lunedì 28 agosto 2017

- Prevenire gli incendi: cosa fare.

 ...e poi, ci siamo noi, con i nostri comportamenti e i nostri stili di vita... talvolta demenziali.





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"Incendi estivi, per evitarli basta poco. Ecco i consigli ed a chi rivolgersi (foto)

Da un lato ci sono i piromani di professione, autentici delinquenti, dall'altro però, ci siamo noi, con i nostri comportamenti e i nostri stili di vita. Talvolta demenziali. Ecco come prevenire gli incendi boschivi e i numeri da contattare in caso di difficoltà.




    COME PREVENIRE GLI INCENDI BOSCHIVI

    L’Italia, durante i mesi estivi, sembra il paese dei falò. Incendi e roghi dappertutto, con un doppio danno e un doppio spreco: interi pezzi di vegetazione, innanzitutto alberi, che si perdono, ed enormi rischi innanzitutto per le vite umane.
    Da un lato ci sono i piromani di professione, autentici delinquenti, che andrebbero individuati e colpiti (ma lo sapete: in Italia per questo tipo di reati c’è una sorta di impunità diffusa), dall’altro versante, però, ci siamo noi, con i nostri comportamenti e i nostri stili di vita. Talvolta demenziali.

    PREVENZIONE INCENDI BOSCHIVI

    Come spiegare, per esempio, che soltanto nella zona di Roma, ricca di pinete, siamo arrivati a 50 roghi al giorno nei mesi estivi? Ci sono i piromani, c’è l’industria del racket che agisce a colpi di incendi dolosi, c’è la siccità, e ci sono i soliti sciagurati che, per esempio, accendono qualche falò in campi dove l’erba è alta e non sono stati fatti gli interventi di sfalcio.
    Per evitare questa terza e diffusa categoria di incendi estivi, bisogna semplicemente fare qualche attenzione che qui riepiloghiamo, con l’aiuto dei migliori esperi della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco. Leggete, e scoprirete che basta davvero poco per eliminare uno spreco assurdo del nostro territorio.

    COME EVITARE GLI INCENDI BOSCHIVI

    • Non accendete falò e fuochi nei boschi durante le scampagnate e servitevi delle apposite aree attrezzate.
    • Quando fate escursioni nei boschi non parcheggiate l’automobile a contatto con l’erba secca: il calore della marmitta può innescare un incendio.
    • Non abbandonate rifiuti sul terreno, perché facilmente infiammabili, riponeteli negli appositi contenitori.

    • Nei mesi più caldi non bruciate le stoppie, la paglia e altri residui vegetali in modo incontrollato.

COSA FARE IN CASO DI INCENDIO BOSCHIVO

Chiamate uno dei seguenti numeri:
  • 115, il numero nazionale di pronto intervento del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
  • 1515, il numero nazionale di pronto intervento del Corpo Forestale dello Stato
Tentate, se potete, di spegnerlo ma solo se siete certi di una via di fuga: una strada o un corso d’acqua.
  • In ogni caso, mettetevi con le spalle al vento, battete una frasca o un ramo verde la piccola zona incendiata fino a soffocare il fuoco.
  • Se malauguratamente rischiate di essere raggiunti dal fuoco, conviene tentare di aggirarlo lungo i fianchidove l’intensità delle fiamme è minore, passare nella zona già bruciata, e mettendovi in posizione di sicurezza, sopravento, attendete i soccorsi.
  • È bene non sostare in luoghi sovrastanti l’incendio o in zone verso le quali soffia il vento.
  • Non sostate lungo le strade in prossimità dell’incendio: potreste intralciare le squadre di intervento.
  • Se la strada è chiusa, non accodatevi e tornate indietro.

  • Non attraversate la strada invasa dal fumo e dalle fiamme.

  • Indicate alle squadre antincendio le strade o i sentieri che conoscete e mettete a disposizione le vostre riserve d’acqua".

http://www.nonsprecare.it/come-prevenire-gli-incendi-boschivi-con-la-bella-stagione

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È molto interessante anche questo documento della regione Toscana:
LA LOTTA ATTIVA AGLI INCENDI BOSCHIVI




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Clicca sull'immagine sotto per firmare la petizione...



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MIO APPELLO ALLE ISTITUZIONI



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venerdì 4 agosto 2017

- Emergenza bacino del fiume Sacco: 2 pesi e 2 misure???

- In un terreno adiacente la sponda del fiume Sacco, in territorio di Ceccano, si
nota un cartello che lascia chiaramente interpretare che la zona è interdetta
alla 
coltivazioni, pascolo e movimento terra, mentre si notano balle di fieno... -
Il 5 giugno c.a., con il Coordinamento Interprovinciale Ambiente e Salute Valle del Sacco e Bassa Valle del Liri, abbiamo inoltrato una denuncia con richiesta di indagini, corredata di prove fotografiche, al Gruppo Forestale Carabinieri di Frosinone e, p.c. al Ministero dell'Ambiente e al dr. Buschini della Regione Lazio. Tale denuncia si è resa necessaria in quando un'azienda del luogo, trasferiva balle di fieno nel proprio allevamento poco distante ed aveva destato preoccupazioni in una cittadina ceccanese che oltretutto fa parte del Coordinamento. Aveva sospettato che le stesse sarebbero finite nella catena alimentare di produzione di tale azienda. (Vedere denuncia nel documento che segue e nel quale abbiamo omesso alcuni riferimenti anagrafici per motivi di privacy...).



- Parte del documento di denuncia -



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     Con le indagini ancora in corso, da parte degli organi preposti, siamo venuti a conoscenza di un'incongruenza, rispetto alla precedente perimetrazione sulla interdizione ad uso agricolo e zootecnico riguardo alle aree ripariali e di esondazione lungo l’asta fluviale del fiume Sacco.

     Nello specifico, risulta nella Direttiva n.2 del 09/09/05, Prot. 196/05, Art. 1 Com. 3a, (allegato 1) che per i comuni da Colleferro a Supino,
Nelle aree perimetrate è fatto divieto di coltivazione di specie vegetali per l’alimentazione umana e animale”, mentre, nella disposizione n. 226 del 19 novembre 2010 prot. 2035/10, (allegato 2), si evince che per i Comuni compresi da Frosinone a Falvaterra (quindi anche per Ceccano)  che sono altrettanto aree ripariali e di esondazione, "non esiste interdizione nelle coltivazioni di specie vegetali per l’alimentazione umana e animale".

     IN TUTTO CIÒ APPAIONO ALLARMANTI ED EVIDENTI 2 PESI E 2 MISURE CHE CI HANNO SPINTO AD INOLTRARE AL MINISTERO DELL'AMBIENTE  ED ALL'ASSESSORATO AMBIENTE E RIFIUTI DELLA REGIONE LAZIO, LA PROPOSTA DI ESEGUIRE COME PRINCIPIO PRECAUZIONALE, FINO ALLE SUCCESSIVE CARATTERIZZAZIONI, L'INTERDIZIONE ALLA COLTIVAZIONE ANCHE NELLE AREE RELATIVE ALLA DISPOSIZIONE N. 226, OLTRE A VERIFICARE LA PRESENZA DEI CARTELLI SEGNALETICI E FARLI RIPRISTINARE OVE RIMOSSI. SI È CHIESTA ANCHE L'INTERDIZIONE ALLA PESCA (allegato 3).

Restiamo in attesa con ottimismo e fiducia...... e vi terremo informati.



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Intanto, in attesa di ricevere una risposta alla nostra denuncia che presto ci vedremo costretti a sollecitare, questa sera 19/11/2017, è andato in onda un servizio de Le Iene ove si è parlato del disastro Valle del Sacco, tra cui anche le balle di fieno da noi denunciate...
Cliccare la foto per vedere il servizio






Report sull'inquinamento del fiume Sacco, emessi da Arpa Lazio



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Le azioni messe in campo dal coordinamento iniziano a produrre effetti e risposte a quanto pare ehhh...!!!???

27/12/2017
(Cliccare l'immagine per aprire l'articolo)



giovedì 3 agosto 2017

- Campagna di NE’ SI BRUCIANO NE’ SI PAGANO, I RIFIUTI SI DIFFERENZIANO! Invitati i consiglieri comunali



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Campagna di NE’ SI BRUCIANO NE’ SI PAGANO, I RIFIUTI SI DIFFERENZIANO!, volta alla commisurazione del giusto tributo da pagare per la TARI 2017 e per la quantificazione del rimborso della TARI per gli anni precedenti alla luce della effettuazione del servizio di gestione dei rifiuti in grave violazione della disciplina di riferimento, come previsto dall’articolo 24 e dall’art.13 del Regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti Tari.
Negli anni si è verificata una insufficiente e peraltro mai progressiva raccolta differenziata rispetto ai livelli annunciati previsti nel Capitolato di gara per l’affidamento dei servizi spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati e dei servizi complementari di igiene urbana (CAT.16 CPC 94), anno 2005, dove si prevede, art.34 Raccolta differenziata dei rifiuti urbani, di rispettare gli obblighi previsti dal d.to l.vo 22/97, aggiornato dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
La performance di differenziata realizzata sono noti (dati ufficiali Istat): nel 2009 per il 15,3% sul totale dei rifiuti raccolti, nel 2010 al 16,8%, nel 2011 al 17,8%, nel 2012 al 17,3%; nel 2013 al 16%; nel 2014 18,52%; nel 2015 al 18%;
Tale situazione comporta un ingiustificato costo per la causale “tariffa smaltimento rifiuti”, nonché per il conferimento, presso gli impianti di produzione del combustibile derivato da rifiuti, del materiale che avrebbe potuto essere destinato alla raccolta differenziata, con conseguente aggravio dei costi componenti la tariffa, stabilita con delibera di giunta n.14 del 30/3/17 attraverso l’allegato piano finanziario 2017.
Tale iniziativa è promossa da un costituendo “sportello anticrisi” che vede una serie di associazioni e comitati organizzarsi per comprendere, bloccare, difendersi dalla pressione delle istituzioni che scaricano sui cittadini gli oneri, i costi, i disservizi, i profitti, delle privatizzazioni dei beni pubblici.
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I due moduli per l'autoriduzione e per chiedere indietro l'80% dei pagamenti degli anni precedenti (massimo 5), li metteremo a disposizione dopo l'incontro con i consiglieri comunali, (sono stati tutti invitati a partecipare insieme alla stampa), programmato per martedì 8 agosto, alle 20.30, presso la casetta di legno, nella piazza dei Cavoni.
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     "Prima di avviare la campagna, con il Coordinamento Interprovinciale per Ambiente e Salute della Valle del Sacco e Bassa Valle del Liri, insieme ai promotori dell'iniziativa, "Ass. Oltre l'Occidente", abbiamo ritenuto opportuno programmare un incontro con tutti i consiglieri comunali, per coinvolgerli e condividere le azioni alle quali daremo corso subito dopo l'incontro.     Tale incontro al quale abbiamo invitato anche gli organi di stampa, si terrà il prossimo martedì, 8 agosto, alle ore 20.30, presso la casetta di legno nella piazza dei Cavoni".

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da L'Inchiesta del 09/08/2017 - Frosinone, rifiuti e Tari. Le associazioni all’unisono: «L’imperativo è differenziare»




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Da L'Inchiesta del 10/08/2017 - Dopo la riunione di martedì - Rifiuti, al via la campagna promossa dai comitati e dalle associazioni cittadine



Il nostro scopo, ovvero, lo scopo del COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE PER AMBIENTE E SALUTE DELLA VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI, è stato quello di illustrare ai presenti ed in ogni dettaglio, la questione rifiuti, con la modestia di chi non è esperto ma che si documenta ed approfondisce per il bene comune.... 
Abbiamo riscontrato con immenso piacere, infatti, grande interesse dalle parti politiche presenti, per esserne venute a conoscenza... consapevoli di non conoscere bene a fondo la materia ed i particolari di tale grave situazione!!!


Nell'incontro dell'8 agosto si è deciso che le prossime azioni che tutti insieme intraprenderemo, saranno incentrate con priorità sulla diffusione capillare dell'informazione, affinché i cittadini possano comprendere con chiarezza sintetica il problema legato alla TARI e procedere sia al pagamento ridotto che alla richiesta dei rimborsi degli anni precedenti, come previsto da regolamento.


A settembre partiremo con una grande campagna d'informazione ed azioni mirate.
CONTINUATE A SEGUIRCI PER ESSERE AGGIORNATI....!!!!

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