sabato 29 marzo 2014

- STOP AL DECLASSAMENTO: UN "SACCO" DI BONIFICHE RESTANO DA FARE ANCORA NELLA VALLE DEL SACCO!


RACCOLTA FIRME

per l'annullamento del Decreto del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini 11 gennaio 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12.03.2013), per la parte relativa al declassamento da sito di interesse nazionale (SIN) a sito di interesse regionale (SIR) di “Provincia di Frosinone” e “Bacino del Fiume Sacco”.

10 febbraio 2014

Al Ministro dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare




- A sostegno del ricorso presentato nel 2013 dalla Regione Lazio per l’annullamento del decreto del Ministro dell’Ambiente Clini 11 gennaio 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12.03.2013)
- A sostegno delle relative interrogazioni parlamentari del 2013 inerenti il medesimo decreto
- A sostegno del ricorso presentato da Legambiente nel 2013 , e da altre associazioni per la tutela ambientale, avverso lo stesso decreto del Ministro dell’Ambiente Clini 11 gennaio 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12.03.2013)
- A sostegno dell’azione ambientalista e sociale, di tutela della Valle del Sacco dell’Associazione Retuvasa per la re-istituzione del SIN “Bacino del fiume Sacco”

I sottoscrittori della presente petizione, cittadini della Provincia di Frosinone, Latina e della Provincia di Roma,

  • Premesso che i due siti , “Provincia di Frosinone” e “Bacino del Fiume Sacco”, istituiti come S.I.N., rispettivamente con D.M. 468/2001 e con legge n. 248 del 02/12/2005, sono affetti da un grave danno ambientale e che le aree contaminate, pericolose per la salute, necessitano di interventi urgenti di bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee;
  • Considerato che sono 55 i Comuni compresi nell'area Valle del Sacco, tra la provincia di Roma e Frosinone, con estensione a due comuni della provincia di Latina; che gli agenti chimici rilasciati negli anni nell'area circostante e nei territori lungo il fiume hanno provocato un forte inquinamento per i lavoratori e per tutti gli abitanti della zona; che le acque del fiume Sacco hanno irrigato i campi adiacenti e abbeverato bestiame con conseguente trasferimento della contaminazione nel ciclo alimentare con evidenti danni per la salute e l'economia del luogo basata principalmente su allevamento e agricoltura;
  • Considerato altresì che sono 122 le discariche dismesse, dislocate in ben 89 Comuni, che hanno contaminato il sito denominato “Provincia di Frosinone”, combaciante per alcuni punti con quello del bacino del Sacco; che è stata accertata la presenza di rifiuti speciali e pericolosi a pochissima distanza dai centri abitati e su terreni ad alta permeabilità con grave rischio di compromissione dei terreni limitrofi;
  • Rilevato che con Decreto del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini del giorno 11 gennaio 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12.03.2013), entrambi i siti di interesse nazionale SIN “Provincia di Frosinone” e “Bacino del fiume Sacco”, sono stati declassati, passando dalla competenza nazionale a quella regionale;
  • Ritenuto che, ai sensi della vigente e aggiornata definizione ministeriale di SIN, i suddetti siti siano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa per gravità dell'inquinamento ambientale e piena rispondenza ai criteri indicati per individuare un Sito di Interesse Nazionale;
  • Ritenuto infine che la situazione ambientale sia davvero grave, che bisogna arrivare a concludere le bonifiche che il territorio vada risanato definitivamente, che serve il massimo sforzo da parte delle istituzioni per una risoluzione immediata a beneficio della salute di tutti gli abitanti della zona e dell'ambiente;

Modulo per la raccolta firme



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