lunedì 19 febbraio 2018

- Esperienze personali sull'inquinamento indoor che condivido con voi

Dopo aver visto il servizio de Le Iene di questa sera, ho deciso di condividere con tutti voi una mia interessante esperienza sull'inquinamento indoor.

Vi invito a tenere conto che:
"TANTE PICCOLE GOCCE FANNO UN OCEANO"

(clicca per vedere il servizio e poi torna qui di nuovo)


Ora che avrete visto il servizio de LE IENE e l'importante messaggio sulle "TANTE PICCOLE GOCCE, passo a condividere con voi, un'esperienza che sto vivendo da oltre un mese sui valori e cause dell'inquinamento, utilizzando un monitor dell'aria intelligente a sensori che ritengo strumento molto attendibile per una chiave di lettura più a livello di andamento temporale (vedi grafici allegati) che non di valori intrinsechi che sicuramente differiscono rispetto alle soglie delle centraline di ARPA LAZIO che sono riconosciute ufficialmente.
Mi interessa poco sapere se una dice 101 µg/m³ e l'altra 95, sono comunque ambedue oltre i limiti consentiti di 50 nel caso di ARPA e 75 nel caso della mia.
Nel dettaglio, una centralina come quella di FR Scalo fornisce un valore medio giornaliero di PM10 che oltre ad essere differito di un giorno è anche ben lontano dall'evidenziare le fasce orarie giornaliere nelle quali si sono verificati picchi in aumento più rilevanti e non consente quindi ai cittadini residenti di conoscere e scegliere, in tempo reale, le fasce orarie più idonee nelle quali praticare attività outdoor, per non correre il rischio di inalare sostanze nocive. Mentre, quella in mio possesso (ma ce ne sono a decine on line di tutti i prezzi in base alle misurazioni che uno desidera effettuare) e che sto per descrivervi, lo consente in tempo reale.
ARPA, per ovviare a tale mancanza, fornisce sul proprio sito, tabelle statistiche che definisce "Near-Realtime", (abbastanza vicine), ricavate da 
Simulazioni modellistiche, senza dati assimilati dalle stazioni e con ritardi di circa 5 ore, praticamente quando ormai i buoi sono scappati dalla stalla. Molto utili comunque perché le ho molto utilizzate per comprendere bene quali fossero le fasce orarie con più elevato inquinamento a rischio e che corrispondono a quelle tra le ore 9 - 10 del mattino e le 19 - 23 della sera, - vedere qui -.

Ora, fiducioso di aver chiarito il concetto, passo a descrivervi i risultati della mia esperienza di monitoraggi che sto effettuando con il misuratore che si interfaccia al mio smarttramite blutut, con relativa app che mi fornenisce tutti i dati necessari a capire certe situazioni.

Questa è un esempio di schermata principale con i valori restituiti all'interno della mia abitazione alle ore 10:23 del 19/02/2018



L'esperienza che sto vivendo con questo dispositivo, da un lato mi ha molto rassicurato nella situazione outdoor, infatti, quando è posto all'esterno dell'abitazione, restituisce quasi nella totalità valori che si configurano con un'aria molto salubre intorno alla mia abitazione che si trova nel punto più alto di Cavoni (201 m S.L.M.) e nelle immediate vicinanze di un boschetto ricco di bassa ed alta vegetazione.

Dall'altro, sono molto preoccupato, dai risultati che emergono in ambiente indoor e particolarmente all'interno della cucina durante determinati tipi di cotture, come già molti studi scientifici hanno dichiarato.

Ho potuto constatare infatti che nella fascia oraria  12 - 13 di domenica 11 febbraio, la cottura di caldarroste con apposita padella con fori posta sulla fiamma del gas, ha fatto schizzare le PM10 su valori fino a 174 µg/m³.
La domenica successiva, 18 febbraio, nella fascia oraria  11.30 - 12.30, la cottura di melanzane e zucchine poste in un'apposita piastra sulla fiamma del gas, ha fatto aumentare i valori delle PM10 fino a 150 µg/m³. per poi riscendere gradualmente, nonostante cappa aspirante accesa e finestra aperta per ventilare.


Si può dedurre che, in un ambiente chiuso ove si effettuano cotture del genere ma anche altre, si creano concentrazioni di inquinanti che suggeriscono di effettuarle tali cotture all'aperto, sul balcone o installando un buon aspiratore silenzioso e non rumoroso come quelli delle cappe e, ventilare il più possibile l'ambiente, evitando di stazionarci a lungo con particolare attenzione ai bambini.
Completo dicendo che un carissimo amico pneumologo di FR che esercita la professione in un noto nosocomio della Capitale, ci ha rivelato che i maggiori danni da particolato noti per la salute, si verificano maggiormente nei cuochi che vivono tante ore in cucina a contatto con le cotture. Non è per fare allarmismo ma per sensibilizzare sulle precauzioni da usare per limitare i danni.


Da questa mia esperienza, voglio rapportare l'ambiente chiuso di una cucina che ha il privilegio di stare ad un'altitudine ottimale a scacciare le PM ed una ventilazione artificiale possibile, con quello chiuso e basso della zona Scalo, ove non essendo possibile creare le condizioni di ventilazione necessarie, come quelle che si possono creare in una cucina, è necessario che ogni cittadino sia cosciente e consapevole del proprio contributo che può dare al problema, se considera l'aforisma:
"TANTE PICCOLE GOCCE FANNO UN OCEANO", ovvero, ciascuno per la propria parte, può essere una piccola goccia che dopo aver visto i suggerimenti nel servizio de Le Iene, si attivi eliminando tutte quelle cattive abitudini spesso minimizzate dal fatto: "Non sarò certo io solo a..." provocare l'aumento dell'inquinamento per un camino aperto o un fuoco acceso in campagna perché, sommati a centinaia o migliaia che fanno le stesse cose, eliminandole ciascuno, si contribuisce a ridurre in maniera consistente e drastica i danni alla salute propria, dei propri piccoli e degli altri.
Tutto ciò, non è voluto per fare allarmismo ma per sensibilizzare tutti sulle precauzioni che ognuno può e dovrebbe attuare almeno per limitare i danni.

Concludo informandovi che presto e sicuramente prima che arrivi il prossimo periodo stagionale negativo ottobre - marzo, di fornirvi con il Coordinamento Interprovinciale Ambiente e Salute della Valle del Sacco e Bassa Valle del Liri, G. di L. Aria Pulita, una brochure contenente tutti i suggerimenti su azioni da adottare per tali finalità.

(Luciano Bracaglia)

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CAMINI APERTI

Altra esperienza importante che ho fatto con la centralina in mio possesso, è stata quella su 2 camini aperti ove le PM 10 misurate sono balzate  immediatamente fino  a 210 µg/m³
Si suggerisce di evitare camini aperti e specialmente in presenza di bmbini.

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ATTIVITÀ ALL'APERTO

Altro suggerimento per i praticanti di attività sportive all'aperto, è scaturito da 3 mesi di approfondimenti che ho fatto sui dati real tyme di Arpa Lazio, dai quali si desume quotidianamente che l'inquinamento supera i  valori limite nelle fasce orarie 9 -10 e 19 - 23.
In tali orari l'attività out door conviene andarela a fare a quote sopra i 200 m ove l'inquinamento diminuisce molto.

@@@@@@

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