'Bando Caldaie' della Regione Lazio
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Premessa
Per capire se sono in possesso dei requisiti per
sostituire l’impianto di vecchia generazione con uno nuovo, nella mia
abitazione in condominio ed ottenere il contributo economico integrativo del 50% della Regione Lazio, sono andato a documentarmi
presso uno dei fornitori di impianti termici di Frosinone.
Per richiedere tale contributo integrativo, è
necessario prima ottenere la certificazione relativa al “Conto Termico 2.0” che lo Stato concederà fino al 31/12/2024, in
misura del 65%.
Tramite relazione di un ingegnere, si ottenere da
GSE (Gestore dei servizi energetici), il certificato del Conto Termico 2.0 che dà diritto al
rimborso previsto.
Il GSE è il soggetto responsabile che attua e gestisce
il Conto Termico ed al quale spetta
il compito di assegnare il contributo.
Come si ottiene la certificazione Conto Termico 2.0
Tra le varie possibilità, cito quella di
abitazione in condominio che è quella che mi interessa direttamente.
Il presupposto per ottenere tale certificazione,
è quello di eliminare/rottamare la vecchia caldaia a camera chiusa e sostituirla
con una a Pompa di Calore (per riscaldamenti) ed un eventuale scaldabagno, a
Pompa di Calore (per sanitari).
Questa scelta è condizionata dal fatto che nei
condomini con canna fumaria collettiva non è possibile installare le nuove caldaie
a condensazione.
Analisi dei costi e rimborsi (tutto è condizionato dai tempi limitati al
31/12/2024)
Abbiamo preventivato una spesa di circa 4.000
euro (iva inclusa) per l’acquisto di una discreta Pompa di Calore, circa 500
euro per accessori e tra i 500 ed i 1.000 euro per l’istallatore, arrivando ad
una spesa di circa 5.500 euro, più 1.000 euro circa, per un buon scaldabagno a
PdC, per un totale di circa 6.500 euro.
Otterrei da GSE circa 3.000 euro ed un
ulteriore contributo integrativo del 50%
dalla Regione, sui rimanenti 3.500 euro. In pratica, di tasca mia spenderei
circa 1.700 euro, ammesso che con i tempi necessari per realizzare il tutto, riuscirei
a rientrare nel contributo della Regione, altrimenti andrei a spendere 3.500
euro. Di questi tempi!!!
Conclusioni personali
Finché la mia
vecchia caldaia continuerà a funzionare, la terrò in vita, (è alimentata a
metano e non inquina tanto), quando non sarà più riparabile, la sostituirò con
una a camera aperta, con la modica spesa di circa 500 euro.
Devono assolutamente aderire invece, tutti
quanti hanno in casa vecchi impianti alimentati a gasolio o a biomasse che
tanto inquinamento producono.
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