martedì 4 novembre 2014

- Incontro aperto sulla Sanità


Una notte bianca della salute ad Alatri e l'ipotesi di un esposto all'Organizzazione Mondiale della Sanità per denunciare la grave situazione in provincia di Frosinone con riferimento anche all'impatto dell'inquinamento ambientale sulla salute umana. Sono le due nuove proposte che il Coordinamento provinciale per la sanità ha presentato ieri al palazzo della Provincia in un incontro aperto alla cittadinanza, ai sindaci ed amministratori eletti sul territorio (non ce n'erano però poi molti) per sensibilizzare gli animi in vista della stesura del nuovo atto aziendale che la Asl dovrà inviare alla Regione entro il 15 novembre. È stata un'occasione importante, per il Coordinamento, per ribadire limportanza delle undici priorità stilate per risollevare le sorti della sanità in provincia - in primis si richiede lattivazione del Dea di II livello per Frosinone -, e per lanciare un appello ai sindaci perché siano attori protagonisti nelle fasi decisionali della compilazione dell'atto (la prossima conferenza, a proposito, è stata convocata da Nicola Ottaviani per lunedì prossimo alle 15 alla Asl). È stata anche loccasione per lanciare le due proposte di mobilitazione, dopo la fiaccolata svoltasi nel capoluogo qualche settimana fa. La prima è in fase di valutazione e riguarda l'ipotesi di un esposto all'Organizzazione Mondiale della Sanità. La seconda è in programma il prossimo week end ad Alatri, il cui ospedale, nei piani della manager Isabella Mastrobuono è destinato ad unirsi con Frosinone, diventando un unico polo. La manifestazione è ancora da programmare ma vi sono già le adesioni di alcuni medici. L'obiettivo è quello di mettere su un evento in cui accanto a spettacoli e intrattenimenti siano previste anche prestazioni diagnostiche in piazza.
Denis Compagnone Il Messaggero

Gli 11 punti proposti dalle associazioni



La notte bianca della salute



L'Inchiesta Quotidiano OnLine
Il Coordinamento per la Sanità avverte Asl e Sindaci
04 novembre 2014
 
FROSINONE - Bocciatura per i vertici Asl, allarme sulle morti in pronto soccorso, un richiamo alla responsabilità dei sindaci e un esposto già pronto da inviare all’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) sulla situazione territoriale. Il Coordinamento provinciale per la Sanità sulle barricate nella settimana caldissima che porta alla Conferenza dei sindaci di lunedì alle 15, in cui i primi cittadini si esprimeranno sull’atto aziendale della Asl. Ieri in Provincia si è tenuto l’incontro “A.A.A. Cercasi Sanità in provincia di Frosinone” nel quale i comitati hanno lanciato un messaggio chiarissimo. «Gli eventi drammatici allo Spaziani hanno creato forte preoccupazione fra i cittadini – ha detto dal Coordinamento Francesco Notarcola – Nella conferenza stampa di venerdì la Asl ha inteso riportare la fiducia nella sanità pubblica. Nel fiume di parole spese ci sono affermazioni che aumentano l’allarme». Il riferimento di Notarcola va alle affermazione della manager Asl Isabella Mastrobuono sui dati allarmanti dell’Agenas riguardanti la percentuale dei decessi in Cardiologia rispetto ai casi trattati. «Si dice che i casi trattati siano di più rispetto a quelli delle statistiche e che chi ha elaborato quelle classifiche, che ci vedono fra i peggiori, non avrebbe tenuto conto del rischio clinico del paziente e dell’ampiezza del territorio provinciale. Quindi, mi chiedo, il rischio su questo territorio è maggiore? Nessuno ci dice come recuperare questo terreno di rischio, ci dicono di stare sereni. Le parole non bastano più, ci aspettavamo annunci di provvedimenti urgenti. Corriamo rischi enormi per la compressione dei servizi e del personale. Una donna arrivata nell’ospedale del capoluogo non è stata guardata da nessuno per tre giorni, è stata appoggiata in due reparti e per fare la Tac doveva aspettare addirittura sette giorni: i familiari alla fine hanno provveduto per conto loro decidendo di farla uscire. Il ricovero costa 1200 euro al giorno alla collettività e in questo caso si sarebbe arrivati a oltre diecimila euro. La gente va a farsi curare fuori e nel piano strategico aziendale non ci sono misure per ridurre la mobilità passiva». Notarcola ha evidenziato poi come la manager faccia continuamente riferimento a inappropriatezza dei ricoveri e ricorsi alla legge 104 «senza indicare i correttivi» mentre gli operatori sanitari «sono in trincea in strutture che negli anni hanno perso migliaia di operatori e vengono attaccati nella loro capacità e dignità». Poi l’affondo finale: «Il manager non è qui per un progresso della Sanità. Ci sembra che sia stata calata su questo territorio per eseguire gli ordini ricevuti da Roma: noi non siamo servi della gleba, ma cittadini dignitosi». Così Lorenzo Santovincenzo del Comitato Lip Valle del Sacco ha illustrato l’esposto all’Oms sulla situazione sanitaria e ambientale del territorio; il dottor Giovanni Magnante ha ricordato le responsabilità dei sindaci in caso di avallo di un atto aziendale che non vada nella giusta direzione; Antonio De Santis, ex direttore dell’Ares 118, ha annunciato un confronto in tutte le sedi se il manager non dovesse ascoltare le indicazioni arrivate dal territorio; il medico Roberto Sarra ha ricordato le carenze di personale e Aniello Prisco dal Coordinamento ha annunciato un’iniziativa per il prossimo weekend: la “Notte bianca e la domenica per la Sanità” con momenti di confronto sulla sanità, intrattenimento e screening gratuiti con il Comune di Alatri, il Coordinamento provinciale e il Comitato San Benedetto in prima linea. A quel punto l’atmosfera sarà caldissima per la Conferenza dei sindaci di lunedì convocata da Nicola Ottaviani alle 15. Il sindaco del Capoluogo ha chiesto alla Asl di far pervenire ai primi cittadini tutta la documentazione cinque giorni prima per proporre emendamenti e integrazioni all’atto aziendale.

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