venerdì 13 maggio 2016

- DOVRANNO PAGARE TUTTO I RESPONSABILI.....

Il Consiglio di Stato ha sentenziato.... che i 75 milioni di euro per i conguagli 2006 - 2011 sono dovuti ad ACEA ATO5...?


I RESPONSABILI DI TUTTO QUESTO E DI MOLTO ALTRO ANCORA, DOVRANNO PAGARE TUTTO..!!!
E SAPPIAMO TUTTI CHI SONO... 
A PARTIRE DALL'EX COMMISSARIO e dal PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PER FINIRE ALL'ULTIMO DEI SINDACI IGNAVI..., SONO RESPONSABILI DI QUESTO ULTERIORE BALZELLO...?
... E ALLORA DOVRANNO ESSERE LORO A PAGARE TUTTO.
ASPETTIAMO FIDUCIOSI L'OPERATO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA.....



I pareri di Severo Lutrario del Comitato Provinciale Acqua Pubblica e di Mario Antonellis del Coordinamento Acqua Pubblica di Frosinone:

Severo Lutrario

È una non notizia pompata dalla stampa locale sempre pronta a leccare il culo ai potenti.
Questa sentenza sancisce definitivamente le colpe dei sindaci ma non sposta di un millimetro le nostre posizioni. Noi non abbiamo contestato la legittimità delle decisioni del commissario, ma il calcolo e le modalità di riscossione di Acea. A questo proposito a suo tempo la puttanata l'hanno fatta associazioni dei consumatori e sindacati, ma questi signori si sono ritirati da tempo.
Insomma, le ragioni di preoccupazione ci sono, ma riguardano il decreto Madia, scritto sotto dettatura di Acea & Co. ed il tradimento della legge 5/2014 da parte della giunta Zingaretti e del PD e certamente non le grida mediatiche della stampa di regime.


Mario Antonellis

IL CONSIGLIO DI STATO HA DATO RAGIONE AD ACEA per il mega conguaglio dei 75Milioni di €?
CHI E' CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO.
ORA come abbiamo sempre detto: ‪#‎TOLLERANZA_ZERO‬. PAGHERANNO I COLPEVOLI DIRETTI DI QUESTO "SALASSO"
riversato nelle tasche dei cittadini.
A chi ci riferiamo? PRIMA DI TUTTO AI MEMBRI DELL'ALLORA CONSULTA D'AMBITO E IN PRIMO LUOGO AL SINDACO DI FROSINONE, quindi ai MEMBRI della S.T.O., al Commissario reggente della Provincia PATRIZI e ai SINDACI IGNAVI che nella ASSEMBLEA del 9 settembre 2013 invece di attivare da subito la risoluzione contrattuale ACEA, chiesta a gran voce da 10mila cittadini, Sindaci e Amministratori, preferirono tergiversare mantenendo lo STATUS QUO.
LO AVEVAMO DETTO: "CON UN APPARATO come quello dell'AUTORITA' D'AMBITO COSI' NEGLIGENTE L'ACEA rimarrà dalle nostre parti per altri CENTO ANNI." Avevamo anche segnalato che avevano fatto di tutto per perdere davanti al T.A.R. e ci sono riusciti, del resto con le motivazioni addotte "senza pezze d'appoggio serie" era facile prevedere che anche il Consiglio di Stato avrebbe dato ragione all'ACEA..
L'esposto denuncia presentato il 15 di giugno del 2015 e le conseguenti indagini peserà come un macigno in questa vicenda. IL GESTORE, come abbiamo sempre ribadito, ha fatto quello che voleva perché gli è stato consentito di farlo, e ripetiamo ancora con questa AUTORITA' D'AMBITO, rimarrà a fare il bello e il cattivo tempo per decenni.
LE "ULTIME BUFFONARIE" andate in onda il 18 Febbraio scorso, quando si doveva dare SERIAMENTE il BEN SERVITO ad ACEA ed attivare definitivamente la procedura di risoluzione contrattuale lo dimostrano.
Siamo in piena Campagna Elettorale delle amministrative. Si vota in molti comuni ma soprattutto ad ALATRI CASSINO e SORA dove si ripresentano gli stessi SINDACI uscenti che nel BENE E NEL MALE hanno avuto un ruolo di primo piano in questo scandalo, ricoprendo anche la carica di MEMBRI DELLA CONSULTA D'AMBITO.
Meditate Gente, Meditate!!!!


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Dal Comitato Acqua Pubblica di Frosinone



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IO DICO CHE
I cittadini più che meditare devono agire...!!!

TUTTI sanno chi li ha danneggiati e come dovranno ripagarli ai seggi...???
Sono tanti anni che stanno quasi tutti sempre dalla parte dell'esattore del popolo ciociaro ed il tutto parte dall'alto.
SOLO FACENDO REGOLARI RICORSI ed aspettando gli esiti della giustizia si potranno ribaltare tali sentenze o addebitarle a chi ci ha provocato i tanti danni.
Qui trovate:



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Acea, ecco come si è arrivati ad avere la pistola alla tempia
(di  Giuliano Armeno) pubblicato sul sito di Alessioporcu

Ognuno la racconta a modo suo. Com’è normale che sia: chiunque l’abbia fatta, puzza talmente tanto che tutti ora tentano di nasconderla. E’ la questione Acea finita con il maxi risarcimento da 75 milioni che stiamo già pagando in bolletta: a quella somma bisogna aggiungere i 10,7 milioni previsti dalla transazione del 2006 e circa altri 53 milioni perché ancora una volta i sindaci non hanno determinato la tariffa aggiornata.

Il presidente della Provincia Antonio Pompeo ora dice che è arrivato il momento del confronto e di mettere fine alla fase dello scontro (leggi qui il precedente); il suo predecessore Giuseppe Patrizi ammette che una soluzione per non pagare i 75 milioni in bolletta c’era ma furono i sindaci a non volerla applicare perché sarebbero stati scontati con i canoni destinati da Acea ai Comuni e loro non si sarebbero trovati in bilancio quei soldi (leggi qui il precedente); il predecessore di entrambi, Antonello Iannarilli, dice che a conti fatti l’operazione da 75 milioni è convenuta (leggi qui il precedente).
Con la collaborazione di Severo Lutrario, che rappresenta una delle associazioni spontanee che si è sempre contrapposta ad Acea, abbiamo tentato di ricostruire le varie tappe della vicenda. Senza commenti, solo date, messe in ordine una dopo l’altra.
Lunedì 21 dicembre 2009
L’Assemblea dei Sindaci, presieduta da Antonello Iannarilli, con votazione unanime revoca il sistema delle tariffe in vigore dal 2007, dispone la restituzione agli utenti delle somme non dovute e stabilisce l’avvio della procedura per la risoluzione della Convenzione di Gestione sottoscritta con il gestore.
Giovedì 8 aprile 2010
L’Assemblea dei Sindaci stabilisce di applicare una tariffa provvisoria, in attesa che vengano definite le nuove tariffe. Da quel momento, paghiamo l’acqua sapendo che prima o poi arriverà un conguaglio con la differenza tra la tariffa provvisoria e quella definitiva.
Maggio 2010 Il giudice delle Udienze Preliminari di Frosinone Archivia l’inchiesta a carico dell’ex presidente della Provincia di Frosinone Francesco Scalia, ritenendo che non abbia commesso reati quando ha raggiunto e sottoscritto l’accordo del 2007 con Acea. L’accordo (in termine tecnico Transazione) chiudeva ogni contenzioso con Acea: riconosceva che i Comuni avevano indicato ad Acea cifre inesatte sulle quali era stato basato il bando di gara d’appalto vinto dall’azienda romana, individuava gravi inadempienze commesse da Acea. Chiudeva la questione, a conti fatti, con 10,7 milioni da dare ad Acea: non sarebbero finiti in bolletta ma sarebbero stati scontati scalandoli dalle somme che Acea doveva ai Comuni per gli affitti di acquedotti ed impianti vari. Prevedeva pure nuove tariffe dell’acqua: quelle revocate il 21.12.2009. Scrive il Gup nel provvedimento di archiviazione dell’inchiesta che le soluzioni adottate da Scalia erano pienamente corrette e conformi a quanto accaduto anche in altre province d’Italia; la Guardia di Finanza accerta che i conti fatti erano assolutamente precisi; la Guardia di Finanza accerta che le spese sostenute erano assolutamente regolari; la Guardia di Finanza accerta che non esiste nemmeno una telefonata tra l’allora presidente Francesco Scalia e funzionari o amministratori di Acea.
Mercoledì 15 dicembre 2010
Sono trascorsi 8 mesi ed i sindaci non hanno ancora stabilito la tariffa definitiva. Acea ATO 5 S.p.A. sostiene che a quel prezzo non riesce a garantire gli investimenti previsti negli accordi. Stanca di attendere i sindaci, Acea li diffida a definire le tariffe per gli anni 2006 – 2011 e a procedere alla revisione tariffaria per il triennio successivo
Lunedì 10 gennaio 2011
I sindaci si riuniscono in assemblea per definire la tariffa: al momento di prendere una decisione se ne vanno in molti e così viene a mancare il ‘numero legale’ cioè il numero minimo di presenti per poter ritenere valida la seduta
Lunedì 24 gennaio 2011
L’Assemblea dei Sindaci da mandato al Presidente e alla Segreteria Tecnica Operativa di predisporre le tariffe e di avviare le procedure per la risoluzione della Convenzione di Gestione sottoscritta con Acea Ato 5.
Venerdì 25 marzo 2011
Acea ATO 5 S.p.A. presenta ricorso al TAR di Latina: sta ancora aspettando dal 8 aprile 2010 che i sindaci stabiliscano la tariffa dell’acqua; Acea chiede al Tribunale Amministrativo Regionale di imporre ai sindaci la determinazione delle tariffe. Il ricorso si aggiunge ad un altro che Acea aveva già depositato: chiedeva 40 milioni di risarcimento per i danni subiti con l’annullamento delle tariffe del 2007.
Venerdì 22 aprile 2011
Con la sentenza n. 357 il TAR di Latina rigetta il ricorso di ACEA ATO 5 S.p.A. che aveva chiesto 40 milioni di danni ai Comuni dell’ ATO 5 per l’annullamento delle tariffe del 27 febbraio 2007. Nella sentenza, i giudici dicono che rigettano il ricorso perché i sindaci, il 21 dicembre 2009 quando annullarono le tariffe, non commisero irregolarità, avevano il potere di farlo.
26 giugno 2011
Con sentenza n. 529 il TAR di Latina, accogliendo il ricorso di Acea ATO 5 S.p.A. del 25 marzo 2011 intima all’Autorità d’Ambito di determinare la tariffe per gli anni 2006 – 2011 e di provvedere alla revisione delle tariffe anche per il successivo triennio. I giudici (ribadendo nel merito quanto contenuto nella sentenza 357) ed avvertendo che in difetto avrebbe provveduto a nominare un commissario ad acta.
Martedì 18 ottobre 2011
I sindaci si riuniscono per determinare la tariffa ma manca il numero legale e l’assemblea si riduce ad un nulla di fatto
Venerdì 21 ottobre 2011
All’Assemblea dei Sindaci manca nuovamente il numero legale
Sabato 22 ottobre 2011
L’Assemblea dei Sindaci boccia un’ennesima mozione per la risoluzione della convenzione sottoscritta con il gestore ed al momento di determinare le tariffe viene a mancare il numero legale
Martedì 25 ottobre 2011
Il Tar ha nominato un commissario per fargli decidere le tariffe dell’acqua al posto dei sindaci: è dal 8 aprile 2010 che i sindaci non riescono a decidere e si va avanti con le tariffe provvisorie. Il tar incarica il prof. ing. Roberto Passino.
Giovedì 22 dicembre 2011
Il governo, con la legge 214, sopprime il CO.N.V.I.R.I. e ne trasferisce le competenze all’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
Giovedì 08 marzo 2012
Il commissario prof. Ing. Roberto Passino determina la tariffa provvisoria per l’anno 2012
Lunedì 04 giugno 2012
Il commissario prof. Ing. Roberto Passino rinuncia all’incarico.
Venerdì 20 luglio 2012 
Viene firmato un Decreto con il quale il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti attribuisce all’Autorità per l’energia elettrica e il gas e il Servizio Idrico, le competenze per determinare un nuovo metodo tariffario del servizio idrico in generale.
Lunedì 06 agosto 2012
All’Assemblea dei Sindaci manca il numero legale e non viene determinata la tariffa dell’acqua per il 2013
Lunedì 27 agosto 2012
All’Assemblea dei Sindaci manca il numero legale e non viene determinata la tariffa dell’acqua per il 2013
Venerdì 7 settembre 2012
Il TAR del Lazio nomina, come nuovo Commissario ad acta, il Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas “o funzionario da lui delegato”. Il Presidente AEEG delega il responsabile dell’Ufficio speciale Tariffe e Qualità dei servizi idrici ing. Egidio Fedele Dell’Oste
Mercoledì 24 aprile 2013
All’Assemblea dei Sindaci, presieduta dal commissario Giuseppe Patrizi subentrato ad Antonello Iannarilli, manca il numero legale e non viene determinata la tariffa dell’acqua per il 2013
Lunedì 29 aprile 2013
All’Assemblea dei Sindaci, presieduta da Giuseppe Patrizi, manca il numero legale
Giovedì 30 maggio 2013
Il commissario ing. Dell’Oste determina la tariffa per l’anno 2013. Soprattutto, quantifica il danno patito da ACEA ATO 5 S.p.A. per la mancata determinazione delle tariffe: 75 milioni di euro.

Tutto nasce il 21 dicembre 2009 con la decisione di impugnare le tariffe che erano state stabilite dal governo provinciale di Francesco Scalia. Il caos viene determinato dai sindaci che non hanno voluto determinare le giuste tariffe per il periodo 2006 – 2011 sulla base dell’allora vigente (sino al 2012) “Metodo normalizzato”: se i sindaci avessero applicato quel metodo Acea Ato 5 sarebbe stata messa di fronte alle proprie responsabilità. Sostengono le associazioni dell’Acqua Pubblica che «il coefficiente da applicare avrebbe portato la tariffa così in basso da determinare il fallimento del gestore).
Ma non è questa l’unica pecca da addebitare ai sindaci. Non hanno mai contestato in modo formale (cioè scrivendo uno straccio di raccomandata) ad Acea le sue inadempienze. In questo modo, tutti i commissari nominati dal Tar hanno dovuto ammettere che la gestione Acea Ato 5 in provincia era stata “perfetta”. Le uniche inadempienze erano state quelle contestate da Francesco Scalia che per questo aveva imposto una maxi multa.


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Da Mario Antonellis del Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone... (17/05/2016)


ORA BASTA TRE INDIZI FANNO UNA PROVA (massima divulgazione) PRIMO INDIZIO Hanno fatto di tutto per far diventare una “barzellettetta” una cosa serissima quale doveva essere la messa in mora di ACEA e l’avvio della risoluzione contrattuale. SECONDO INDIZIO Pompeo invece di rimediare alla “buffonata” andata in onda il 18 Febbraio 2016 e lavorare alacremente per far capire che voleva veramente la “cacciata” dell’ESATTORE, il 14 maggio comunica invece UNILATERALMENTE, a mezzo stampa, che vuole invece trattare la resa con ACEA. TERZO INDIZIO Manco a dirlo oggi 17 Maggio 2016 l’amministratore delegato di ACEA ATO5 S.p.A. cioè del GESTORE che in teoria è sotto procedura di infrazione, dice di essere pronto a trattare. Cari Cittadini pensiamo che non occorrono altre prove per capire a che gioco stanno giocando sulla nostra pelle. E ALLORA? ALLORA E’ ARRIVATO IL MOMENTO CHE TUTTI DEVONO SAPERE IL PERCHE’ di queste MANOVRE e perché si VUOLE STENDERE UN VELO PIETOSO su circa 13 ANNI di quello che non a caso viene DEFINITO IL PIU GRANDE SCANDALO che sia mai verificato IN TERRA DI CIOCIARIA con la conclamata compiacenza DI CHI ha consentito al GESTORE di trasformarsi nell’ESATTORE del popolo ciociaro. PER QUELLO CHE CI RIGUARDA vale sempre la nostra tesi: “CHI SBAGLIA PAGA” ORA PIU CHE MAI ‪#‎TOLLERANZA_ZERO‬ contro POMPEO e l'APPARATO dell'ATO5. #TOLLERANZA_ZERO contro ACEA ATO5 S.p.A. ECCO ESATTAMENTE COSA SI VUOLE CELARE CON QUESTE non tanto oscure “MANOVRE”.




Ancora Mario Antonellis...



Alessia Savo, sindaco di Torrice

TERZO EPISODIO SAGA ACEA: le tariffe, la cacciata, la resa .... 

Attori protagonisti: gli "uomini di buon senso"!
Scusate ma forse vivo in un mondo a parte e non posso che rimanere sbalordita! Due mesi fa tutti a vantarsi di aver messo in mora il Gestore ed oggi tutti a dire " accordiamo" ! Ma di che accordo parlano? Cosa altro vogliono concedere ad Acea?! Dal 2013 si svolgono conferenze dei Sindaci dove Acea presenta il piano di investimenti e i conseguenti aumenti tariffari e tutti li approvano ,senza batter ciglio ,uno dopo l' altro! I famosi 75 milioni di euro i cittadini li stanno pagando da un pezzo e ne avrebbero pagati 166 milioni se non si fosse revocata la delibera transattiva del 2007! Nessuno si sogna neppure di controllare quanti di questi milioni i cittadini abbiano già versato! Acea non paga gli oneri concessori e nessuno dice nulla! Il disservizio è' una delle maggior piaghe della nostra provincia ed il gestore resta impunito, perché la Sto dichiara il falso anche sulle segnalazioni!!! 
Si è' votata una messa in mora che faceva ridere e per alzata di mano, a testimonianza che i Sindaci ed il presidente dell' Ato 5 , erano ben consapevoli di non voler affatto risolvere il contratto , ma non riuscendo più a contenere la rabbia degli utenti, si sono inventati questa pagliacciata ! E oggi mi parlano di accordo? Cos' altro gli vogliono dare? Io non riesco a immaginare che altre regalie posson fargli? Ma come mai se i cittadini denunciano Acea le cause le vincono e , da qualche anno , quando a muoversi è' l' Ato 5 , si perde? Vogliamo dire una volta per tutte che se non cambiano gli attori saranno perse tutte le cause e non sarà possibile neppure alcun accordo perché regna l' ignoranza o quella che si vuol far passar per tale ? È' un confronto impari! Acea con il suo apparato e noi con dei passacarte! 
Come mai nessuno arriva al nocciolo del problema e cioè che l' assemblea dei Sindaci non ha un ufficio tecnico all' altezza del compito e va smantellato senza alcun ripensamento? Non sono buoni né a risolvere il contratto ne a portare avanti un tavolo di conciliazione avendo come unico impegno quello di passar le carte di Acea senza all' assemblea dei Sindaci! Ma alla politica mantenere immutate certe cose fa comodo così da potersi trincerare di continuo dietro la Segreteria Tecnica Operativa, la sua incompetenza e la dimostrata incapacità nel controllare il sistema ! Basta dire che stanno arrivando lettere ai Comuni in questi giorni dove viene chiesto a noi, che non gestiamo il servizio da anni, di fornire i dati degli utenti allacciati ed altre corbellerie del genere! 
Sono schifata da questo e dalle tante dichiarazioni che questi giorni si susseguono, superficiali, prive di contenuti e lesive della fiducia che i cittadini ci han dato nel rappresentarli. Si può accettare infatti che si dica che il problema sono gli utenti morosi che condannano gli onesti, quando è' sotto l' occhio di tutti la prepotenza del gestore che pretende somme non dovute per letture mai fatte , somme, in tanti casi, di migliaia e migliaia di euro a cui o si dà seguito o non ci si può più neppure dissetare? 
Non si voleva fare la risoluzione, han fatto un pastrocchio ragionato così da poter trovare la scusa per concedere ancora e passar per quelli di buon senso! Come piano, niente male , ma non si aspettasse nessuno che io e tanti altri, li lasceremo fare ! 
Potrei dire tanto altro ma mi fermo qui per ora! Mi si tacciasse di populismo, in questo caso , tanto onore.



Roberto Caligiore sindaco di Ceccano






LECTIO MAGISTRALIS di Antonio Salvati
sindaco di San Giovanni Incarico (20/05/2016)

Da L’Inchiesta:

“Sono per il rispetto della legge, e contrario alle prese in giro dei cittadini. Il fatto è che il presidente della Provincia Antonio Pompeo NON HA IL MANDATO A TRATTARE MA DI PROCEDERE ALLA RISOLUZIONE CONTRATTUALE. E’ quindi, illegittimo che inizi qualsiasi forma di procedura di conciliazione a prescindere dal merito. Come fa a transare prima di convocare un’Assemblea dei Sindaci? QUEL CHE STA  ACCADENDO È LA RIPROVA CHE LA DELIBERA DELLA RISOLUZIONE ERA UNA UNA FARSA CHE ADESSO SI STA TRASFORMANDO IN BARZELLETTA. Se non fosse stata una farsa i Sindaci tutti, a cominciare dal presidente della Provincia, sarebbero andati dritti senza tentennamenti all'obiettivo finale. Intanto adesso che fine fanno le procedure di risoluzione attivate? LE PAROLE DI POMPEO SONO GRAVISSIME PERCHÉ PRESUPPONGONO CHE NON CI SIA LA VOLONTÀ DI CHIUDERE IL CONTRATTO CON ACEA PER INADEMPIENZA”.

===O===

Antonio Salvati il giorno dopo...

BASTA 
con gli IPOCRITI, i VOLTAFACCIA ed i FURBI del POLITICAMENTE CORRETTO, da sempre, purtroppo, galoppanti nella nostra Provincia, che tanti DANNI hanno gia' causato, e stanno ancora causando, purtroppo, alle Famiglie ciociare. 
Vorrei chiedere a POMPEO e ad alcuni SINDACI della Provincia di Frosinone: 
MA NON VI VERGOGNATE politicamente a dire e fare ora esattamente IL CONTRARIO di ciò che, nemmeno qualche mese fa, VOI STESSI avete votato nell'Assemblea dei Sindaci ATO, ossia la FARSA della RISOLUZIONE del Contratto con ACEA, spacciandovi come i PALADINI ed i DIFENSORI dei Cittadini ed utenti (purtroppo da tanti anni vessati e danneggiati dall'Acea) ?
Io fui l'unico Sindaco della Provincia a VOTARVI CONTRO ed a dire NO a quella PAGLIACCIATA della RISOLUZIONE contrattuale, che doveva essere una cosa SERIA e doveva essere preparata ed istruita da POMPEO e dalla STO in modo scrupoloso e conforme alla legge ed alla Convenzione d'ambito, ed invece fu, furbamente, trasformata in una Delibera CHE FACEVA RIDERE, per quanto era, ictu oculi, CARTA STRACCIA, UTILE solo ad un soggetto: l'ACEA!!!!! ed ALLA FACCIA dei CITTADINI e delle FAMIGLIE CIOCIARI, INGANNATI, in modo così subdolo e riprovevole, proprio da coloro che cercavano di far credere di essere diventati, all'improvviso, i difensori della gente (dopo aver passato invece anni a votare nelle Assemblee SEMPRE A FAVORE di Acea). 
Ora POMPEO ed alcuni SINDACI stanno passando addirittura dalla FARSA alla BARZELLETTA politica, CONTRADDICENDO PERSINO SE STESSI e ciò che loro stessi hanno votato!!!!! ed andando in GINOCCHIO dal potente gestore ACEA a chiedere una pace, che puzza di resa interessata!!!! 
IMMAGINATE LE RISATE di Acea e dell'intelligente Saccani (e dei loro Avvocati!!!!) dinanzi a SIMILI PRODOTTI della politica ciociara!!!!!!
(Tra l'altro, giuridicamente, l'apostolo POMPEO, per trattare con Acea, dovrebbe convocare una Assemblea dei Sindaci per avere uno specifico mandato a fare ciò, ma che, paradossalmente, è l'esatto CONTRARIO di quello che loro stessi hanno già votato!!!!!!!!). 
DA RIDERE, se non fosse così tragico. 
E poi fanno finta pure di lamentarsi che Acea vince tutte le Cause!!!!!!
STRANO invece che il Comune di San Giovanni Incarico (che, come gli altri 91 Comuni della Provincia, fa parte anch'esso dell'Assemblea dei Sindaci Ato) non ha MAI perso tempo a LECCARE l'Acea ed a PROSTRARSI ad essa per ottenere ......i vantaggini politici, ma, con semplice DIGNITÀ, ed in DIFESA dei propri Cittadini, insieme ai Comitati, ha CITATO subito IN TRIBUNALE la potente ed invincibile ACEA, con una Azione legale SERIA e non da ingannevole FARSA, ed ha ottenuto, dal Tribunale di Frosinone, la CONDANNA di Acea a pagare al Comune di San Giovanni Incarico ben 2 (due) MILIONI di euro, con Sentenza che è stata (pure) dichiarata dal Giudice immediatamente esecutiva. 
La STESSA Azione legale fatta dal Comune di S.G.Incarico, che rappresento come Sindaco, la potevano fare quei Sindaci (compreso Pompeo, che è anche Sindaco di Ferentino) che, invece, perdono inutilmente tempo a fare i PROFESSORI della "buona"!!!!! politica e della legge, e a PONTIFICARE, proprio in questi giorni, su tutti i Giornali della Provincia, con farsesche e ridicole dichiarazioni. 
I Sindaci pertanto che, fra 15 giorni, hanno le elezioni amministrative, dicano, IN MODO CHIARO ED INCONTROVERTIBILE, ai Cittadini-elettori, se, dopo le elezioni, staranno con il "pacificatore" e buon samaritano Pompeo o staranno DAVVERO contro una Acea che continua a vessare i propri Concittadini.

Antonio SALVATI
Sindaco di San Giovanni Incarico


Comunicato di critica politica ad atteggiamenti ed azioni non condivisibili.

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