mercoledì 24 giugno 2015

- A DIFESA DELL’ AREA ARCHEOLOGICA DELLE TERME ROMANE, per scongiurare la cancellazione delle memorie storiche della città

Le sapienti riprese di Luciano Granieri parlano da sole....
(ritiro delle delibere sull'urbanistica)

# Io Salvo Le Terme Romane di Frosinone
Cittadino Volsco ritrovato a De Matthaeis

Dopo che le associazioni a difesa dell'area attigua alle Terme Romane, siamo venute a conoscenza della convocazione del prossimo consiglio comunale che di seguito pubblichiamo:
 

COMUNE  di  FROSINONE

Ufficio di Presidenza

 

Prot.   31680 

Frosinone, 19 giugno 2015   

Oggetto: Consiglio comunale del 26 e 29 giugno 2015. - seduta ordinaria

Al sig.  CONSIGLIERE COMUNALE



IL PRESIDENTE

Visto l’art. 40, comma 2, del T.U. 18.08.2000, n. 267;

Visto l’art. 15 dello Statuto;

Visto il verbale della riunione dei capigruppo consiliari in data 04 e 18.06.2015;

C O N V O C A


- il Consiglio Comunale in seduta ordinaria, di prima convocazione, per il giorno 26.06.2015 con inizio alle ore 8,00 e in seconda convocazione, per il giorno 29.06.2015 con inizio alle ore 18,30 nei locali posti in Viale Mazzini per la trattazione dei seguenti argomenti:

1) Servizio Pubblica Istruzione – Affidamento in concessione del Servizio di Ristorazione Scolastica. Atto di indirizzo; (Pubblica Istruzione)

2) Determinazione delle modalità di recupero del maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui di cui alla deliberazione di G.C. n. 195 del 30.04.2015; (Gestione Risorse/Finanze)

3) Regolamento sull’Esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici, ai sensi del Decreto Legislativo 192/2005 e ss.mm.ii. e del D.P.R. n. 74/2013 – Approvazione; (Ambiente)

4) Sdemanializzazione e cessione di un tratto di strada sito in località Via Mola dei Frati; (Governance)

5) Approvazione nuovo Regolamento per il servizio Taxi e NCC;

6) Sviluppo Economico e Promozione della Città)

6) Piano di lottizzazione, costituente subcomprensorio, di iniziativa privata, in zona “CR” di P.R.G. (località “Madonna della Neve” adiacente Via “La Botte”): controdeduzione alle osservazioni pervenute, a seguito dell’invio degli atti alla Provincia di Frosinone ed approvazione del Piano; (Pianificazione Territoriale)

7) Rettifica ed integrazione della Delibera C.C. n. 11 del 27 febbraio 2015. (Pianificazione Territoriale)

8) Revisione complessiva della zona “C2” del vigente piano distributivo cimiteriale attraverso il recupero/bonifica delle aree interessate dagli eventi del 2008.(Pianificazione Territoriale)

9) Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Frosinone e la Società NUOVA IMMOBILIARE s.r.l. Società UNIPERSONALE, per l’attuazione di un intervento edilizio di iniziativa privata, edificazione diretta, nell’ambito della zona “B” di P.R.G. – Località “Via De Matthaeis” ai sensi dell’art. 28 bis del T.U.E.. (Pianificazione Territoriale)

10) Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Frosinone e i Sigg.ri CELANI ALFONSO, CELANI GENNARO,CELANI DARIO, PIETROBONO EMANUELE, per l’attuazione di un intervento edilizio di iniziativa privata, edificazione diretta, nell’ambito della zona “B” di P.R.G. – Località “Via San Giuseppe” ai sensi dell’art. 28 bis del T.U.E.. (Pianificazione Territoriale)

11) Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Frosinone e il Sig. MARCHEGIANI GIOVANNI BATTISTA, per l’attuazione di un intervento edilizio di iniziativa privata, nell’ambito della zona “B” di P.R.G. – Località “Via San Giuseppe” ai sensi dell’art. 28 bis del T.U.E.. (Pianificazione Territoriale)

12) Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Frosinone e i Sigg.ri PAOLANTONI CRISTIANO, PAOLANTONI EMMA, POLETTA ANNA, MINOTTI LOREDANA, MINOTTI MARIA CONCETTA, per l’attuazione di un intervento edilizio di iniziativa privata, nell’ambito della zona “B” di P.R.G. – Località “Via Aldo Moro – Via San Giuseppe” ai sensi dell’art. 28 bis del T.U.E.. (Pianificazione Territoriale)

13) Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Frosinone e la Soc. ROSSI COSTRUZIONI s.r.l., per l’attuazione di un intervento edilizio di iniziativa privata, nell’ambito della zona “B” di P.R.G. – Località “Sacro Cuore” ai sensi dell’art. 28 bis del T.U.E.. (Pianificazione Territoriale)

14) Adeguamento, ai sensi della D.G.R. n. 363 del 17 giugno 2014, del vigente Piano comunale di emergenza di protezione civile; (Protezione Civile)

La S.V. è invitata a partecipare.

IL PRESIDENTE

Dr. Franco Lunghi




Le associazioni a difesa dell'area delle Terme Romane, abbiamo emesso e diramato il seguente comunicato stampa:


APPELLO
IL CITTADINO VOLSCO CHIAMA ALLA PROTESTA E ALLA MOBILITAZIONE PER LA DIFESA
DELL’AREA ARCHEOLOGICA DELLE TERME ROMANE

Dopo il fallimento delle edificazioni dirette in zona “B” normate dall’ “art. 18 bis” della NTA del Prg, l’Amministrazione Ottaviani tenta la strada del “Permesso di Costruire Convenzionato ex art. 28 bis” – introdotto dalle recenti modifiche al TU per l’Edilizia – per consentire ai “soliti noti” di edificare 35 mila mc. di cemento armato per seppellire definitivamente le terme romane e i tesori archeologici rinvenuti su tutta l’area adiacente la Villa comunale, seppellendo con essa le speranze di tanti cittadini di rilancio della identità e della cultura di questo territorio.   
Infatti, al prossimo Consiglio Comunale, ancora una volta convocato in seconda convocazione, saranno portate all'approvazione una serie di “convenzioni urbanistiche” – relative a 5 interventi proposti da altrettanti operatori – tra cui quella dell’area tra Via De Matthaeis e Via Tommaso Landolfi, appunto, che fa capo alla Società “Nuova Immobiliare srl”, riconducibile al Gruppo Zeppieri Costruzioni. L’approvazione dello schema di convenzione costituisce un importantissimo tassello nella formazione del PdC e rappresenta un passaggio altrettanto cruciale sotto il profilo politico, perché è in questo atto che sono esplicitati i contenuti di “interesse pubblico” dell’intervento proposto.      
Tralasciando i tanti aspetti “poco chiari” del procedimento messo in piedi per “tamponare” la situazione di stallo creatasi con l’annullamento dell’art. 18 bis NTA, criticato in più occasioni, ciò che oggi preme – anzi allarma fortemente – è la volontà di questa Amministrazione di consentire l’ennesimo scempio al patrimonio storico-culturale di questa città, già abbondantemente “martoriata” da un sistema di potere vigente da sempre, tanto arrogante quanto barbaro, di cui l’Anfiteatro di Viale Roma ne rappresentava il simbolo sino ad oggi.
L’attuale amministrazione, dopo aver “brillantemente” superato quelle precedenti con la questione Projet Casaleno-Matusa, si accinge a conseguire un altro storico risultato anche in materia di “cancellazione” delle memorie storiche della città, dopo il “fallito” tentativo di sottrarre risorse al Museo Archeologico. E si appresta a farlo calpestando la volontà dei cittadini e delle associazioni che da tempo si battono per la tutela integrale di quell'area, che rappresenta l’unica strada percorribile a detta di più parti autorevoli, ivi compreso l’attuale Dirigente all'Urbanistica che con una nota indirizzata alla Giunta Comunale (Prot. 20130026346 del 08/05/2013) sottolineava la necessità di estendere il vincolo di tutela dell’area anche alla luce degli ulteriori ritrovamenti degli anni 2011 e 2012. Così il Sindaco che ha dimenticato il proprio programma elettorale, che alla pag. 56 prometteva:
E’ ferma intenzione della nuova amministrazione valorizzare il patrimonio archeologico di Frosinone, restaurando  i monumenti esistenti e dando, poi, vita al Parco dei Volsci, nel luogo di ritrovamento di alcune importanti tracce di insediamenti nei pressi della Villa Comunale considerato anche che nella zona insiste una necropoli di imponenti dimensioni” …..e ancora: “Frosinone deve diventare punto di riferimento per un turismo culturale incentrato sulla riscoperta di questo antico popolo”.
Ancora una volta ci troviamo dinanzi all'esatto contrario di quanto promesso ai propri elettori, i quali non comprendono come conciliare frasi come: “lo sviluppo della città non può prescindere dal rispetto dei VALORI CULTURALI, STORICI E NATURALI” con la “distruzione” di un immenso (e ancora non completamente esplorato) patrimonio storico-archeologico a favore delle solite logiche “speculative”.
I cittadini di Frosinone sono abbondantemente stufi! Essi chiedono ai Consiglieri Comunali, tutti, di bocciare la Delibera di Approvazione dello Schema di Convenzione tra il Comune di Frosinone e la Soc. Nuova Immobiliare srl, per non essere “complici”, anzi “artefici” di un atto che non può che essere definito VANDALICO.
Il cittadino volsco chiama alla mobilitazione e alla partecipazione:
a) invita i consiglieri e tutte le forze politiche interessate ad un incontro pubblico fissato per giovedì  25 giugno alle ore 17.30 presso la saletta Coop di via Monti Lepini (quartiere Cavoni) in Frosinone;
b) fa appello a tutte le associazioni ad aderire a questo appello sottoscritte dalle seguenti associazioni promotrici;
c) convoca i cittadini frusinati ad essere presenti alla seduta consiliare del prossimo 29 giugno dalle ore 18.30 per impedire, con la forza della protesta civile, la volontà di non essere derubati per l’ennesima volta di un BENE COMUNE.

Ass. Antiqua, - Osservatorio Peppino Impastato, - Blog Aut, - Ass. Oltre l’Occidente, - Aipa, - Ass. Frosinone Bella e Brutta, - Conf. Cobas.
Mobile: 339-7507504 (Francesco Notarcola)



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da L'Inchiesta del 24/06/2015

Archeologia e cemento vicino alla Villa, comitati e cittadini pronti a invadere il Consiglio




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L'interessante articolo di Ivano Alteri



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Ho provveduto ad informare Rai Uno e Rai Tre che si sono interessate recentemente alla situazione archeologica e storica di Frosinone



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9 perché sul non voto del punto 9 nel consiglio comunale di lunedì 29 giugno 2015
(promemoria per i consiglieri chiamati a votare)




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Articolo di Frosinone Magazine del 27/06/2015




COMUNICATO STAMPA
AREA ARCHEOLOGICA DELLE TERME ROMANE. APPELLO AI CONSIGLIERI COMUNALE

La ampia, forte e chiara reazione della popolazione frusinate alla cementificazione dell’area delle Terme Romane ha messo all’angolo tutti coloro che pensavano e pensano di continuare ad usare il bene pubblico cittadino per interessi di parte e per di più speculativi.
La massiccia ondata di “persuasione” dei consiglieri comunali scatenata anche a mezzo stampa evidenza sudditanza e colpevolezza di non riuscire a conseguire il risultato previsto.
Approvare la delibera da parte del Consiglio costituirebbe una GRAVE MANCANZA verso le proprie competenze, sia amministrative che politiche; verso una larga fetta di richieste di cittadini e associazioni che rivendicano la salvaguardia di un BENE COMUNE; e significherebbe dare il via ad uno scempio come quello commesso negli anni ’60 nella costruzione sull’anfiteatro di viale Roma.

Il procedimento messo in piedi è teso esclusivamente alla salvaguardia di “altri” beni, di certo NON della comunità. Come si è avuto modo di argomentare vi sono tante “contraddizioni” di carattere tecnico che confermano i tanti dubbi e che porterebbe in libera coscienza a non votare questa delibera. Gli aspetti che si definiscono tecnici, in realtà producono un effetto politico, perché riguardano la questione dell’ INTERESSE PUBBLICO della proposta. In tal senso, quindi, non tenerne conto ci si esporrebbe, ora sì, ad una MANCANZA DI RESPONSABILITA’ verso la cittadinanza.

Inoltre bisogna considerare e sottolineare il fatto che per far passare tale cementificazione si ha necessità di modificare le linee guida già approvate dal Consiglio il 27/02/2015: questa delibera  propone una SOSTITUZIONE del paragrafo 5 del procedimento ex art. 28 bis del TU Edilizia.

Si possono proporre, in corso d’opera, modifiche a regolamenti senza lasciare il dubbio che ciò avvenga per conseguire ad ogni costo il risultato della costruzione sulle area delle terme? Come considerare che la stessa struttura tecnica dell’Ente proponeva di estendere il vincolo di tutela dell’area in questione, anche alla luce degli ulteriori ritrovamenti degli anni 2011 e 2012 e che oggi, sulla stessa area, invece ci si accingerebbe a rilasciare un Permesso di Costruire per 40.000 metri cubi?

APPROVARE QUESTA DELIBERA NON E’ UN ATTO DOVUTO! Di altri “doveri” deve curarsi un Consiglio Comunale ed i propri consiglieri, a cominciare, come recita lo Statuto Comunale, dalla cura degli interessi della propria comunità; dal soddisfacimento dei bisogni collettivi. Essi devono cominciare a capire di essere parte decisiva di un consesso che indirizza la parte politico – amministrativa della città e non ridursi ad un ruolo subalterno per difendere interessi altri. Chi non si opporrà si renderà complice, altro che risarcimento danni da parte del privato, dell’ennesimo SACCO della Città di Frosinone, con la DISTRUZIONE DI UN BENE PUBBLICO DI INESTIMABILE VALORE che caratterizza la ricerca di quella civiltà di comportamento e di dignità da decenni introvabile in questo capoluogo.

Il cittadino Volsco e le alleate Associazioni

Frosinone 27 giugno ’15


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Cantiamoci sopra...:
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Dai ragazzi non molliamo,
dai ragazzi non molliamo....!!!
Se dovesse andare storta
promettiamo ogni lotta....!!!!
Noi dobbiamo esser uniti
con i consiglieri più pulitiiiiii.... 
Tutti gli altri e gli astenuti
li faremo restar nudiiiii.....
E poi già dalla mattina
li metteremo alla berlinaaaaaaa....
Dai ragazzi non molliamo,
dai ragazzi non molliamo....!!!

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Qui l'invito su facebook per partecipare al consiglio comunale del 29 giugno:




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Queste di seguito, sono le osservazioni che le associazioni il 30.07.2014 abbiamo presentate al comune e, p.c. alla Procura della Repubblica e che il sindaco neanche ha sottoposto all'attenzione del consiglio comunale.... oltre a non averci fornito alcuna risposta....



Spett.le
Comune di Frosinone
in persona del Sindaco p.t.
Settore Pianificazione Territoriale – SUE – AMBIENTE;

c.a. Dir. Arch. Elio Noce
c.a. resp. Procedimento Arch. D. Cardea

e          p.c.                  Procura della Repubblica
c/o Tribunale di Frosinone

X  X  X
OGGETTO: ATTO DI INTERVENTO/OSSERVAZIONI ED ISTANZE NEL PROCEDIMENTO EX ART. 9 L. 241/1990 -  DOMANDA DI EDIFICAZIONE NUOVA IMMOBILIARE SRL “area c.d. I PORTICI”;

I sottoscritti Sig. Francesco Notarcola, in qualità di Presidente della Consulta delle Associazioni del Comune di Frosinone, c/o Via Cese 42 Frosinone (notafranc31@libero.it) e Palazzo Comunale P.zza Vi Dicembre Frosinone,  il Sig. Luciano Bracaglia nella qualità di Presidente dell’Associazione “Frosinone Bella & Brutta” con sede in Frosinone V.le Parigi n. 11 (braluc48@gmail.com), il dott. Paolo Ruggeri, rappresentante ex lege dell’Associazione“Ci Vediamo in Provincia” Frosinone Via Cosenza 124 (civediamoinprovincia@gmail.com),  portatori di interessi pubblici, sociali e diffusi anche in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, ambientale e paesaggistico;
P R E M E S S O  C H E
-        è in corso il procedimento autorizzatorio su domanda e progetto ad istanza della Nuova Immobiliare srl datata 06.11.2012 prot. 61308, integrata con elaborati prot. n. 42760 del 31.07.2013 in relazione alla quale risulta rilasciata autorizzazione paesaggistica n. 22/2013 per la realizzazione di alloggi e servizi collettivi localizzati in zona B del PRG via A. Moro – Via De Matthaeis – via T. Landolfi, in V.le De Matthaeis in catasto al foglio 58 particelle n. 128 – 159 ricadente in aree tutelate per legge (art. 134 c. 1 l. b D.lgs 42/2004);
-        - risulta in fase di rilascio il relativo permesso a costruire;
-        il Sindaco del Comune di Frosinone con nota del 10.06.2014 – prot. 29608 ha consentito, seppur tardivamente rispetto all’originaria richiesta del 2011 e 2012 (e successive) l’accesso agli atti del procedimento al Sig. Francesco Notarcola, quale Presidente della Consulta delle Associazioni del Comune di Frosinone;
-        in ragione di tale accesso tardivo ci si riserva ogni azione con ogni più ampia eccezione da far valere, all’occorrenza, nelle opportune sedi;
-        vi è comunque interesse alla partecipazione al procedimento nella fase ante rilascio del permesso a costruire atteso il pregiudizio che tale atto comporta ai valori richiamati ed ai beni paesaggistico/ambientali;
C O N S I D E R A T O  C H E
  1. il progetto edificatorio denominato “I Portici” ad istanza della Nuova Immobiliare srl, avente ad oggetto la realizzazione di un immobile di 35.000,00 mc, insiste sulle particelle n. 128 ed ex 159 (quest’ultima ora frazionata) del F.58 in Catasto Urbano del Comune di Frosinone;
  2. tale area è stata individuata dal P.T.P.R. del Lazio, entrato in vigore in data 14.02.2008, quale area ricadente in ambiti prioritari per progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, gestione e valorizzazione del paesaggio regionale ed in particolare è stata perimetrata come area a connotazione specifica parchi archeologici e culturali con apposizione di Vincolo Paesaggistico ex art. 146 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;
  3. ciò introdotto, le argomentazioni che seguono valgano alla spiegazione del motivo per cui si ritiene che la costruzione in fieri, nonostante il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica (che comunque si ritiene illegittima, unitamente ai prodromici atti ed all’iter così come fin ora svoltosi), comporti violazioni di legge con “pregiudizio di valori/beni paesaggistici ed ambientali” tanto più che nella particella ex 159, nella parte compresa tra il palazzo ove è ubicata la vetreria “Scerrato” e Via T. Landolfi si comprometterebbe irreversibilmente e quindi si distruggerebbe un’area archeologica pluristratificata ed un intero villaggio costituito da almeno 20 capanne e altre strutture (databili a partire dal IX sec. A.C.) unitamente alla compromissione integrale del “paessaggio” in un’accezione unitaria (si badi bene, adiacente alla Villa Comunale) e dei beni archeologici di proprietà demaniale che insistono sulle aree attigue (Terme Romane e strutture Repubblicane).
  4. ciò premesso si osserva che la particella ex 159, nella sua porzione Nord, confina con la particella n. 258 di proprietà comunale, in concessione per diritto di superficie al privato Ticasa srl.; Nella suindicata particella n. 258 (si ribadisce di proprietà comunale), com’è ormai noto, insistono beni immobili (archeologici) di proprietà statale demaniale pertinenti ad un esteso impianto termale a carattere pubblico (di particolare pregio storico, anche perché pubbliche!) di età imperiale (datato III - IV secolo D.C.) perfettamente conservati, scoperti nel 2007 e reinterrati per la realizzazione di un parcheggio a raso ad uso della medesima Ticasa srl;
  5. tali beni archeologici (vasche termali, sistemi idrici, mosaici, sistemi di riscaldamento degli ambienti termali…) per la rilevanza del complesso che costituisce una importante testimonianza della storia e dell’antica topografia della città di Frusino sono stati qualificati di notevole interesse e di particolare importanza storico Monumentale anche dall’amministrazione procedente come si evince nella nota a firma del dirigente Arch. Elio Noce del 08.05.2013 n. 26346, da indirizzare alla Soprintendenza, che sembrerebbe mai esser stata sottoposta all’approvazione della Giunta Comunale;
  6. ebbene, il parcheggio realizzato su detta particella da parte del privato, con caratteristica a raso, quindi di superficie (ovviamente non interrato), autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio (a firma della Dott.ssa Sandra Gatti) è stato giustificato dalla stessa Autorità con il fine (logico) di un futuro recupero del bene archeologico così come specificato a chiare lettere nella nota n. 911 del 28.01.2008 della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio; nella predetta nota, infatti, testualmente si legge: “le strutture emerse, PROTETTE E RICOPERTE PER GARANTIRNE LA CONSERVAZIONE, rivestono notevole interesse archeologico per la conoscenza e lo sviluppo delle fasi di vita della Frusino Romana e pertanto NELLE MORE DELL’ADOZIONE DI ADEGUATI PROVVEDIMENTI DI TUTELA … i previsti parcheggi non potranno essere realizzati….l’area adeguatamente reinterrata potrà essere utilizzata per parcheggi a raso a condizione che la pavimentazione presenti caratteri di REVERSIBILITA’ al fine di consentire future indagini.”. Anche nella relazione tecnica storico – archeologica allegata alla proposta di dichiarazione di interesse culturale e di prescrizioni di tutela indiretta del 07.03.2013 prot. N. 2734 a firma della Dott.ssa Sandra Gatti inviata al Comune di Frosinone, si legge a chiare lettere: “per la rilevanza del complesso…e per garantire che sia conservata una adeguata CORNICE AMBIENTALE e il DECORO nelle zone circostanti, anche in vista di una FUTURA AUSPICABILE VALORIZZAZIONE DEL MONUMENTO, si rende necessario imporre particolari prescrizioni sui seguenti immobili, distinti in catasto del Comune di Frosinone al F. 58 part. 159 parte, 257 parte, 162 parte e 99;
  7. pertanto,  atteso il carattere della reversibilità del parcheggio richiamato (cioè removibile) esiste la possibilità concreta (e di fatto prevista!) di un recupero e della valorizzazione di quello che, nel complesso, è stato addirittura definito MONUMENTO dalla stessa Soprintendenza; Ne consegue che, qualora fosse davvero autorizzata (rectius: rilasciato il permesso a costruire) una simile opera edilizia, di tali dimensioni (circa 35.000 Mc), ciò non sarebbe compatibile con l’esigenza di tutela in un contesto decoroso e idoneo alla preservazione, visione (anche prospettica) e valorizzazione dei beni archeologici (monumentali) riportati alla luce!
  8. ciò osservato, tornando alla particella ex 159 di proprietà della Nuova Immobiliare srl, non risultano agli atti del procedimento amministrativo documenti attestanti l’espletamento di indagini archeologiche e/o geologiche e/o geognostiche (perlomeno, mai esibite ai sottoscritti nonostante reiterate richieste) nella parte confinante con la n. 258, benché tali accertamenti, come avrebbe dichiarato il Sig. Carlo Vellucci (cfr. all. - il Messaggero del 23.03.2011) sarebbero stati non solo effettuati, (cfr. note della Soprintendenza n. 4769/ del 13.04.2011: “le indagini di scavo precedute anche da indagini con georadar sono iniziate il 15.03.scorso”) ma avrebbero dato esito positivo in termini di presenze nel sottosuolo  in prosecuzione di quelle emerse nel terreno di proprietà comunale adiacente. Si riporta il testo del Messaggero citato: “già nel febbraio 2010 abbiamo eseguito in via preliminare, prima di indire il concorso internazionale di progettazione, un’accurata indagine con la strumentazione del georadar che ha fatto emergere come l’area fosse quasi completamente pulita. Il quasi si spiega con il rilevamento di possibili presenze, tutte da confermare, ma al di là del palazzo che ospita la vetreria, lontano dagli attuali sondaggi”.
  9. da tali affermazioni e documenti si evince che le indagini di prospezione geofisica (georadar) non avrebbero dato affatto un segnale NULLO e che ulteriori indagini (dirette, come degli scavi) sarebbero state necessarie (e ancora sono necessarie) per accertare la presenza di beni archeologici nella fascia di cui si discute;
  10. invero, nel momento in cui si effettuano indagini su un’area per rinvenire la presenza di eventuali beni archeologici, logica e ragionevolezza impongono che tali accertamenti vengano dapprima effettuati proprio laddove si possa ragionevolmente presumere che insistano o proseguano tali beni, che nel caso, è il locus individuabile nella particella ex 159 al confine con la n. 258 PRATICAMENTE ATTACCATA ALLE TERME ROMANE RINVENUTE (luogo, quindi, di una ragionevole prosecuzione dell’impianto);
  11. si legge, altresì, nella relazione tecnica del Direttore del Museo Archeologico di Frosinone (archeologa!) trasmessa con nota prot. n. 25991 del 7.05.2013 al Dir. Arch. Elio Nocele strutture di edifici repubblicani II – I a.c. distinguibili nella planimetria di scavo 2010 PROSEGUONO OLTRE LE STRUTTURE ATTRIBUITE ALLE TERME”;
  12. per la presenza di tali strutture (beni archeologici) nel sottosuolo, considerate certe anche dalla Direzione Regionale del Mibac (cfr. nota del 10.11.2011 n. 21603) tale porzione di particella resterebbe interessata da VINCOLO DIRETTO con la traslazione del vincolo INDIRETTO già apposto e con l’estensione della fascia di rispetto;
  13. pertanto l’Ente, in presenza e nella consapevolezza di ulteriori beni archeologici su detta fascia (giova ribadire nella ex 159 nell’area a confine con la particella 258) si starebbe comunque accingendo a rilasciare un permesso a costruire;
  14. la presenza di questi tesori archeologici, la cui riemersione è materialmente possibile, per quanto fin ora detto, postula come già chiarito anche dalla Soprintendenza, la preservazione di un contesto decoroso in cui siano ricomprese tali opere, anche oltre i limiti dell’attuale Vincolo Indiretto!;
  15. tale riemersione rappresenta un’occasione IRRIPETIBILE per la città di Frosinone in termini di valorizzazione del territorio, della cultura locale, degli indotti turistici, che costituiscono rappresentazione materiale dell’identità storica del territorio.
  16. giova osservare che, ab origine, nel bando di concorso indetto dalla Nuova Immobiliare srl per la progettazione in essere, non si è fatta menzione di rinvenimenti e di costruzione su area archeologica e di vincoli paesaggistici, quindi, i progettisti non hanno certamente realizzato un progetto con l’animus e le conoscenze tecniche per armonizzarlo in un contesto di tutela paesaggistica e archeologica. I progetti, invero, secondo la c.d. logica dei progettisti, vengono realizzati calandosi nel proprio specifico CONTESTO !
  17. non da ultimo per importanza si evidenzia come nella nota del 11.04.2014 inoltrata dalla Nuova Immobiare srl al Comune di Frosinone (prot. N. 20876 del 16.04.2014) si legge che la stessa società avrebbe prodotto elaborati con la previsione di una seconda rampa di accesso ai garages interrati (chiesta dal Comune di Frosinone con nota 12488 del 11.03.2014): fin d’ora si contesta tale ulteriore previsione atteso che simili modifiche DEVONO ESSERE OGGETTO DI NUOVA AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA;
  18. al riguardo si rileva ulteriormente che la Soprintendenza ai Beni Archeologici non risulta abbia espresso parere favorevole su dette modifiche non potendo esserne a conoscenza avendo rilasciato un parere definitivo in data 14.05.2013 ossia un anno prima rispetto alla nota inoltrata dalla Nuova Immobilare datata 11.04.2014;
X X X
Si ritiene pertanto che il Comune di Frosinone, in ragione dei pregiudizi descritti per la costruzione in fieri, abbia il DOVERE di verificare la correttezza dell’iter fin ora espletato (considerando il rilevante impatto sul contesto e sui citati beni) ed effettuare ulteriori accertamenti sulla fascia della particella ex 159 a confine diretto con la particella 258 o, se ciò non fosse ritenuto possibile, SOLLECITARE O AVVISARE gli altri organi coinvolti nell’ iter autorizzatorio proponendo l’estensione del vincolo diretto ed indiretto.
Tale situazione, a parere degli scriventi, supportati anche da consulti tecnici, OSTA al RILASCO di qualsiasi PERMESSO A COSTRUIRE.
V I S T I
- l’art.118, comma 4, cost.;
- gli artt. 9 e segg. della legge n. 241 del 1990;
tutto ciò premesso, considerato e visto,
DICHIARANO
di voler intervenire, come di fatto intervengono nel procedimento amministrativo ai sensi dell’art. 9 della legge n. 241 del 1990 e, per l’effetto, chiedono che le presenti osservazioni siano valutate dalle amministrazioni interessate, rammentando che l’art.10 della citata legge n. 241 del 1990 stabilisce che le amministrazioni hanno l'obbligo di valutare le memorie scritte presentate dai soggetti intervenuti nel procedimento.
All.:
1.     nota Comune di Frosinone del 10.06.2014;
2.     nota Arch. Elio Noce del 08.05.2013 prot. n. 26346;
3.     nota Soprintendenza Beni Arch. Lazio del 28.01.2008 n. 911;
4.     nota 07.03.2013 n. 2734 – Dott.ssa S. Gatti;
5.     copia articolo il Messaggero 23.03.11;
6.     nota Soprintendenza 13.04.11 n. 4769;
7.     nota Dir. Museo Archeologico Frosinone del 07.05.13;
8.     nota Dir. Gen. Reg. Mibac 10.11.11. n. 21603;
9.     nota Nuova Immobiliare prot. N. 20876 del 16.04.2014;
10.  n. 3 doc. identità Sig.ri Notarcola, Bracaglia, Ruggieri;

Con ogni più ampia riserva

Frosinone lì 30.07.2014

Francesco Notarcola                             Luciano Bracaglia                      Paolo Ruggeri

Si delega il Sig. Francesco Notarcola al deposito del presente atto.

Frosinone lì 30.07.2014



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I malumori e preoccupazioni alla vigilia del voto....





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...e consiglio comunale fu.....




Finalmente siamo giunti alle 18.30 del 29 giugno 2015, ora in cui si tiene il consiglio comunale, in seconda convocazione, per affrontare tutti e 14 i punti all'ordine del giorno.

La seduta viene contestata dalla consigliere Stefania Martini in quanto manca sia il sindaco anche con delega all'Urbanistica ed il vicesindaco Francesco Ttina, anche se poi, in un secondo tempo comparirà, come il coniglietto che esce dal cilindro... 

Il sindaco sfugge al cospetto del cittadino Volsco....

LEONE gli avrà messo paura..? No... era assente per motivi strettamente personali. 

Inizia l'assise ed il consigliere Raffa propone di invertire l'odg anticipando i punti dell'urbanistica dal 7 al 12 ma, la votazione, condizionata da segnali di scuderia... (appare evidente dal pulpito il ditino vicino il naso che fa cenni ai subalterni di votare no)... non veniva accolta, in quanto risultano più contrari che favorevoli. 

Marco Ferrara propone invece, di ritirare, in principio solo i punti 6 - 7 e 9 ma poi si adegua ad altro suggerimento ed opta per il ritiro di tutti i punti sull'urbanistica. La motivazione è che non sono stati forniti, insieme alle delibere, gli atti tecnici necessari per approfondire le casistiche, (vergognosa mancanza....). È seguita una discussione in gran caciara ed il vicesindaco, approfittando del marasma, li ha ritirati d'ufficio, evitando così che si votasse... Forse sapevano di non avere i numeri...??? 

Presenti oltre 100 accorati cittadini ed il popolo stanco della Frosinone Multiservizi, con toni più che avvelenati, anche per le risposte imprecise ed al condizionale, date dal vice sindaco. Ci sono stati tanti presenti tra associazioni e cittadini, con punte in certi momenti che hanno superato abbondantemente i 100. 

Aspettiamo come evolverà la situazione ma le associazioni comunque, secondo me, abbiamo vinto questo round... 




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Di seguito la diretta streaming del consiglio comunale del 29/06/2015

 

Fino al minuto: 36:00 - la Question Time
dal minuto: 36:01 al minuto: 45:38 (Pianificazione Territoriale)
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Gli organi di stampa il giorno dopo.....

La Provincia


L'Inchiesta

Editoriale Oggi

A TUTTA PAGINA



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COMUNICATO STAMPA
AREA ARCHEOLOGICA DELLE TERME ROMANE ALL'INDOMANI DEL CONSIGLIO COMUNALE
Dunque il Sindaco e la Giunta sono stati costretti a ritirare il provvedimento di cementificazione delle terme dalla mobilitazione delle associazioni e dei cittadini, che consapevolmente uniti hanno alzato la voce e la protesta per una città diversa.
Non si può non nascondere una grossa dose di soddisfazione nell'aver constatato che lo spirito del cittadino volsco fa sempre di più breccia negli animi dei Frusinati. Quello spirito che ieri ha mosso centinaia di cittadini del capoluogo e che ha coinvolto i tanti altri che hanno manifestato la loro solidarietà e vicinanza alla battaglia, specialmente tramite i social network. Tutti uniti nel dire un deciso NO allo scempio sull'area delle “terme” che questa Amministrazione sta cercando in tutti i modi di confezionare. E NO è stato!
Un “NO” che è rituonato all'interno della sala consiliare come un boato tellurico, che ha intontito tutta la maggioranza ad eccezione della compagine Frosinone nel Cuore che, per bocca del suo capogruppo Marco Ferrara, chiedeva il rinvio delle pratiche urbanistiche “incriminate” per un “migliore approfondimento”. Dall'altra parte una minoranza, che pur convinta delle ragioni contro l’edificazione, mentre assisteva ad una bagarre senza precedenti durante l’assise, non ha sferrato l’attacco decisivo ad una politica che negli ultimi anni è stata caratterizzata da un ruolo subalterno e servile ai poteri forti.  Infatti il Vice Sindaco Trina – sopraggiunto in ritardo e visibilmente teso - con una forzatura procedimentale, ritirava tout cort tutte le pratiche urbanistiche compresa, ovviamente, quella delle terme, quando invece c’erano tutte le condizioni per una ampia discussione e per, probabilmente, una sonora bocciatura della cementificazione.
Ancora una battaglia vinta quindi! Ce ne saranno di prossime? Perché si insiste con testardaggine per l’approvazione della delibera? Perché ci si sfila dal confronto con le associazioni? Perché non si opera per restituire alla città ciò che è proprio, che viene fuori dalle proprie viscere, e che i cittadini la vivono come espressione di cultura gioia e bellezza?
Un risultato, quindi, tutto da attribuire all'impegno e all'abnegazione delle associazioni, svolto con certosina pazienza e con dovuta conoscenza, che ha consentito tramite contatti e iniziative sia una forte partecipazione alla protesta ma anche e soprattutto che motivazioni storiche e culturali abbiano prevalso sulla cementificazione. Ragioni queste che hanno convinto tanti consiglieri che le hanno fatte proprie e sostenute in sede di consiglio. A loro va il riconoscimento e l’apprezzamento delle associazione e dei cittadini. Una ritrovata condivisione collettiva, vasta e unitaria della difesa della cultura di una città abbandonata sulle onde di una falsa modernità. Un approccio ad una urbanistica democratica e partecipata che contrastava con quegli interessi tutti privati che il consiglio rischiava di approvare. Un modus operandi che sarebbe ora che anche i consiglieri adottassero.
Il Sindaco è avvertito. L’unica strada che gli sarà concessa sarà quella del ritiro definitivo della pratica, l’acquisizione dell’area e la realizzazione del Parco Archeologico annesso alla Villa Comunale…..nulla di eccezionale d'altronde, solo l’attuazione del suo programma elettorale!

Il cittadino volsco

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....ed ora c'è anche questa petizione.... FIRMA ANCHE TU:



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L'incontro di oggi 3 luglio 2015, alla saletta soci Coop è alle 20.30.. POICHÈ NON POTRÒ ESSERE PRESENTE PROPONGO: CHIEDIAMO AD ESPERTI ARCHEOLOGI O GEOLOGI, QUANTO COSTEREBBE ISPEZIONARE LA PARTICELLA 159..., CON IL GEORADAR...., (SAREBBE QUELLA OVE NON HANNO MAI VOLUTO SCAVARE...) ED È QUELLA ADIACENTE ALLE TERME ROMANE SOTTERRATE...., OVE È STATO DICHIARATO DA CHI A SUO TEMPO FECE UN'ISPEZIONE CON GEORADAR, CI FOSSE LA CONTINUITÀ DELLA STRUTTURA CHE POI È STATA SOTTERRATA DA UN PARCHEGGIO A RASO... POI (SE LA SPESA SARÀ DA NOI SOSTENIBILE), SI POTREBBE APRIRE UNA SOTTODCRIZIONE TRA CITTADINI, ASSOCIAZIONI E SPONSORS, PER PAGARE I COSTI, (COINVOLGENDO ANCHE PROVINCIA E REGIONE)... MOLTI SIAMO STRASICURI CHE SI ESTENDEREBBE SUBITO IL VINCOLO DIRETTO NELL'AREA..., IMPEDENDO CON CERTEZZA QUALUNQUE COLATA DI CEMENTO... LUCIANO BRACAGLIA (IO SALVO LE TERME ROMANE DI FROSINONE)

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COMUNICATO STAMPA DAL CITTADINO VOLSCO. (04/07/2015)

Una lunga estate calda
A seguito della riunione del 3 luglio ’15 il Cittadino Volsco, riunitosi con i cittadini e le Associazioni, chiama tutti alla vigilanza e alla mobilitazione per difendere il patrimonio archeologico della città che continua ad essere sotto assedio da parte di una politica che privilegia gli interessi privati a scapito della collettività e della storia frusinate.
Il ritiro degli atti, conseguito dopo una larga e forte partecipazione all’ultimo consiglio comunale, evidenzia che si può sconfiggere anche politicamente il disegno di quanti, come il Sindaco, ritengono di approvare in ogni modo lo scandaloso progetto di cancellazione dell’area delle terme romane.
Tutti gli atti formali che inquadrano la vicenda sia amministrativamente che legalmente non lasciano adito a dubbi: quell’area è un’area tutelata per un grande interesse archeologico e paesaggistico. Lo confermano gli stessi tecnici del comune e quelli della sopraintendenza.
Tali certezze sono state fatte proprie dall’intera popolazione frusinate, e non solo, che con questa consapevolezza ha costruito una identità culturale che le ha dato modo di immedesimarsi e di proporre iniziative informative e di vigilanza che mai erano state attivate.
Tale sensibilità è stata trasmessa, con fare partecipativo seppur affannoso sul piano politico, a tutti i consiglieri di cui molti hanno avuto la disponibilità ad un confronto attivo, serio, costruttivo. Il risultato sarebbe stato presto conseguito se una parte della maggioranza, non avendo i numeri necessari, non avesse frettolosamente e senza motivazioni “ritirato”?, “rinviato”?, le delibere. Mentre la politica di palazzo si interroga a chi rimane il cerino acceso, i cittadini di Frosinone decidono di continuare la mobilitazione nella difesa delle terme e nella difesa della democrazia per ridare la voce alla collettività anche sui problemi di interesse collettivo.
La vicenda delle terme si inquadra in un aspetto rovinoso della città, abbandonata verso il continuo degrado e la sempre maggiore precarietà della vita quotidiana, nella totale incapacità di coloro che guidano la gestione di questa città di tener presente le ultime forti sollecitazioni sui temi dell’urbanistica e su quelli dell’ambiente, come quelle della riappropriazione da parte di migliaia di persone del fiume Cosa.
Sono dunque i cittadini chiamati a dare quel segnale di inversione di rotta. Saranno vigili con un impegno crescente attraverso le mobilitazioni, con lo studio, con la ricerca, con la proposta.
Mercoledì 8 luglio altra assemblea alle h.20.30 presso la saletta coop di via Monti Lepini. Saranno messe in cantiere manifestazioni di piazza per sensibilizzare la popolazione.
Sarà una lunga estate calda.

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Il 23 giugno nuovo consiglio comunale sull'urbanistica




martedì 16 giugno 2015

- Allo Schioppo si rivive la "Commaranza"



Domenica 21 giugno, dalle 17 alle 23...



Saranno consegnati attestati di partecipazione agli artisti che con le proprie opere, il 24 maggio, in occasione dell'evento "Cosa... c'è, un Cosa meraviglioso", hanno contribuito alla valorizzazione del fiume Cosa e sono:

- Agnieszka Gotkowska
- Agnes Preszler
- Alberto Spaziani
- Anna Borsellino
- Donatella Filoni
- Livio Antonucci
- Maria L. Dello Russo
- Maria Perrone
- Paolo D'Amata
- Rita Pucello
- Stefania Del Nero
- Umberto Segneri

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Qualche cenno sulla tradizione della commaranza

“Glie rite della Cumparanza o cummaranza”

Na uota, ce se uleua na frega de bene a glie punte che, quande nen ce steua ne legame de parentela, ce se ‘mparentaua che glie rite della cumparanza o cummaranza.

‘Nsomma, se deuenteua cumpare o cummare giurennese respette, sustegne e suledarietà.

Glie rite se celebreua abbetualmente, la matina de glie 24 de giugne, festa de Sangiuanne, ‘ncima alla sponna de glie fiume.

Alla fine della ceremonia, se scambieuene a’rregale a sugellà glie patte appena cuncluse.

Da chiglie mumente, gli due cuntraente o le due cuntraente, ogneuota che s’encuntreuene, se saluteuene che glie retuale: "bongiorne cumpà", o "bongiorne cummà" e, a segnefecà la sacraletà de chiglie legame, se useua dì: "Tra nuie, ce stà glie Sangiuanne…!".


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Altri cenni storici (di Federico Palladini):

Un rituale di natura ibrida o sincretica è stato quello del “comparatico” o della “comparanza”, che ancora oggi persiste seppur fortemente localizzato, il quale coinvolgeva l'intero contesto elementare del fuoco e dell'acqua nonché l'utilizzo delle erbe. Con esso si instauravano legami di affinità, di fiducia e di assistenza reciproca tra le persone, pari nella coscienza collettiva finanche a quelli derivanti dalla celebrazione di alcuni sacramenti, tra cui ovviamente il battesimo. Non a caso una delle modalità del comparatico consisteva nel “battezzare” con un mazzo di fiori di iperico o di artemisia intinto nell'acqua l'uomo o la donna da far diventare proprio compare o propria comare di S. Giovanni.




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La raccolta delle erbe

Le erbe raccolte in questa notte si credeva avessero poteri miracolosi..
L’iperico, detta anche l’erba di San Giovanni, i cui fiori durano un giorno e una volta appassiti, strofinando i petali con le dita, le macchiavano di rosso, l’artemisia, chiamata anche assenzio, la protettiva verbena, detta anche “erba della doppia vista”, poiché si credeva che bevendone l’infuso si vedessero realtà nascoste, le bacche di ribes rosso, l’aglio, la cipolla, la lavanda, la ruta, il rosmarino, la mentuccia…. l’erica, che raggiunge la massima fioritura in questo periodo.



Con i fiori e le foglie di lavanda, iperico, rosmarino, ruta e mentuccia, immersi in infusione nell'acqua, si otteneva l’acqua di San Giovanni; si lasciava il catino per tutta la notte allìaperto e alla mattina le donne usavano quest’acqua per lavarsi.. per aumentare la bellezza e allontanare le malattie.

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Il ricordo di Antonietta Coluzzi
 (le rime che si recitavano durante il rituale)

"Cummare de Sangiuanne,
Battezzeme glie pagne,
Che glie pagne che battezzame,
Sempre cummare ce chiamame".

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Le nostre tradizioni



"Rivolgo un caloroso invito ai frequentatori del blog, di indagare tra gli anziani in famiglia, per sapere qualche ulteriore particolare, per aggiungere altri aspetti a me sconosciuti. Mi piacerebbe trovare ad esempio le varie rime che venivano recitate in ciociaro durante il rituale della commaranza".


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Qual-Cosa è rinato in ciociaria: - Lo Schioppo....
(Articolo di Alessandro Liburdi)


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FEDERICO PALLADINO canta notte di San Giovanni


Slidershow dell'evento della commaranza
Video del 21/06/2015

  


Commaranza: Pamela e Azzurra comari. Officia Damiana Leone





Renzo Scasseddu recita Voce Paisana, poesia in dialetto frusinate, del compianto Paolino Colapietro


Esibizione del coro del CAI di Frosinone:


"E lo mio amore", stornello di Anagni cantato dal Coro CAI di Frosinone durante "Miti e Riti dell'Acqua", evento di "da Cosa nasce cosa IX edizione" che si è tenuto ...sull'Isola Res Publica in località Lo Schioppo di Frosinone.
Posted by Antonio Limonciello on Mercoledì 24 giugno 2015