sabato 18 agosto 2018

- Piastra Cavoni: a cosa è servita se il ponticello di Via del Casone non diventa carrabile?

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Riceviamo, di tanto in tanto, dal quartiere Cavoni di Frosinone, richieste di alcuni residenti che vorrebbero ci facessimo portavoce verso l'amministrazione Ottaviani, per avere risposte su quale sia stato il vero scopo per cui fu spesa un'enorme mole di denaro pubblico per realizzare la 'piastra' che sarebbe servita a collegare il popoloso quartiere Cavoni, con l'area De Matthaeis - Via Aldo Moro, a livello viario carrabile e ciclabile, oltre che pedonabile. Cosa questa che non è mai stata portata a compimento. Abbiamo voluto approfondire il problema e siamo venuti in possesso di documenti del comune e, come si può notare, in una planimetria è descritto il progetto delle piste ciclabili con tutte le fasi dei vari stralci nelle quali è evidenziato con tratteggio nero quello relativo alla "pista ciclabile piastra Cavoni" che è stata a suo tempo iniziata da Piazza Giovanni Paolo II, per interrompersi subito dopo pochi metri, a ridosso di una recinzione privata. 



Nel dettaglio qui a lato, (particolareggiato), si può notare come alla pista ciclabile Cavoni, fossero state previste, con il 2° stralcio, le ottime intenzioni per ben collegare le varie ciclo stazioni di Bike Sharing: dalla 6 di Cavoni, alla 4 fronte Villa Comunale, per finire alla 3 del parcheggio di valle dell’Ascensore Inclinato. Un vero capolavoro di mobilità sostenibile, di cui la città avrebbe veramente bisogno. Viene spontaneo chiedersi se si sarebbero potuti risparmiare tutti i soldi spesi per realizzare tale piastra che nessuna utilità ha portato, utilizzandoli invece per sistemare tutte quelle carenze esistenti a livello di barriere architettoniche che abbondano in città, dal momento in cui per raggiungere il centro, bisogna continuare ad immergersi con le auto nell’insostenibile traffico della Monti Lepini intasando più del dovuto la rotatoria all'altezza di Brunella, in particolar modo da quando fu chiusa Via Vado del Tufo, quale valvola di sfogo, la situazione è di molto peggiorata. Se invece venisse aperta al traffico veicolare, il ponticello di via Casone, con il solo senso unico verso il centro che inspiegabilmente è chiuso da barriere metalliche, (come si può notare nella foto), contribuirebbe notevolmente a decongestionare il traffico, come più volte suggerito dalle associazioni e da qualche consigliere comunale che purtroppo nel tempo non ha mantenuto la tenacia e l'impegno necessari per portare a compimento una scelta molto positiva che porterebbe tanti benefici migliorando la mobilità alternativa, riducendo il traffico e fornendo un buon contributo alla riduzione dell'inquinamento che da noi non manca. Qualcuno dice anche: - ma con tutti gli interventi e proposte di apertura della strada che ci sono stati da associazioni, consiglieri comunali (che ci hanno fatto la campagna elettorale) ed anche da parte di questo blog e testate giornalistiche sul caso e, dopo aver saputo che non ci sarebbero ostacoli a livello di collaudi e del rispetto di norme vigenti, quale forza occulta o potente impedirebbero tale soluzione mettendosi di traverso per far sì che tutto ciò non si realizzi? Quale personaggio tanto influente che risiede in quella zona, ha poteri così forti da essere riuscito ad evitare che tale progetto si realizzasse, dopo oltre un decennio dal completamento della inutile piastra? (Si fa per dire completamento…!).
Veduta aerea della pista ciclabile che non c'è...!!!
A mio modesto avviso, ripeto, sarebbero state sufficienti la rotatoria che incrocia via Landolfi oltre all'uscita di Via Baden Powel, per entrare ed uscire in zona Cavoni in tutta sicurezza e quei soldi potevano essere spesi per realizzare tutte le piste ciclabili previste nel progetto.
(Luciano Bracaglia)
Scopo della Piastra
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Il mio articolo del 3 agosto 2018


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Certificato di collaudo statico del ponte sul Rio Cavariccio

A completamento di quanto sinora scritto, aggiungo il certificato di collaudo statico delle opere che fu eseguito dall'ing. Luciano Fiorillo  sul ponte che sovrasta il Rio Cavariccio, ultimate e relate nel maggio del 2007. Tale collaudo ha dato esito positivo ed è stato classificato come ponte di II livello.











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