lunedì 5 luglio 2010

- Pallone tensostatico del Matusa, "Che fine ha fatto?"

La domanda mi è stata posta dall'iscritto Ilio Crescenzi.
Qualcuno, ci sa dire che fine ha fatto la cupola?

Federico Rotondo e Luca Lisi, nel lontano 5/9/2007, presentarono, alla Villa Comunale, un libro fotografico dal titolo

"Immagini Emozioni un Anno Storico".
Il libro ripercorre, attraverso le immagini, la stagione 2006/2007 del Frosinone Calcio che è entrata nella storia come prima partecipazione assoluta della società giallo azzurra ad un campionato di Serie B. All'interno del libro ci fu anche una sezione dedicata all'Associazione "Sportivamente Uguali", alla quale fu devoluto l'incasso derivante dalla vendita del libro.
Infatti, come ricorderete, dopo la storica promozione, sono iniziati i problemi derivanti dallo stato dello Stadio Comunale, non a norma per poter ospitare gare di Serie B. Per evitare di giocare le gare casalinghe lontano dalle mura amiche, iniziarono i lavori di ampliamento del Comunale che toccarono in particolare l'area dedicata al settore ospiti (Curva Sud). Per questo motivo fu smontato il pallone tensostatico (conosciuto dai più come "Cupola"), con la promessa di essere rimontato in altra sede. Ad oggi la struttura non è stata montata e non sono state trovate alternative. Ci sono voci (che presto concretizzerò con documenti alla mano) che parlano di una delibera di giunta approvata da un paio di anni, con relativo mutuo autorizzato, per ricostruire una struttura analoga in altro sito ma.............. "Che fine ha fatto?".
I disabili sportivi dell'associazione "Sportivamente uguali", aspettano fiduciosi.


LETTERA DI RISPOSTA DELL'ASSESSORE COLASANTI
Ringrazio il Sig. Bracaglia per aver posto all'attenzione dell'amministrazione
la questione in oggetto.
Ritengo che la problematica sollevata sia di interesse generale e meriti una
sollecita valutazione degli organi preposti, e di chiunque sia a conoscenza
della vicenda, per la più sollecita definizione.

Invito i destinatari della presente nota, che procederanno per quanto di
competenza, a tenere informato anche il sottoscritto e a dare notizia (anche
sul blog Frosinone Bella e Brutta), dello svolgersi ed evolversi della
situazione.

L'Amministrazione comunale e tutti i cittadini sono (e devono essere) una
squadra che gioca la stessa partita e con lo scambio continuo delle
informazioni, possono correttamente operare per il benessere della
collettività... in ogni settore!!!

Ringraziando anticipatamente porgo cordiali saluti

Avv. Daniele COLASANTI
Assessore Attività economiche e produttive


Come promesso, ecco il documento sulla
"Breve storia della cupola dell'UNITALSI"
di Marina Marini
La storia della CUPOLA dell' U.N.I.T.A.L.S.I ( associazione che da 100 anni si occupa di disabili) inizia nel 2001 quando le due squadre locali di basket e pallavolo ci regalano la struttura per poter organizzare per la prima volta nella provincia un organica attività sportiva per disabili.
La struttura sita alle spalle del Matusa, è diventata il centro di tutte le nostre attività:
-lo sport e, con noi si allenava anche l'UIC (unione italiana ciechi) e in quel periodo si è costituita l'associazione sportiva "Sportivamente Uguali" espressione sportiva dell'UNITALSI;
-giornate di fraternità e condivisione;
-il nostro centro estivo diurno "LA ROSA BLU", per l'accoglienza di bambini disabili;
-le feste e, nel 2004 abbiamo organizzato un magnifico Capodanno.
Insomma era divenuto anche un grande centro di aggregazione.
-Il campionato regionale di show-down (una sorta di ping-pong per non vedenti).
Sull'impianto erano stati spesi 50.000 euro, in parte dati dal Comune in parte da DON SALVATORE BOCCACCIO il nostro vescovo di allora che teneva in particolare conto i problemi della disabilità, in parte raccolti da noi con iniziative varie: mercatini, concerti, banchetti con i nostri clown nelle varie feste patronali, l'impacchettamento a Carrefour durante le feste natalizie.
Nel luglio del 2006, in occasione della promozione del Frosinone calcio in serie B, ci è stato dato lo sfratto per far posto alle nuove gradinate.
Avevamo in corso "LA ROSA BLU" e abbiamo dovuto interrompere in anticipo il progetto che accoglieva bambini con handicap di varia entità perché fosse possibile far posto al GRANDE SPORT NAZIONALE - IL CALCIO.

La cupola, contrariamente all'impegno preso di smontarla perché fosse rimontata altrove, fu letteralmente distrutta, i tubi piegati, migliaia di bulloni tagliati, il telo strappato, tutto il materiale contenuto nella cupola tra cui: quattro canestri, un campo da bocce, un tavolo da ping-pong, un campo di show down, due porte da calcetto, il pannello elettrico; le gradinate in legno furono depositate nei magazzini comunali dove un incendio li ha parzialmente distrutti.
I nostri locali spogliatoio, ristrutturati per essere fruibili da disabili in carrozzina e contenenti palloni e archi, panche, sono stati aperti senza nessuna autorizzazione e letteralmente svuotati senza che avessimo potuto poi recuperare tutto il materiale.
Nel 2007, a marzo, dopo tante parole, è stata fatta una delibera di giunta in cui l'amministrazione si impegnava a ricostruire un impianto equivalente in attesa che fosse attivo il Project Financing che avrebbe dovuto occuparsi della riqualificazione della zona del Matusa e avrebbe dovuto ricostruire la cupola. Dopo un altro anno è stato chiesto ed ottenuto un mutuo di 250.000 euro.
Inutile dirti che se non ci fossero state persone come mio marito, il consigliere Quaresima Pierluigi che come assessore comunale ha sostenuto le nostre ragioni e costretto quasi la giunta a riconoscere i nostri diritti, saremmo anche senza questo pezzo di carta che ci da la sicurezza che prima o poi riavremo la nostra palestra.
Il prefetto CESARI si è interessato alle nostre vicende e ha sollecitato l'amministrazione comunale a risolvere il nostro problema in più occasioni l'ultima con una lettera inviata pochi mesi prima di andare in pensione.
La storia è questa e dopo 3 anni dalla delibera siamo ancora senza l'impianto, ti saremmo molto grati se volessi riaccendere l'interesse sulla nostra storia italiana di negazione di diritti CHE AVVIENE SEMPRE SULLE SPALLE DEI PIU' DEBOLI, quelli che non hanno voce.
MARINA MARINI
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A SEGUITO DI INTERVENTO DELL'ASSESSORE COLASANTI, IN OCCASIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 07/07/2010, HO CONTATTATO L'ASS. PARIS E CON MOLTA CORTESIA E DISPONIBILITA’ HA RIFERITO CHE TRA ESPROPRI E RITARDI VARI, PREVEDE CHE NEL GIRO DI POCO PIU’ DI UN ANNO, LA STRUTTURA DOVRA’ ESSERE REALIZZATA NELL’AREA TRA IL CONSERVATORIO E LO STADIO CASALENO.
L’UNITALSI, “SPORTIVAMENTE UGUALI” E NOI TUTTI, ASPETTIAMO CON FIDUCIA ANCHE SE, NEL FRATTEMPO, AVREMMO AUSPICATO UNA SISTEMAZIONE IN SEDE PROVVISORIA.
LUCIANO BRACAGLIA
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28/01/2015

Vecchia foto del Matusa: Sullo sfondo la Cupola...
- Pallone tensostatico del Matusa: la storia infinita…

Infatti, la struttura sita alle spalle del Matusa dal 2001, fu rimossa nel 2006 ed abbandonata al Casaleno, quando il Frosinone fu promosso in serie B, per consentire il montaggio delle gradinate nella curva ospiti. A marzo del 2007, è stata fatta una delibera di giunta con la quale si prometteva la ricostruzione e dopo un altro anno è stato chiesto ed ottenuto un mutuo di 250 mila euro destinati alla ricostruzione della struttura geodetica destinata alle attività sportive per i disabili "Sportivamente Uguali" e dirottati recentemente dall'amministrazione Ottaviani verso il progetto del Casaleno. 
In aula, nell'ultimo Consiglio comunale del 26 gennaio, a rivendicare la “Cupola”, c’era anche l’Unitalsi, con striscioni e foto della struttura, a sostenere la delibera di iniziativa popolare presentata da Pierluigi Quaresima, ex capogruppo del PD.
Alla fine, il sindaco ha proposto la strada alternativa di concedere all'Unitalsi ore da usufruire in alcune strutture sportive che si realizzeranno all'ex MTC e nella zona di via Mastruccia.
Tale proposta ha portato alla contestazione da parte dei rappresentanti dell'associazione e degli utenti della "Cupola" presenti in aula. Alla fine, c’è stato un rinvio.
(Luciano Bracaglia -  "Occhi vigili sulla città").

2 commenti:

  1. sergio crescenzi08/07/10, 22:55

    bella risposta del neo assessore...spero che non sia solo l'entusiasmo del "neo" e che alle belle parole seguano fatti concreti e tempestivi.

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  2. Frida Santini10/07/10, 00:25

    "L'Amministrazione comunale e tutti i cittadini sono (e devono essere) una squadra che gioca la stessa partita e con lo scambio continuo delle
    informazioni, possono correttamente operare per il benessere della collettività... in ogni settore!!!"

    OK ASSESSORE COLASANTI ora...... DALLE PAROLE AI FATTI, ci può dare tempi certi e non eccessivamente in là nel tempo?
    Grazie

    RispondiElimina

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