agli Enti preposti per discutere di tutte le problematiche ambientali della Valle del Sacco, nell’ottica della partecipazione pubblica di cittadini, associati e non ed Enti istituzionali e non. L’incontro si è concluso con la consegna di un plico/proposta da parte del Coordinamento, con il quale sono state proposte diverse azioni, per abbattere i valori preoccupanti di benzo(a)pirene che dovranno essere esaminate in maniera congiunta dal Coordinamento stesso con i medici di famiglia, in commissione ambiente del Comune.
Frosinone, 01/08/2019

Le associazioni