venerdì 3 aprile 2020

- Non dovrebbe essere questa la strada...

... per abbattere le PM nella Valle del Sacco!


Questo di seguito è quanto comunicato dal Comune di Frosinone, il 1 aprile 2020, dopo aver beneficiato del finanziamento all'interno del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile per il miglioramento della qualità dell'aria.





Mentre, dal gruppo 'Aerolab' del Cnr-Isac e Arpa Lazio emerge che nella Valle del Sacco: - nel periodo invernale i riscaldamenti, (in particolare se basati sulla combustione di biomasse) generano una importante componente del PM10 atmosferico;
- in località confinate, come quella della Valle del Sacco, ciò risulta associato a ripetuti superamenti dei limiti di legge sul PM10.



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Lettera aperta al primo cittadino e consiglieri comunali e provinciali

(di Luciano Bracaglia)

Carissimo Nicola Ottaviani (Sindaco), carissimi consiglieri: Igino Guglielmi (Commissione ambiente), Vincenzo Savo (Delegato provinciale all'ambiente) e carissimi tutti gli altri che è superfluo citare perché si presume che seguiate le vicende della nostra amata città con i social ed altro!
Desidero dare a tutti un messaggio molto importante sull'inquinamento che riguarda la SALUTE di TUTTI I CITTADINI.
Vi prego di ascoltare bene quanto cercherò di chiedervi, ben sapendo che sarà anche a nome dei moltissimi cittadini che temono per la loro salute a causa dell'eccesso d’inquinamento. 
Studio ed approfondisco molto la materia e quasi tutti i giorni, da diversi anni faccio ricerche analizzo e cerco di comprendere il significato dei dati forniti quotidianamente da ARPA LAZIO. Seguo molto, anche se non sono scientificamente accreditate e legalmente valide, le centraline che avete installato con l'Associazione dei Medici di famiglia e che ritengo utili per avere un termometro sui picchi in tempo reale.
In questo periodo di “arresti domiciliari” per il Covid-19,  peraltro giustissimi, con traffico inesistente ed industrie quasi tutte ferme, abbiamo avuto la prova certa di quale sia la causa principale che provoca i superamenti dei valori consentiti delle polveri sottili, a conferma di quanto già certificato dalle varie ARPA ma soprattutto da ISPRA (report 2016): - “SENZA ALCUN DUBBIO la COMBUSTIONE DI BIOMASSE per il RISCALDAMENTO domestico (responsabile della formazione del 65,9% di particolato primario e del 38% di particolato secondario). Una ulteriore prova è che, in questo periodo di fermo auto, i valori delle polveri sottili s’innalzano la sera quando tutto è fermo e vengono accesi i riscaldamenti (fonte centraline comunali). E, NON ULTIMO, IL RECENTE STUDIO DEL CNR CHE AVVALORA IL TUTTO: “Fumo nelle Valli, il caso della Valle del Sacco”, (link dello studio sopra).

CONSIDERANDO:
- Che il periodo dell'alta pressione è finito, ed è iniziato quello della bassa, lo testimonia l'arresto dei superamenti di PM10, rilevati dalla centralina ARPA di Frosinone Scalo, ormai fermi, dal 19 marzo, al numero esagerato di 42 (consentiti in un anno, 35);
- dal 1 aprile, oltretutto, sono scadute anche le prescrizioni previste nelle ordinanze emesse dal sindaco, per contenere l'inquinamento. Si precisa, a tal proposito che, la stragrande maggioranza dei cittadini, pur ritenendone valide alcune che hanno riguardato i divieti di accensioni fuochi e limitazione delle combustioni con stufe e camini, (ma sono mancati i controlli e le opportune sanzioni!), non hanno creduto mai utili, quelle dovute ai blocchi della circolazione delle auto, in un unico tratto di via o le targhe alterne.
Per quanto sopra descritto, chiediamo con grande convinzione e fermezza - come già suggerito con precedente invito inviato via PEC, a tutti i sindaci dei Comuni di fascia A, da parte del Coordinamento Interprovinciale Ambiente e Salute Valle del Sacco, Bassa Valle del Liri - di agire, prima che torni il periodo dell'alta pressione che non consentirà la dispersione delle polveri provvedendo alla realizzazione di un censimento delle fonti da riscaldamento, inviando a tutte le famiglie, un modulo per auto certificazione appositamente predisposto. Vogliamo auspicare che il nostro Sindaco ed il delegato provinciale all’ambiente lo andrete a proporre, anche agli altri comuni della Valle. Tale iniziativa consentirà sia di avere la situazione degli impianti non più in regola e che potranno essere rottamati con appositi incentivi da chiedere alla Regione Lazio o al Ministero dell’Ambiente, sia di rendere proficue anche le prossime ordinanze, con l’opportunità conseguente di identificare con facilità chi trasgredirà i divieti previsti nelle ordinanze.

Siamo certi che vorrete tenere conto della richiesta, come già è stata accolta, in appositi tavoli di lavoro, dal delegato all’ambiente Vincenzo Savo e da lui trasmessa alla Regione Lazio, con l’auspicio che potrà essere inserita nel prossimo piano di contenimento dell’inquinamento per il 2020/2021.
Ringrazio e porgo i miei più cordiali saluti, uniti a tanti cittadini.

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