Su YesCiociaria, il video realizzato da Marco Bracaglia.
Mappa delle installazioni e performance
"Colonna Nostra Signora Art"
"ArcheoDistruzione (terme Romane)"
"Li Mortacci"
"Hic labor mulierum atque dolor"
"Ascia Volsca"
"Articolo di Laura Collinoli del quotidiano La Provincia"
"Articolo shok di R.C. del quotidiano Ciociaria Oggi"
"Scritto da Luca Colafrancesco in risposta all'articolo di Ciociaria Oggi"
Il fantastico mondo di R.C.
C'è da dirlo, uno dei sentimenti che in questo mondo conserva più vitalità è la bigotteria. Sarà perché fisiologicamente è vicina come inclinazione alle cose radicate di una cultura, che poi a volte coincidono con le più banali e le più semplici, con tutto ciò che ostacola i cambiamenti e altre forme di espressione o anche perché la forza dei bigotti è davvero ineguagliabile. Tanto ineguagliabile quanto cieca. Non fraintendetemi, io sono un grande sostenitore della vitalità, ritengo sia davvero l'energie positiva di questo mondo, anche quando si annida tra la mente degli scemi, anche quando va contro tutto ciò che penso. Essa mi da comunque la forza di reagire e combattere, e combattere per ciò in cui credo mi fa stare bene. Ma questo, come sapete, è il gioco della vita a cui tutti più o meno siete abituati. Certo Ogni volta che quella forza bigotta è stata messa a disposizione di un idea innovativa c'è stata quasi sempre la rivoluzione. Ma tranquillizzatevi tutti. La rivoluzione non ci sarà ancora per un po'. Diciamo fin quando lo stato, i mezzi di comunicazione e, in generale, il potere, accudiranno e pasceranno la cecità dei propri soldatini di legno. Finché sosterranno quella vitale e barbara vibrazione che assomiglia molto all'ignoranza più becera, quella che basta a se stessa.Ora, dopo aver volutamente esagerato i toni in questa riflessione andiamo all'accaduto, andiamo alla cieca barbarie che mi interessa denunciare: il 25 maggio 2010 sul quotidiano Ciociaria Oggi è uscito un articolo firmato R.C. che titolava scritte e mutandine appese, mistero e goliardia nella notte. In quest'articolo veniva descritto il folle gesto dei soliti ignoti: nella notte alcuni individui, forse mascherati, forse con spirito vandalico, sicuramente con spirito goliardico hanno imbrattato, pensate un po', con dei gessetti, il parcheggio dell'ascensore inclinato. Il candido, si fa per dire, asfalto che la mattina seguente avrebbe ospitato tante autovetture, era stato irrimediabilmente sporcato con dei gessetti dai diversi colori. Le forze dell'ordine indagano seguendo la pista della goliardia, sicuramente verranno aiutate dai filmati delle telecamere che sono all'interno del parcheggio. Mio Dio che inciviltà! Quale abominio è mai questo? Chi mai potrebbe tanto? Come la città potrà riprendersi da una sciagura del genere?Nell'articolo, oltre all'inciviltà e all'anonimato dei vandali goliardici si faceva anche riferimento all'insensatezza dei loro scritti: frasi sconnesse senza senso, disegnate in una strana forma dove un rigo si e uno no erano al contrario, forse quindi, dato l'ermetismo dei contenuti, non erano semplici vandali. Forse erano satanisti che hanno consumato una messa nera proprio lì, davanti il nostro amato ascensore. Tant'è che una frase, in rosso, spiccava vivace da alcune mutande appese sul fontanile romano, anche questa frase era incomprensibile, forse in latino. E i resti di alcuni manichini facevano mostra di se in un prato vicino la villa comunale. Da un muro del palazzo che ricopre l'anfiteatro romano (sì signori a Frosinone c'è un anfiteatro romano, l'avreste mai detto?) sembrava uscire un uomo con le mani, le gambe e la faccia, il resto del corpo era ancora dentro il muro. Forse era un demone richiamato dai satanisti, forse abbiamo rischiato l'apocalisse per un pelo... forse.Oppure, tanto per farci un bagno di realtà ogni tanto, a Frosinone era in atto una manifestazione: Nostra Signora dell'ART. Questa manifestazione aveva un tema: il sommerso. Questa era una manifestazione a livello nazionale a cui aderivano una trentina di città italiane e consisteva nell'invadere di arte la città seguendo il tema prestabilito. Tema che i ragazzi dell'accademia e l'associazione Zerotremilacento hanno sfruttato per mostrare una Frosinone sommersa e dalle enormi possibilità. Una Frosinone in cui ogni reperto archeologico ritrovato viene, nella migliore delle ipotesi, ricoperto di terra, oppure peggio di asfalto o da palazzi di dubbio gusto.Ora, c'è da dirlo, l'ipotesi del satanismo è mia, il signor R.C. Non è arrivato a tanto, era un esagerazione che mi serviva solo per prenderlo un po' in giro, anche perché se lo meritava. Il suo errore è uno di quelli grossolani e marchiani. Egli è un mirabile esempio di cattivo giornalismo. Infatti, tralasciando l'orribile stile della sua scrittura e la sua chiara tendenza allo scandalo e alla misteriosa congiura, non poteva assolutamente permettersi di scrivere un articolo del genere dato che tutti gli organi di stampa della provincia erano stati avvertiti di ciò che sarebbe accaduto con un comunicato. In questo comunicato era presente l'elenco dei partecipanti a tale manifestazione con relativo titolo delle opere. L'altro quotidiano locale infatti, La Provincia, lunedì 24 maggio titolava Istallazioni e performance nei siti archeologici 'sotterrati'. Oltre questo, dal modo in cui descrive le opere si capisce immediatamente che lui, questi atti vandalici, neanche li ha visti, oppure se li ha visti davvero non se li ricordava bene quando li ha descritti. Quindi in sintesi stiamo parlando di una persona che non si interessa di ciò che viene inviato nella propria redazione, non si interessa dei fatti reali di cui sta scrivendo, non legge i giornali locali e, per di più, scrive davvero male. Tutto questo rende il signor R.C. un bigotto incompetente, che non va alla ricerca della verità perché pensa di averla già dentro di se, gente così non dovrebbe fare il giornalista. Caro R.C. ti do una notizia in anteprima la risposta ad ogni quesito del mondo è dentro di te... però è sbagliata. Quindi prima di scrivere qualcosa vatti ad informare, cerca di sbagliare con un minimo di cognizione di causa.
bravo Luciano, a presto.
RispondiEliminaSul messaggero di oggi l'articolo di Denise Compagnone.
gli invasori che osano...invasori numero uno
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