La particella catastale 159 di proprietà del Comune ora è 258
Ieri 6 maggio 2016, si è tenuta con le associazioni Frosinone Bella e Brutta e zerotremilacento, una tavola rotonda su:
<<"Riemersione" delle Terme Romane in una proposta di congiunzione all'area della Villa Comunale>>
Relatori Gianluca Fricchione, David Toro e Luca Oropallo.
Dall'incontro sono emerse sollecitazioni sulla necessità ed opportunità di ampliare il Museo Comunale per esporre alcuni importanti ritrovamenti giacenti nei magazzini, ispezionare la particella 159 mai voluta ne dalla Soprintendenza e neanche dall'amministrazione Comunale e la proposta di una congiunzione delle Terme all'area della Villa Comunale.
Continueremo a lavorare insieme per raggiungere tali obiettivi.
A proposito della particella 159.... (l’area tra il palazzo ex vetreria Scerrato ed il palazzo della Curia oggi Punto Enel)
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A proposito della particella 159.... (l’area tra il palazzo ex vetreria Scerrato ed il palazzo della Curia oggi Punto Enel)
Non sono mai state fatte indagini più approfondite sulla particella 159, mai sottoposta a veri controlli, dove c’è la quasi certezza, secondo la Soprintendenza dei beni archeologici, che ci possa essere il proseguimento delle Terme Romane. Speravamo nella disponibilità del sindaco Ottaviani che richiedesse agli organi competenti una prospezione geofisica, (con geo radar), è una tecnica di indagine non distruttiva del sottosuolo che consiste nella misurazione tramite apparecchi di alcune proprietà fisiche del terreno che possono rivelarne la struttura, così come la presenza di oggetti sepolti. Si sarebbe potuto scoprire, come lasciò intendere, in tempi non sospetti sulla stampa un tecnico, che ci fossero tracce che lasciavano presumere continuità di struttura delle terme sotterrate.
Qualora scavando dovessero riscontrarsi altri ritrovamenti inerenti le Terme, scatterebbe il vincolo dell'area e non sarebbe più possibile costruire nulla....!!!!
da Il Messaggero
23.03.11, Gia.Rus., pag. 34
«Stiamo facendo tutto alla luce del sole - spiega Carlo Vellucci - e già nel febbraio del 2010 abbiamo eseguito in via preliminare, prima di indire il concorso internazionale di progettazione, un’accurata indagine con la strumentazione del georadar che ha fatto emergere come l’area fosse quasi completamente pulita. Il quasi si spiega con il rilevamento di possibili presenze, tutte da confermare, ma al di là del palazzo che ospita la vetreria, lontano dagli attuali sondaggi. Sondaggi che, è bene precisare, sono seguiti dalla Soprintendenza e che abbiamo voluto eseguire prima del rilascio del permesso a costruire. In questo modo, se si dovesse scoprire qualcosa, si potrà modificare il progetto secondo le esigenze che emergeranno».
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