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- Facciamo ora qualche riflessione, sulla sentenza che non ci debba far sentire come dei poveri polli spennati...!!!
La sentenza del TAR a favore di ACEA, dice tra l'altro:
".....il sindaco non può adottare un’ordinanza sindacale per imporre al gestore del SII il ripristino dell'utenza privata distaccata per morosità, in quanto estraneo al rapporto contrattuale che intercorre tra Acea Ato 5 Spa ed il singolo utente...".
Ma vogliamo scherzare veramente...?
1) - Un sindaco ha l'autorità e la responsabilità igienico sanitaria dei propri cittadini ed ha il compito/dovere di tutelarla ad ogni costo...! L'acqua è un bene inalienabile e deve essere sempre garantito...
Bravi i sindaci che lo fanno perché poi, ci sono anche quelli ignavi che se ne strafottono....!!! (scusate l'inevitabile francesismo);
2) - il 28 Luglio 2010, le Nazioni Unite hanno approvato una risoluzione che riconosce l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari come diritti umani fondamentali ed il Parlamento Europeo, il 9 settembre 2015 ha detto "Si" all'acqua come Diritto Umano. Chiede, inoltre, di contrastare la PRIVATIZZAZIONE. La risoluzione approvata a Strasburgo mette in chiaro che «l’acqua è un bene pubblico di fondamentale importanza per la vita e la dignità umana e non deve essere trattata come una merce».
Il gestore, quindi, non può staccare i contatori e chiudere l'acqua, in quanto prima del distacco ci dovrebbe essere la riduzione del flusso ma, solo per giusto motivo e non nei casi di morosità incolpevole, (per assenza di contratto, mancanza di lavoro e reddito dell'utente, ricorsi circostanziati e non considerati dal gestore, etc...). Il gestore, a tal proposito, avrebbe dovuto accantonare nelle casse dell'ATO5, un fondo a tutela delle morosità incolpevoli, come anche i fondi della depurazione, DOVE SONO...?;
3) - dice anche, la sentenza del TAR: - "...che vede il Comune, estraneo al rapporto contrattuale gestore – utente..."
Ma dov'è che sta il contratto tra Gestore - Utente...?
Non esiste....!!!???;
4) - i giudici non sbagliano...? Sono tutti ben documentati sulla delicata e complessa materia...?
Meno male che c'è un Consiglio di Stato, al quale è possibile fare ricorso!
Meno male che c'è un Consiglio di Stato, al quale è possibile fare ricorso!
Stiamo aspettando infatti che si pronunci sul ricorso già fatto da Cassino....
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Le considerazioni di: Mario Antonellis
del Coordinamento Acqua Pubblica di Frosinone
del Coordinamento Acqua Pubblica di Frosinone
NON ABBIAMO PAURA ANZI!!!
L'Acea in questi giorni non fa altro che enfatizzare i dispositivi del TAR di Latina contro le ordinanze Sindacali orientate a bloccare il distacco dell'acqua verso singoli cittadini. Il Gestore infatti tende ad utilizzare queste sentenze per minacciare il distacco dell'acqua, come pratica ormai legittima, anzi come arma di dissuasione e di ricatto verso i cosiddetti utenti "morosi".
La cosa sconcertante, ancora una volta, è che a parte qualche giornalista che ha commentato correttamente l'accaduto, la gran parte dei media palesemente acquiescenti al GESTORE hanno fatto da cassa di risonanza alle tesi di ACEA.
FERMO RESTANDO CHE I SINDACI piuttosto che tentare di limitare i danni adesso AVREBBERO DOVUTO BLOCCARE ALLA RADICE questo ANDAZZO E QUESTO SCANDALO e risolvere, IN TEMPI NON SOSPETTI, la convenzione di gestione con ACEA.
Niente paura ANZI !!!!!! I giudici del TAR di LATINA, se ancora ce ne fosse bisogno, non hanno fatto altro che ribadire un concetto chiaro e limpido come l’acqua: “all'autorità comunale non può essere riconosciuto un ruolo nello svolgersi del rapporto tra il soggetto gestore ed il destinatario della fornitura idrica regolato contrattualmente”.
GRAZIE GIUDICI !!!! Avete confermato quello che andiamo dicendo da sempre.
SEMMAI L’ACEA DOVRÀ VEDERSELA CON I SINGOLI UTENTI SECONDO LE LEGGI VIGENTI.
L’ACEA questo lo sa bene viste le innumerevoli volte che è stata costretta a riallacciare d’urgenza l’acqua con dispositivi dei giudici. Sa anche che con la quasi totalità degli utenti non dispone neanche di un rapporto contrattualmente regolato. Sa di certo che rispetto alle migliaia di contenziosi in atto con utenti “reclamanti” (NON "MOROSI") deve aspettare che sia un giudice a dirimere le vertenze.
La cosa sconcertante, ancora una volta, è che a parte qualche giornalista che ha commentato correttamente l'accaduto, la gran parte dei media palesemente acquiescenti al GESTORE hanno fatto da cassa di risonanza alle tesi di ACEA.
FERMO RESTANDO CHE I SINDACI piuttosto che tentare di limitare i danni adesso AVREBBERO DOVUTO BLOCCARE ALLA RADICE questo ANDAZZO E QUESTO SCANDALO e risolvere, IN TEMPI NON SOSPETTI, la convenzione di gestione con ACEA.
Niente paura ANZI !!!!!! I giudici del TAR di LATINA, se ancora ce ne fosse bisogno, non hanno fatto altro che ribadire un concetto chiaro e limpido come l’acqua: “all'autorità comunale non può essere riconosciuto un ruolo nello svolgersi del rapporto tra il soggetto gestore ed il destinatario della fornitura idrica regolato contrattualmente”.
GRAZIE GIUDICI !!!! Avete confermato quello che andiamo dicendo da sempre.
SEMMAI L’ACEA DOVRÀ VEDERSELA CON I SINGOLI UTENTI SECONDO LE LEGGI VIGENTI.
L’ACEA questo lo sa bene viste le innumerevoli volte che è stata costretta a riallacciare d’urgenza l’acqua con dispositivi dei giudici. Sa anche che con la quasi totalità degli utenti non dispone neanche di un rapporto contrattualmente regolato. Sa di certo che rispetto alle migliaia di contenziosi in atto con utenti “reclamanti” (NON "MOROSI") deve aspettare che sia un giudice a dirimere le vertenze.
Sa anche che non può forzare la mano, più di tanto, perché il popolo ciociaro è un popolo operoso, generoso e magari assonnato ma fiero e orgoglioso e sa come difendersi. Guai a risvegliare lo spirito dei nostri avi. Benvenuti in terra di ciociaria benvenuti nella terra che ha dato i natali ai più selvaggi dei briganti.
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