martedì 31 gennaio 2012

- Video della Frana del 1989 sul viadotto Biondi


<< Così titolava  Il Messaggero di giovedì 11 dicembre 2008 >>
Albero caduto, altri 4 pericolanti: chiuso uno degli accessi al Parco

L'albero caduto ieri sulla staccionata del parco delle colline a Frosinone. Altri quattro sono pericolanti e saranno tagliati. Spinacacia. Pseduo acacia. Robinia. Tre nomi per uno stesso albero alto oltre dieci metri che è caduto a Frosinone, al parco delle colline, sulla staccionata che dà sul viadotto Biondi. Fortunatamente ieri è piovuto per tutta la giornata e quindi in quel momento non passava nessuno, ma ora l'accesso al parco è stato chiuso perché vi sono altri tre o quattro alberi sul versante che sono nelle stesse condizioni e che potrebbero quindi crollare. Secondo l'agronomo e il geologo del Comune
la robinia è crollata al suolo non per uno smottamento del terreno ma per il maltempo e l'eccessivo peso del tronco appesantito dall'edera che l'ha avvolta completamente. «Avevamo già preventivato di mettere in sicurezza l'area - dichiara l'assessore comunale all'Ambiente Roberto Spaziani - e quella pianta rientrava nel nostro piano di abbattimento degli alberi pericolanti, ma la pioggia è arrivata prima». Il problema è che quel versante collinare è già franato più volte: nel 1989 mezza collina venne giù bloccando il viadotto Biondi che rimase chiuso al traffico per mesi.
Furono fatti dei lavori di consolidamento con pali d'acciaio e cemento grazie ai quali si è potuto, ad esempio, dare il via libera alla realizzazione dell'ascensore inclinato. Fu realizzato anche il giardino sottostante piazzale Vittorio Veneto piantando altri alberi per imbrigliare meglio il terreno e furono incanalati i piccoli corsi d'acqua sotterranei che con gli anni, complice la natura del terreno composta prevalentemente da materiale di riporto, avevano sbriciolato la collina. Si tratta, quindi, di capire se quell'unico albero caduto ieri mattina rappresenti un campanello d'allarme per eventuali nuovi movimenti franosi in atto, oppure no.
«Lo escludo nel modo più assoluto, non c'è alcun pericolo di frana», afferma l'agronomo Sarracino. «Sono d'accordo con la valutazione del collega», conferma il geologo del Comune Marco Spaziani.
E l'agronomo spiega che tipo di intervento verrà fatto sull'area: «Noi taglieremo quei quattro-cinque alberi 
pericolanti - spiega - ma non toglieremo la cepparia, vale a dire le radici che quindi resteranno ancorate al terreno mantenendo la stabilità. La robinia poi è altamente pollonifera e quindi le piante ricresceranno da sole. Fino a quel momento però l'accesso al parco delle colline in quel punto rimarrà chiuso per evitare altri possibili problemi. Prima quella porzione di collina era impercorribile e quindi il nostro tipo di attenzione era diverso, ma ora che è stata trasformata in un parco pubblico la monitoriamo costantemente». 

Fonte: www.ilmessaggero.it

Vogliamo augurarci che l'attenzione da parte dell'amministrazione comunale resti sempre alta.
Si può ipotizzare una manutenzione che preveda di alleggerire tali alberi dalle edere infestanti che, in caso di pioggia o neve si appesantiscono e, considerata l'inclinazione che hanno, rischiano di crollare di nuovo   provocando nuove frane...? Abbiamo fatto altra precedente analoga segnalazione, vedere qui:

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