venerdì 30 dicembre 2016

- VIA CASONE: - TRANSITO VEICOLARE E COMPLETAMENTO PISTA CICLABILE COME DA PROGETTO DEL COMUNE



Ripercorriamo per un attimo il percorso che con l'ass. di vol. Frosinone Bella e Brutta abbiamo iniziato scrivendo al sindaco nel lontano 5 novembre del 2013... 
La lettera, la planimetria della pista ciclabile prevista da progetto e tutto il resto, li trovate qui:
http://frosinonebellaebrutta.blogspot.it/2013/11/completamento-pista-ciclabile-cavoni-de.html

Tra giugno ed agosto 2014, poi,  tornammo a sollecitare e se ne occuparono anche gli organi di stampa, come potrete vedere qui:
http://frosinonebellaebrutta.blogspot.it/2014/06/via-casonebattiamoci-per-renderla.html

A gennaio 2015, poiché per carattere e tenacia non molliamo mai, riproponemmo, consegnandolo al sindaco, un progetto che poi è stato in parte utilizzato stravolgendo quanto da noi proposto, (anche in questo caso la stampa diete molto risalto alla nostra proposta. Ma andiamo avanti e vedetelo qui: http://frosinonebellaebrutta.blogspot.it/2015/01/la-monti-lepini-tratta-cavoni-brunella.html

Chiedemmo anche, a giugno di quest'anno, al sindaco, di sollecitare ai proprietari la pulizia dell'ex pista di pattinaggio di via Casone, dopo che noi avevamo chiesto di mediarne la concessione in uso, per pulirla ed adibirla ad area di skateboard, per i ragazzi cacciati dal Polivalente. Vedete qui: 
http://frosinonebellaebrutta.blogspot.it/2016/06/via-del-casone-tra-ratti-e-serpenti.html

Insomma.... dopo che ci siamo impegnati per 3 lunghi anni, siamo sempre fiduciosi e speranzosi che il sindaco s'impegnerà per l'apertura di quella strada che potrà servire a completare la pista ciclabile prevista e decongestionare in parte il traffico sulla monti Lepini.
Inoltre, qualunque politico candidato alle prossime elezioni se ne volesse occupare, lo facesse pure con spirito di servizio dovuto e lo ringrazieremo ma senza prendere "esclusive" demagociche finalizzate a....!!!
R I N G R A Z I E R E M O C O M U N Q U E . . . ! ! !, a nome dell'associazione - con Henry David Torò, Luca Oropallo, Alessandro Redirossi, Matteo Mancone, Luciano Ceccarelli, Luigi Capozi, Alberto Brizzi e tutti i cittadini.

- Buon Anno 2017

mercoledì 21 dicembre 2016

- Valutazione qualità dell’aria, ambiente urbano. XII Rapporto (2016) ISPRA

I cittadini dovrebbero essere continuamente aggiornati sullo stato della qualità dell'aria.....
Ringrazio l'amico che mi ha fornito il presente rapporto e mi onoro di presentarlo in anteprima rispetto agli organi di stampa, almeno credo, altrimenti va bene lo stesso...
Anzi no... VA MALE, MOLTO MALE...!!! 


  Porterò questa analisi all'incontro previsto alle 20.30 questa sera......





Una sintesi con valutazioni, sia mie che dell'amico......




Il PDF contenente il rapporto completo [Clicca QUI]

Articolo dei Medici di Famiglia per l'Ambiente su Ciociaria Oggi del 20 dicembre 2016

Smog alle stelle: scatta l'allarme tumori ai polmoni. Le città a maggior rischio

Riscaldamento: legno e pellet sono un rischio per salute e ambiente?u

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lunedì 19 dicembre 2016

- Arrestare i bombardamenti ad Aleppo: PETIZIONE su CHANGE.ORG

Ho avvertito il dovere morale ed umano di aprire questo post dedicato alla petizione in corso. Spero produca i risultati sperati....

FIRMATE E DIFFONDETE...!!! 

Salviamo Aleppo, oggi! Domani sarà tardi per loro.

mercoledì 14 dicembre 2016

- 13 dicembre 2016: Data storica con la risoluzione contrattuale con ACEA

Tabella da incorniciare e lasciare ai posteri. Ci sono33 sindaci che hanno voluto la cacciata di ACEA per tutti i danni che ha provocato al popolo ciociaro. 17 sindaci che hanno remato contro fino ad oggi e 37 che ritengo rappresentino il peggiore dei modi per rappresentare ed amministrare i cittadini che li hanno votati.
Essere assenti ad un appuntamento si importante, quale era quello della votazione della rescissione del contratto con ACEA e l'approvazione delle nuove tariffe, senza neppure preoccuparsi di far partecipare un delegato che rappresentasse i propri comuni, è stato il peggior gesto che potessero mettere in atto. Hanno perso l'occasione per essere annoverati tra i giusti e dalla parte del popolo.



==O==

Una nota sulla vicenda......
"Alla vigilia del voto del 13 dicembre, la Multiutily Romana, a mezzo dei suoi legali ha inviato una scandalosa diffida via posta elettronica certificata a tutti i sindaci della Provincia di Frosinone ed al Presidente Antonio Pompeo, così riassunta da Porcu: -se ci votate contro vi facciamo un culo così in tutte le sedi giudiziarie". [Leggi qui]

Grazie ai 33 sindaci che non si sono lasciati intimorire......

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Dalla stampa:

Martina Ottaviani
#Bastacea, dopo 13 anni i sindaci dicono basta



Video
Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, a nome dei sindaci ATO5, spiega i motivi della rescissione del contratto con ACEA.
Mi dispiace che ho dovuto interrompere bruscamente il video, per un attacco da virus a stomaco ed intestini....





Incontro Comune di Roma ACEA DEL 14 DICEMBRE 2016...

Cominciavo a pensare di tornare al voto (5 *), senza rifiuto della scheda perchè non mi sento rappresentato da nessuno ma dpo questo incontro, tornerò sui miei passi... Tutti uguali.

Report incontro su ACEA in Campidoglio

Roma, 14 Dicembre 2016


Mercoledì mattina a partire dalle 9.00 si è svolto l'incontro su Acea presso il Comune di Roma a cui ha preso parte Salvatore Romeo, segretario particolare della Sindaca Raggi, l'addetto stampa della Sindaca, l'Ass.re Colomban (con delega alle partecipate) e il suo staff, diversi consiglieri comunali, un ass.re municipale e alcuni parlamentari del M5S.
Per il Forum dei Movimenti per l'Acqua erano presenti Severo Lutrario e Paolo Carsetti, e Luciano D'Antonio (Usb Publiacqua) come componente della “Piattaforma Acea”.
L'incontro si è protratto fino a circa le 13.45.
La discussione è stata suddivisa in due momenti.
Il primo di confronto con l'amministrazione capitolina e i parlamentari 5S, il secondo con la presenza dei vertici Acea, ossia l'AD A. Irace e la Presidente C. Tomasetti.
Va precisato che la partecipazione dei manager Acea è stata comunicata solo all'avvio dell'incontro.

La prima parte ha visto un confronto serrato sul ruolo che l'amministrazione capitolina può e deve assumere in merito ad Acea e, nello specifico, rispetto alla strategia aziendale che i vertici stanno mettendo in campo negli ultimi mesi.
Da parte nostra abbiamo ribadito le ragioni alla base delle quali il movimento per l'acqua e altre realtà hanno deciso di avviare una campagna specifica per contrastare la strategia di Acea, sottolineando come questa risulti perfettamente in linea con il progetto di dimensione nazionale volto a individuare nelle grandi multiutilities quotate in borsa i protagonisti del rilancio dei processi di privatizzazione, soprattutto mediante meccanismi di acquisizione, fusione e aggregazione in modo tale da poter via via inglobare tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, divenendo i “campioni” nazionali in grado di competere sul mercato globale.
Più nello specifico sono state segnalate le criticità di più imminente attualità, come la possibile acquisizione di Talete S.p.A. (Ato Viterbo) e il contenzioso legale che Acea intende aprire contro la decisione dei sindaci del frosinate di rescindere per colpa la convenzione di gestione con Acea Ato 5 S.p.A..
Inoltre, sono stati evidenziati con forza i rischi derivanti dal progetto di accentramento di alcuni funzioni aziendali che si stanno progressivamente sottraendo alle società di gestione territoriale attraverso il progetto di digitalizzazione ACEA 2.0, processo che sta determinando forte apprensione per la condizione ed il futuro dei lavoratori del settore e che si configura come un cavallo di Troia per impedire, a scadenza delle concessioni, il ritorno in capo ai Comuni della gestione del servizio idrico.
Abbiamo sottolineato come con le ultime acquisizioni di quote societarie in vari territori annunciate nelle settimane scorse, si è svelata definitivamente la natura degli intenti dell'attuale dirigenza della società, in aperta contraddizione, almeno formalmente, con gli impegni politici presi dalla Giunta Raggi e con la prima stella del Movimento 5 Stelle.
Rimarcando che l'assenza di opposizione finora posta in campo dalla Giunta romana sembra aver determinato un’accelerazione della linea perseguita dall’attuale management in direzione opposta alla ripubblicizzazione, ampliando la ragnatela societaria e procedendo ad una espansione ed una assimilazione delle partecipate presenti nei vari territori.

Dagli interventi dell'Ass.re Colomban, dei rappresentanti della Sindaca, dei consiglieri comunali e dai parlamentari 5S è emersa una sostanziale differenza di impostazioni.
Da una parte l'Ass.re ha ribadito la sua visione imprenditoriale e mercatista sui servizi pubblici da cui emerge che l'obiettivo del suo mandato è l'efficientamento e la razionalizzazione delle aziende partecipate compreso il potenziale intervento di partner privati.

I parlamentari 5S hanno sottolineato come il programma del movimento contempli da una parte l'efficientamento ma in un quadro di gestione pubblica dei servizi e che in particolare sull'acqua intendano rispettare l'esito del referendum.

I Consiglieri comunali hanno espresso le loro critiche all'azione di Acea che risultano sovrapponibili alle nostre. Hanno, inoltre, presentato ai convenuti la mozione depositata pochi giorni fa e che verrà discussa, probabilmente, ad inizio gennaio in cui si impegna la sindaca a: cambiare il CdA e ridurre il numero dei membri; porre uno stop alle fusioni e all'acquisizione di nuove partecipazioni; istituire un tavolo sulla ripubblicizzazione. Permane la criticità sul fatto che non sono state indicate soluzioni immediate e concrete volte a contrastare l'azione di Acea.

I rappresentanti della Sindaca, anch'essi, hanno ribadito la volontà di rispettare il referendum del 2011 e in parte esponendo ragioni vicine alle nostre, ma, allo stesso tempo, senza individuare un azione o un percorso per praticarla.

E' apparso evidente come la differenza di visioni, soprattutto con l'Ass.re Colomban, e il fatto di aver ribadito a più riprese i pericoli derivanti dall'eventuale reazione dei “mercati” laddove l'amministrazione prendesse una posizione pubblica o procedesse al cambio immediato dei vertici, fa emergere nei fatti la mancanza di volontà politica di aprire un fronte su Acea.
Infatti, più volte è stato detto come sia necessario approfondire ulteriormente la questione per individuare la strategia più efficace.

Di fronte a tale inerzia e ignavia abbiamo ribadito che, laddove nelle prossime ore non dovesse emergere nessuna presa di parola da parte dell'amministrazione, siamo intenzionati rilanciare con ancor più forza la nostra campagna denunciando la sostanziale complicità dell'amministrazione 5S alla strategia privatizzatrice di Acea.

La seconda parte dell'incontro ha visto il confronto con i vertici di Acea i quali hanno sottolineato come le operazioni societarie compiute sono parte integrante del piano industriale e, pertanto, è loro dovere portarle fino in fondo.

L'amminsitrazione capitolina ha chiesto di non procedere a nessun'altra acquisizione o fusione.

Di fronte a tale richiesta sia la Presidente che l'Amministratore Delegato di Acea hanno rimarcato l'assoluta indipendenza e autonomia del Consiglio di Amministrazione e che un'eventuale interferenza “politica” non sarebbe gradita ai “mercati”, oltre al fatto che le operazioni fatte, andando ad ampliare il perimetro d'intervento dell'azienda, sono nell'interesse degli azionisti, sia pubblici che privati.
Pertanto, la percezione che abbiamo avuto è quella che Acea proseguirà nella direzione intrapresa finora.

Da parte nostra abbiamo fortemente contestato il ruolo di Acea, sia rispetto all'approccio strettamente e ferocemente privatistico e speculativo con cui trattano i servizi pubblici, sia rispetto alle questioni più strettamente aziendali come il nefasto progetto di digitalizzazione Acea 2.0.

E' emerso con evidenza che se la Giunta Raggi non farà valere con forza il suo ruolo di azionista pubblico di maggioranza, a partire dai necessari passaggi segnalati dai comitati con la “Piattaforma Acea”, l'azienda seguirà il cammino intrapreso.

E' emerso, inoltre, in maniera dirompente e del tutto inaspettata che l'operazione su Acqualatina aveva avuto un disco verde dall'ex Assessore al Bilancio e partecipate Minenna e dalla Giunta. Ciò risulta di una gravità estrema.

In conclusione nessuna delle 5 domande che nei giorni scorsi abbiamo pubblicamente posto alla Sindaca e all'amministrazione ha trovato una seppur minima risposta.

Pertanto, in estrema sintesi, permane la gravità della situazione visto che non si è palesata alcuna volontà dell'amministrazione di prendere una posizione forte per contrastare la strategia di Acea di continua e progressiva espansione, a partire dal necessario cambio dei vertici e una presa di parola sulle questioni più di attualità come la possibile acquisizione di Talete S.p.A. (Ato Viterbo) e il contenzioso legale che la partecipata del Comune di Roma intende aprire contro la decisione dei sindaci del frosinate di rescindere per colpa la convenzione di gestione con Acea Ato 5 S.p.A..

Paolo Carsetti

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20/06/2018

martedì 6 dicembre 2016

- Chiediamo i danni alla Pubblica Amministrazione per l'aria inquinata ?

AVVISO per i partecipanti al costituendo gruppo di lavoro 

Primo incontro mercoledì 21 dicembre, ore 20.30 presso studio dott.ssa Teresa Petricca, Strada Statale 155 Per Fiuggi, 6 - Frosinone
(Sopra negozio cinese prima della Q8).




Chiediamo un risarcimento per l'inquinamento da polveri sottili ? Una vera e propria class action tra cittadini che si avvalgono delle associazioni, comprese quelle per i diritti del malato.
La facciamo nei confronti del ministero dell’ambiente, della Regione Lazio, della Provincia ed al proprio comune di residenza.

Perché?

Perché la pubblica amministrazione non ha forse peccato d’inerzia nel tutelare - come le è invece demandato - determinati diritti soggettivi che devono essere costituzionalmente garantiti?
In particolare, il diritto alla salute e il diritto a vivere in luoghi salubri. Diritti che secondo come dovrebbe essere impostato il ricorso sono invece lesi dall'inquinamento da polveri sottili e dai continui sforamenti ai limiti di concentrazione previsti dalla legge.

Ci sono realtà dove già migliaia di cittadini hanno firmato un ricorso, chiedendo un risarcimento di 2mila euro che a mio avviso sono troppo pochi ma penso anche che, chiedere di più, indurrebbe il giudice a non procedere ad un risarcimento.

Potremmo chiedere il supporto di Codici per un consiglio su come procedere e farci supportare anche dall'Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente.

Apriamo una discussione per poi procedere ???

 

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Di seguito una serie di documenti d'interesse consultabili:





> Ricorso ex art 30 presentato il 31 marzo 2014 da CODACONS

> Piano di Intervento Operativo (PIO), sperimentale per la “zona quartiere scalo 12/2015"
Stiamo procurando gli allegati da A ad E, dove ci sono descritte nel dettaglio le azioni, per verificare se vengono applicate ma innanzitutto controllate....

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Dalla STAMPA:


Azione collettiva messa in piedi da ADICONS
da Il Gazzettino: Mille cittadini chiedono i danni al Comune per l'aria inquinata


da Corriere della Sera: 
Smog, Frosinone maglia nera Targhe alterne fino al 31 marzo
Perché partiti con un mese di ritardo...?


da Ciociaria Oggi: 
Smog alle stelle: a rischio anche il jogging. Ecco i pericoli per la salute    Ora uno studio lo dimostra....
















Il Prof. Montanari espertissimo di nanoparticelle parla del FAP (Filtro Anti Particolato)...





da Le Iene sempre sui FAP... 

[Clicca qui] Filtri Anti Particolato

venerdì 2 dicembre 2016

- Auguri di Natale tra amici della stecena, gruppo anni 50... circa

01/12/2016

Cena di auguri natalizi tra amici della Stecena di Frosinone. Colta l'occasione, parlando del più e del meno, per lanciare un appello, da tutti condiviso, al sindaco Nicola Ottaviani, al fine di scongiurare il paventato pericolo d'installare una centrale a biomasse a Frosinone, ove di polveri sottili ce ne sono già abbastanza per causare malattie e morte ai cittadini...
Se poi il sindaco intervenisse anche sulle dichiarazioni rilasciate dall'assessore regionale Buschini e cercasse di fare chiarezza sugli stanziamenti a favore delle CO2 anziché per abbattere le polveri sottili, tutti gliene saremmo grati....


Il video con messaggio per il sindaco Nicola Ottaviani

- Viale Parigi al... lumicino

Mi vien da pensare che qualche cosca balorda... abbia imposto al comune di Frosinone di lasciare al buio e per sempre VIALE PARIGI...

Siamo nel 2016 ed un quartiere popoloso quale è Cavoni, si trova con una strada senza illuminazione pubblica... ridotta al lumicino, come potete vedere dalla foto.

I pali che furono segati e rimossi, nel dicembre del 2015, grazie alle segnalazioni fatte dal caro Matteo Battisti perché arrugginiti e pericolosi, non sono stati mai più rimessi. [Vedi QUI] 

Ai 2 o 3 lampioni rimasti in piedi, non sono ancora state sostituite le vecchie lampade con i nuovi led, mentre, tutte le altre strade, sono state adeguate...

Ci sono anche Via Berna e la piastra che da sempre si trovano nelle peggiori condizioni, al buio.


"A pensar male si fa peccato ma spesso ci s'indovina...!!!"


==O==

Da L'Inchiesta
«Siamo nel 2016 ed un quartiere popoloso quale quello dei Cavoni, si trova con una strada senza illuminazione pubblica...ridotta al lumicino». A denunciare il fatto è Luciano Bracaglia, presidente onorario dell’associazione “Frosinone Bella & Brutta”. Con l’aggiudicazione dell'appalto degli impianti d’illuminazione pubblica, il Comune da alcuni mesi a questa parte, sta provvedendo a sistemare o ripristinare gli impianti in varie zone del capoluogo. Mentre la macchina amministrativa sembra essere in moto, però, alcuni cittadini sono rimasti completamente al buio. Ad alzare la voce sono gli abitanti dei Cavoni e, tra loro, Luciano Bracaglia. «I pali che furono segati e rimossi, nel dicembre del 2015, grazie alle segnalazioni fatte dal caro Matteo Battisti perché arrugginiti e pericolosi, non sono stati mai più rimessi - dice Bracaglia - Ai due o tre lampioni rimasti in piedi non sono ancora state sostituite le vecchie lampade con i nuovi led, mentre, tutte le altre strade, sono state adeguate». La descrizione del presidente onorario dell’associazione “Frosinone Bella & Brutta” è di per sè molto chiara. Nella zona dei Cavoni, che in altre occasioni è stata definita dagli stessi residenti come «il quartiere degli scordati», ci sono alcune arterie stradali nelle quali l’illuminazione è carente. Come racconta Bracaglia infatti molti pali della luce pericolanti furono rimossi grazie ai numerosi “allarmi” lanciati dai residenti. A dicembre dello scorso anno, tramite l’intervento dei Vigili del Fuoco, ne furono eliminati all’incirca otto, dislocati principalmente tra viale Madrid e viale Parigi. Ancora oggi però, secondo quanto testimoniano nella zona, l’impianto d’illuminazione è malfunzionante. «Ci sono anche Via Berna e la piastra che da sempre si trovano nelle peggiori condizioni, al buio» dice ancora Bracaglia.
I disagi che possono verificarsi a seguito dell’oscurità che avvolge un intero quartiere possono essere molteplici e, come sottolineava spesso anche il compianto presidente del centro anziani dei Cavoni, Matteo Battisti «l’oscurità potrebbe favorire atti vandalici - o peggio - malintenzionati». Luciano Bracaglia poi, in più occasioni, ha anche ricordato che durante un incontro del direttivo dell’associazione “Frosinone Bella & Brutta” risalente all’aprile scorso, l’assessore Sergio Crescenzi nella riunione dichiarò: «Presto sostituiranno le vecchie luci con lampade a led». «Quando?» si chiedono allora i residenti, che, in attesa di risposte, restano sia allo “scuro” che all’oscuro. Intanto ieri ad alzare la voce sul tema dell’illuminazione pubblica sono stati anche alcuni residenti del centro storico. «Sono due giorni che siamo senza illuminazione pubblica in diverse zone del centro storico: via del Plebiscito, zona Santa Maria, via Rattazzi, via Angeloni. Abbiamo segnalato già giovedì sera la questione ai Vigili e ci è stato riferito che ci sarebbero stati subito degli interventi. Invece la situazione non è cambiata». Anche ieri sera, insomma, una porzione di centro storico è rimasta al buio. «Noi paghiamo le tasse e ci tocca girare con l’accendino per farci luce».
Luca Claretti