MAI PIÙ DISTACCHI DELL'ACQUA
IN RETE SONO STATI DIVULGATI MANIFESTI DI PROPAGANDA CHE ELEMOSINANO LO STOP AI DISTACCHI SOLO PER IL PERIODO DELL'EMERGENZA CORONAVIRUS.
ALTRO CHE #ACQUAPUBBLICA.
L’EMERGENZA CORONAVIRUS HA DEFINITIVAMENTE messo una pietra TOMBALE sulle aspettative del referendum 2011.
Si dice che tre indizi fanno una prova.
E allora abbiamo le prove. Non ci facciamo più illusioni.
In primo luogo perché le grandi aspettative del ritorno all'acqua pubblica, cavallo di battaglia del Movimento politico da tempo al governo, sono state disattese sistematicamente, vista anche l’alleanza con il PD e le impostazioni nel merito di questo partito.
Il secondo luogo perché la clamorosa vicenda dell’EILPI ha di fatto spalancato le porte alla privatizzazione delle fonti e all'accaparramento selvaggio delle nostre risorse da parte di società d’oltralpe.
In terzo luogo perché la vicenda CORONAVIRUS ha dimostrato l'inadeguatezza di una intera compagine politica. Proprio nel momento in cui era evidente e andava ribadito con forza la necessità dell’accesso a tutti i servizi inderogabili per l’igiene la salute e la vita, un diritto sancito dalla nostra Carta Costituzionale, ecco che si derubrica il tutto con la richiesta di una elemosina.
Affermazioni del genere fanno riflettere: “abbiamo chiesto nei giorni scorsi a tutti i gestori e all'Arera, l’Autorità di Regolazione del Servizio, di sospendere tutte le procedure di distacco. Ora da parte di Arera è arrivata una prima buona notizia: le forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità di famiglie e piccole imprese non saranno sospese fino al 3 aprile”.
Mai ci saremmo aspettati una così insensata presa di posizione che non fa altro che rafforzare le impostazioni, fuori dei dettami della Carta Costituzionale e delle leggi, dei Gestori e degli organi di controllo, che da tempo combattiamo.
In pratica, ci si è uniformati all'impostazione umiliante di GESTORI COME ACEA che sotto NATALE si diceva disponibile a sospendere i distacchi per poi accanirsi ferocemente, peggio di prima, contro cittadini non morosi ma reclamanti sacrosanti diritti. E scusate ma i cittadini costretti alla domiciliazione forzata che sono stati oggetto di un pregresso distacco cosa dovrebbero fare? Aspettare in religioso silenzio la fine senz'acqua? Ma per cortesia?
E allora abbiamo le prove. Non ci facciamo più illusioni.
In primo luogo perché le grandi aspettative del ritorno all'acqua pubblica, cavallo di battaglia del Movimento politico da tempo al governo, sono state disattese sistematicamente, vista anche l’alleanza con il PD e le impostazioni nel merito di questo partito.
Il secondo luogo perché la clamorosa vicenda dell’EILPI ha di fatto spalancato le porte alla privatizzazione delle fonti e all'accaparramento selvaggio delle nostre risorse da parte di società d’oltralpe.
In terzo luogo perché la vicenda CORONAVIRUS ha dimostrato l'inadeguatezza di una intera compagine politica. Proprio nel momento in cui era evidente e andava ribadito con forza la necessità dell’accesso a tutti i servizi inderogabili per l’igiene la salute e la vita, un diritto sancito dalla nostra Carta Costituzionale, ecco che si derubrica il tutto con la richiesta di una elemosina.
Affermazioni del genere fanno riflettere: “abbiamo chiesto nei giorni scorsi a tutti i gestori e all'Arera, l’Autorità di Regolazione del Servizio, di sospendere tutte le procedure di distacco. Ora da parte di Arera è arrivata una prima buona notizia: le forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità di famiglie e piccole imprese non saranno sospese fino al 3 aprile”.
Mai ci saremmo aspettati una così insensata presa di posizione che non fa altro che rafforzare le impostazioni, fuori dei dettami della Carta Costituzionale e delle leggi, dei Gestori e degli organi di controllo, che da tempo combattiamo.
In pratica, ci si è uniformati all'impostazione umiliante di GESTORI COME ACEA che sotto NATALE si diceva disponibile a sospendere i distacchi per poi accanirsi ferocemente, peggio di prima, contro cittadini non morosi ma reclamanti sacrosanti diritti. E scusate ma i cittadini costretti alla domiciliazione forzata che sono stati oggetto di un pregresso distacco cosa dovrebbero fare? Aspettare in religioso silenzio la fine senz'acqua? Ma per cortesia?
Può capitare di puntare sul cavallo sbagliato ma è intelligente rendersene conto e cambiare strategia. L’impostazione delle nostre lotte è sintetizzata nel manifesto a sinistra, quello redatto da #UTOPIABLU. Ci auguriamo che questa drammatica vicenda faccia rinsavire le coscienze e ripristinare i diritti fondamentali percorrendo insieme la dura stagione che ci aspetta. Nulla sarà più come prima.
QUESTO invece è IL MANIFESTO PREDISPOSTO
DAL NOSTRO MOVIMENTO #UTOPIABLU (Mario Antonellis)
DAL NOSTRO MOVIMENTO #UTOPIABLU (Mario Antonellis)
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Questa di seguito è una petizione che è stata aperta e bisogna firmare per chiedere:
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Nel caso ti è stato rimosso il contatore dell'acqua per morosità o perché hai regolare contenzioso in corso, l'associazione #UTOPIABLU a sostegno dei cittadini mette a disposizione il modulo per inoltrare agli indirizzi di testa, un ESPOSTO/DENUNCIA
VEDI IL VIDEO E RIFLETTI....
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Comunicato #UTOPIABLU
[STATO DI GUERRA]
Nulla sarà piu come prima
Domenica 15 MARZO 2020 quarto giorno dell’ITALIA domiciliata in casa e ferma.
Ecco il bollettino aggiornato della “GUERRA”, senza mitigazione di colpi, che si sta attuando sulle nostre teste sul fronte “DIRITTO ALL’ACQUA” AI TEMPI DEL CORANAVIRUS.
Questa comunicazione è il risultato delle sollecitazioni e delle preziose informazioni che ci giungono dal “FRONTE”, ovvero da parte dei cittadini e dai comitati locali aderenti al Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone.
NESSUN RIALLACCIO. Sono molti i cittadini costretti alla domiciliazione forsata senza la fornitura idrica perché vittime di distacchi fuorilegge pregressi. Ogni giorno che passa è piu che emergenza è vera sottrazione del diritto fondamentale alla vita;
NONOSTANTE ANCHE IL GOVERNO HA DOVUTO EMANARE DIRETTIVE ECCEZIONALI TENDENTI AL BLOCCO DELLE ENTRATE FISCALI E DELLE BOLLETTE, ACEA direttamente o per il tramite delle ODIOSE società di recupero crediti, di cui si serve, continua a tempestare utenti inermi e già provati dal DRAMMA CORONAVIRUS, con minacce di ogni genere, financo al diseallinamento della fornitura, ALTRO CHE STOP AI DISTACCHI!!!;
In pieno stato di emergenza CORONAVIRUS, CONTINUANO AD ARRIVARE DECRETI INGIUNTIVI PROMOSSI DA ACEA sulla base del FAMIGERATO “DECRETO PADOAN”;
CONTINUANO AD ARRIVARE CARTELLE DI RISCOSSIONE di bollette ACEA DA PARTE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE anche ad utenti già raggiunti da atti ingiuntivi per le stesse somme;
CONTINUA LA PRIVAZIONE DELL’IGIENE per effetto della penuria d’acqua dovuta ai disservizi, ovvero, alle costanti interruzioni dell’erogazione o alle turnazioni, mentre il prezioso liquido continua a perdersi in mille rivoli d’appertutto.
E in TUTTO QUESTO panorama di “STATO DI GUERRA” invece di prese di posizioni ferme e decise volte al rispetto della legalità, registriamo, dichiarazioni e azioni INACETTABILI da parte di: movimenti politici fuori tempo e fuori luogo; dell’OTUC; degli organi di controllo come l’ARERA; e non utimo da parte del nostro Presidente della Provincia Pompeo. AUSPICANO ELEMOSINE E/O PLAUDONO ALLE ELEMOSINE.
Speriamo che questo scenario sconfortante possa far prendere coscienza ai distratti “amanti del politicamente corretto” di cosa significa abbassare la guardia in tema della difesa di diritti INALIENABILI. E’ evidente che questa SITUAZIONE non potrà far altro che rafforzare le nostre convinzioni. IL NOSTRO OBIETTIVO INDEROGABILE sarà la LOTTA senza esclusione di colpi contro questo sistema, contro questo scandalo e contro i vari “PONZIO PILATO” che lo hanno alimentato. E’ nata #UTOPIABLU e il destino ha voluto che prendesse piede in un momento di scelte e cambiamenti epocali. Nulla sarà piu come prima.
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