sabato 2 maggio 2015

- Museo Comunale: Fondi deviati... rientrati.

Si leggeva ieri 1° maggio, su L'Inchiesta, in un articolo di Alessandro Redirossi:

"DIETROFRONT della Giunta, vincono le associazioni:
- I fondi del museo non vanno allo stadio".

Le associazioni che hanno firmato sono: Antiqua, Oltre l’Occidente, Comitato del “Sì” al referendum sul Matusa, Osservatorio Peppino Impastato Frosinone, Consulta della Associazioni, Aipa, Aut Frosinone, Federazione Giovani Socialisti Frosinone, Associazione Frosinone Bella e Brutta.

Quando si è uniti e si fa gruppo per raggiungere un obiettivo, è difficile che si fallisca perché come tutti sappiamo, l'unione fa la forza...
Mi riferisco ai soldi che erano stati deviati dall'amministrazione Ottaviani, dalla disponibilità per l'ampliamento del museo comunale di Frosinone verso il progetto dello stadio Casaleno.
Molte associazioni infatti, (vedi sopra), avevamo sottoscritto un ricorso inviato alla Cassa Depositi e Prestiti ed alla Commissione di Vigilanza affinché facessero luce sulla regolarità o meno di tale spostamento. Nel consiglio comunale del 30 aprile, infatti, il sindaco Nicola Ottaviani ha annunciato il dietrofront, sostenendo che quella somma non sarebbe servita più e quindi, non sarebbe stata utilizzata per scopi diversi dall'ampliamento del museo che come noto ha ottenuto in comodato d'uso, dall'associazione UNUCI, circa 100 mq. di locali attigui,  in quanto non li utilizzano più. Speriamo che la ristrutturazione avvenga presto e tutti i reperti ritrovati nel capoluogo, possano essere al più presto esposti. Il museo è una preziosa risorsa per la città da non sottovalutare, sia a livello culturale e turistico che formativo per i ragazzi di oggi, futuri ambasciatori della nostra cultura Volsca, da trasmettere ai posteri, affinché non si verifichino più scempi come quelli del palazzo costruito su un Anfiteatro Romano o parcheggi sulle Terme Romane e su Necropoli Volsche.
Luciano Bracaglia (soddisfatto e con questo post etichettato "Frosinone Bella").







L'articolo di Alessandro Redirossi...






COMUNICATO

Dietrofront della Giunta, vincono le associazioni: i fondi del museo dovranno essere utilizzati per l’ampliamento”.
Il cittadino volsco salva coraggiosamente il museo. Egli rivolgendosi alla Cassa Depositi e Prestiti e alla Commissione Bicamerale di Vigilanza, ha difeso il progetto di ampliamento del museo archeologico di Frosinone dall’attacco corsaro della maggioranza di centro-destra che governa il capoluogo. 
Con coraggio, con ostinazione, e anche con dovizia tecnica, il volsco, che lotta per la sua identità, per la sua memoria, per la sua storia, si è battuto contro l’assalto del sindaco e della giunta comunale, che voleva sottrarre risorse importanti, per lo sviluppo della cultura e per la tutela e la valorizzazione dei tesori archeologici fin ora rinvenuti.
Il volsco si era unito al senso di preoccupazione e di sgomento che accomuna tanti cittadini di Frosinone che cercano da anni, con organizzazione e convinzione, una via d’uscita alla devastazione urbanistica e alla degradazione e desolazione sociale, a causa di gruppi di potere che credono di poter agire indisturbati e senza opposizione nel fare i propri esclusivi interessi.

Ai tempi della Democrazia Cristiana il tentativo di cementificare, l’area del Matusa, con la complicità della mafia siculo-canadese, fu fatto fallire grazie alla mobilitazione dei cittadini di Frosinone. Successivamente questo sciagurato disegno è stato ripreso dal sindaco Marzi e da una maggioranza trasversale di centro-destra e di centro-sinistra. Anche in questo caso l’opposizione di 8000 cittadini non lo permise.
Oggi ci si riprova con tutti i mezzi e con tutte le sue forze, dirottando enormi risorse finanziarie già destinate ad opere pubbliche e sociali. La scusa è il nuovo stadio Casaleno, la verità è la speculazione edilizia e l’assalto al territorio. Da 20 anni a questa parte in questo capoluogo, proprio per questo modo di gestire la cosa pubblica, è aumentata la disoccupazione, la povertà e il costo dei servizi erogati dal comune, e la nostra città continua ad essere la cenerentola d’Italia.
La mobilitazione ora continua e non potrebbe essere altrimenti. Il volscoreclama inderogabilmente un suo spazio vitale nel museo frusinate. E con esso anche gli altri, tanti, reperti archeologici pur rinvenuti ma mai esposti, se non già dispersi. Così il volsco chiede uno scavo definitivo sull’area delle terme da rendere visibile e accessibile a tutti; che l’azione di speculazione deve avere fine.
Il volsco è vivo e chiede il passo chiamando alla partecipazione ed alla mobilitazione.
Il 17 maggio i cittadini amici del volsco si riuniranno alla villa comunale per una giornata dedicata alla archeologia del territorio; per riflettere sull’idea della cultura e della identità storica; per continuare a battersi contro la devastazione del territorio. Il 5 maggio alle 21 presso la saletta della coop in via Monti Lepini, ci sarà una assemblea di preparazione della giornata. Gruppo di lavoro: Salviamo il cittadino volsco

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Qui di seguito, il link della Delibera di Giunta del 29 aprile 2015 [il mutuo posiz. 4324455/01 è stato contratto per l’esecuzione di un intervento di ampliamento del museo archeologico, reso impossibile per il successivo ritrovamento di reperti archeologici nell'area di sedime del predetto intervento e che l’importo residuo, di cui è decisa la diversa destinazione, è insufficiente ad un concreto ed efficace utilizzo per l’ampliamento dei locali del Museo; ]

https://sites.google.com/site/frosinonebellaebrutta/files-vari/museo_COMUNE_01_140300415.pdf

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