Carissimo Franco, "fratellone mio",
che mi hai sempre protetto e
supportato, con i tuoi undici anni e mezzo di esperienza in più che mi hanno
permesso di godere delle tue amorevoli attenzioni sin dalla mia nascita.
Ti sei preso cura di me fin dal mio
svezzamento, e spesso raccontavi con orgoglio quel periodo. Mi portavi alla
stazione a giocare sui treni merci, e tornavamo a casa neri come il carbone. Ti
sei sempre dato da fare per me, accompagnandomi a Viterbo per la leva nei VAM,
ma ancor più per farmi destinare nel tuo aeroporto di Frosinone perché volevi
che fossi vicino a te. E così fu.
Abbiamo condiviso una vita intera,
sempre legati, come due gemelli. Non abbiamo mai avuto una discussione e oggi,
guardando indietro, sono tanto fiero di te.
Con tanto amore, ti dico:
CIAO, FRATELLONE MIO.
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