mercoledì 20 dicembre 2017

- PM10, monitoraggi, analisi dei dati, fasce orarie maggiormente inquinate, fonti.

Frosinone, 20/12/2017

Dopo 18 giorni di analisi dei dati ARPA, iniziamo a fare qualche riflessione.


Se tutti i santi giorni dedico del tempo ad analizzare i dati forniti da ARPA LAZIO, non lo faccio perché non ho nulla da fare, anzi, è il contrario e non sto qui a farmi commiserare... ma lo dico perché mi farebbe piacere avere almeno dei ritorni dall'opinione dei miei contatti e che qualcuno si facesse venire qualche dubbio e commentasse!
Comunque, passiamo al sodo.Come potete vedere dalla foto in basso o da ciò che pubblico quotidianamente sul mio blog
appare evidente come le fasce orarie incriminate e che si ripetono sistematicamente, sono: 8 - 9 la mattina e 20 - 23 la sera.
Personalmente posso dedurre che, le cause maggiori che potrebbero innalzare le concentrazioni di PM10 e di inquinanti in genere, vadano ricercate tra le fonti che si utilizzano maggiormente in tali orari.
La mattina, tra le 8 e le 9, secondo voi, cosa succede abitualmente...? Secondo me, si utilizzano molto i mezzi di trasporto tra i quali autobus vetusti e diesel con FAP che sono i maggiori inquinatori, inoltre, nella stragrande maggioranza delle abitazioni, anche, si accendono i riscaldamenti verso le 7 affinché la casa sia calda attorno alle 8 - 9 quando ci si veste e si fa colazione, poi si va via e si lasciano spegnere. Quindi, alto utilizzo delle micidiali stufe a pellet e caminetti, non solo in campagna ma anche negli appartamenti in città, (attenzione che non lo sostengo io ma fonti specializzate, tipo ARPA TOSCANA ed ISPRA).


Non trascuriamo neanche le industrie che si mettono in movimento con maggiori richieste di combustione nelle prime ore della giornata.
La sera poi, dalle 20 alle 23, penso che sia la fascia oraria indiscutibilmente più usata per riscaldarsi, maggiormente con pellet e legna che visti i costi contenuti sono diventati i maggiori mezzi di combustione da riscaldamento, (non considero il GPL perché non è annoverato tra gli inquinanti pericolosi, anzi andrebbe incrementato alla grande.
Stabilite queste personali cause ma che trovano riscontro nei dati che vengono pubblicati da enti scientifici riconosciuti, ritengo sia uno spreco inutile di denaro pubblico, quello di acquistare centraline per il rilevamento delle PM, da parte del comune di Frosinone, in quanto credo non abbiano alcuna valenza scientifica e non certamente non possono rispettare lo standard europeo definito dalla norma UNI EN 481, con alto grado di affidabilità, considerando i bassi costi ma non abbiamo neanche più bisogno, a mio avviso, di misure, considerando i continui e ripetitivi superamenti...! Abbiamo invece bisogno di investire in azioni concrete, pratiche, vere, reali, non forvianti e che, oltre ad essere attuate da tutti i comuni della Valle del Sacco, vengano coinvolti tutti i cittadini affinché facciano ognuno la propria parte con coscienza ma innanzitutto messi a conoscenza perché moltissimi di loro ignorano quali sono le cose da non fare e quelle da fare, per abbattere le polveri sottili.
Per agevolare i cittadini in questo, con il Coord. Interpr. Ambiente e Salute V. del S. e Bassa V. del Liri, abbiamo chiesto un incontro al sindaco Nicola Ottaviani che spero ci conceda al più presto, (abbiamo ancora 4 mesi di inquinamento allarmante da contrastare...). Abbiamo costituito anche un Gruppo di Lavoro Aria Pulita che partirà i primi di gennaio, con il contributo professionale di ingegneri, medici e tecnico ARPA (se ci sarà concesso), oltre ad un consigliere comunale della commissione ambiente del comune che il sindaco ci dovrebbe concedere. NOI CE LA STIAMO METTENDO TUTTA E VOI...???

STILI DI VITA DA CAMBIARE.... E NOI CI STIAMO LAVORANDO....
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Da MultimediaTv, la testimonianza del Prof. Bonanno dell'università degli studi di Napoli Parthenope








Antonietta Gatti moglie dello scienziato Stefano Montanari: l'impatto delle micro polveri sull'organismo






Stefano Montanari etichettato ciarlatano dai prof. Massaruto e Nardi replica sugli inceneritori




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Ulteriori riflessioni dalle analisi di grafici che ARPA LAZIO mette a disposizione ed aiutano a comprendere bene come i fenomeni atmosferici condizionano più o meno le PM10