sabato 11 luglio 2015

- GESTIONE SERVIZI IDRICI A FROSINONE: Le cifre del danno....


RICEVO DAL COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA E DIFFONDO:

Le accuse, in maniera molto chiara e precisa, sono rivolte all'amministrazione comunale di Frosinone e nella fattispecie al sindaco Nicola Ottaviani, il quale viene invitato a farsi da parte e si invitano i cittadini a ribellarsi.

Quali sono i motivi è evidente, Dai dati analizzati sul sito del gestore da parte del COCIDA emerge che a Frosinone dal 2004 al 2013 avrebbero dovuto realizzare investimenti per 14.343 milioni di euro, mentre invece ne sono stati investiti solamente 2.076 milioni.
Avrebbero dovuto fatturare al massimo 27.148 milioni di euro, mentre invece le è stato consentito di fatturare 37.255 milioni, con un introito di 31.250 milioni di euro. Nonostante questo, - riferiscono dal Coordinamento - invece di adoperarsi per la risoluzione contrattuale del gestore, in base all'art. 34. della convenzione di gestione, l'amministrazione comunale di Frosinone, ha avallato gli abnormi aumenti tariffari del 2014 - 2015, approvando anche il piano d'investimenti per il periodo 2014 - 2017. A proposito del piano d'investimenti 2014 - 2017, è bene sapere che a Frosinone, i previsti 1.580 milioni d'investimenti dal 2014 ad oggi,   non ci sono stati, mentre invece ACEA ha già fatturato 12.737 milioni...!!!
Se poi, oltre a tutto questo, si aggiunge che Frosinone detiene il record nazionale delle perdite idriche che si aggira intorno all'80%... 
IL DISASTRO è COMPLETO...!!!
Mettiamoci anche le notizie esplose negli ultimi giorni, circa la sentenza a favore di ACEA da parte del TAR, le cui responsabilità sono imputabili ai sindaci dell'ATO5, per omissioni e imperizie che hanno permesso al Gestore di trasferire in bolletta e fatturare, oltretutto senza autorizzazione, i famosi conguagli sulle tariffe 2006 - 2011, per 75 milioni di euro, con i consumatori che per l'ennesima volta risultiamo gravemente pregiudicati.
Comunque, si è in attesa di quanto emergerà dall'esposto denuncia presentato dal Coordinamento, non solo alla Procura della Repubblica ma anche alla Procura della Corte dei Conti, in nome e per conto di migliaia di cittadini, amministratori e Sindaci avveduti, nei confronti dei sindaci ignavi.
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