DOMENICA 6 GENNAIO 2013
- ORE 10.00 -
Villa Comunale - Frosinone
La Bandiera
Il rispetto della Bandiera della propria città, la sua esposizione e conservazione, dovrebbero far parte dell’etica che contraddistingue ogni buon cittadino e/o rappresentante delle istituzioni del territorio.
La Bandiera non è un oggetto, non è una cosa costituita da un’asta e da un pezzo di stoffa con uno stemma araldico che rappresenta la città, la Bandiera ha un’anima, ha uno spirito e ci rappresenta, ovunque andiamo…
Entrare alla Villa Comunale e vedere i pennoni delle Bandiere, da uno dei quali manca quella della nostra città, incute tristezza, oltre al disagio di degrado che si avverte nel vedere sventolare quelle d’Italia e d’Europa, ridotte in brandelli.
Da queste considerazioni, la nostra Associazione di Volontariato, Frosinone Bella e Brutta ha avvertito la necessità di chiedere alla Befana, di portarne una da regalare al Comune di Frosinone per colmare quello spazio vuoto.
Quando siamo andati a chiedere agli amministratori comunali le caratteristiche da fornire a chi l’avrebbe dovuta realizzare è emerso, con nostro sommo stupore che il Comune di Frosinone non si è mai dotato di una Bandiera ufficiale, coperta da “Decreto di Riconoscimento”, firmato dal Capo dello Stato.
Questa nostra simbolica iniziativa, il regalare la bandiera, vuole essere anche un invito/stimolo, affinché il Sindaco si attivi immediatamente, per istruire l’iter procedurale necessario ad ottenere tale decreto.
La nostra Bandiera "provvisoria", sarà una copia di quella sinora utilizzata, essa è composta da un drappo dal fondo paglierino e reca al centro lo stemma araldico (reso conforme con Regio Decreto del 25 gennaio 1943, a firma del Re Vittorio Emanuele III) ed è rappresentato da un leone rampante al fondo rosso con scritta “Bellator Frusino”, su barra trasversale blu.
La consegna da parte dell’Associazione, al sindaco Nicola Ottaviani, avverrà il prossimo 6 gennaio alle ore 10.00.
La cerimonia sarà allietata dalla famosa Banda Concertistica “Antonio Romagnoli” che eseguirà l’inno Nazionale, l’alza Bandiera ed altri brani…
Termino con il ribadire che: “La città non è di chi la governa ma di chi la vive” e questa vicenda deve essere uno stimolo per tutti i cittadini, affinché ci adoperiamo, sempre, per migliorare lo stato di vivibilità del nostro territorio e la DIFESA dei BENI COMUNI.
💢
Parte di regolamento, estratto da ARALDICA CIVICA.
Pennone senza bandiera di Frosinone... |
Bandiera:
"drappo di seta in misura di 100 x 150 centimetri
(e comunque in rapporto di 2:3) che riporta una figurazione allegorica, o
l’arme dell’Ente (tutta o in parte).
Per ottenere la concessione dello stemma un Comune deve seguire la
procedura esposta succintamente di seguito a titolo esemplificativo:
1) Il Consiglio Comunale (o la Giunta) devono provvedere ad una Delibera dove si dichiara:
- di voler assumere gli “emblemi araldici” (stemma e gonfalone) previsti dalla legge
- di dare formale mandato al Sindaco di contattare l’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, allo scopo di istruire la pratica per ottenere la concessione dello stemma comunale e del gonfalone (e, volendo, della bandiera e del sigillo).
- di voler assumere gli “emblemi araldici” (stemma e gonfalone) previsti dalla legge
- di dare formale mandato al Sindaco di contattare l’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, allo scopo di istruire la pratica per ottenere la concessione dello stemma comunale e del gonfalone (e, volendo, della bandiera e del sigillo).
2) Il Sindaco deve predisporre tutta la documentazione necessaria da allegare alla domanda di concessione:
- Domanda in carta libera indirizzata al Presidente della Repubblica, dove si chiede di ottenere la concessione dello stemma araldico (e del gonfalone) per il Comune, firmata dal sindaco
- Domanda in carta bollata, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, con lo stesso contenuto della precedente
- Copia, per ogni domanda, della Delibera del Consiglio o Giunta Comunale contenente l’indicazione della volontà espressa dai rappresentanti del Comune a dotarsi di un proprio specifico stemma comunale
- Bozzetto a colori (o in bianco e nero con indicazione dei colori) dello stemma e del gonfalone (un disegno per ciascuno) che il Comune intende farsi concedere (o riconoscere). Il Sindaco avrà opportunamente concordato con l’Ufficio Araldico un bozzetto conforme alla legislazione e alle norme.
- Breve cenno della storia del Comune con eventuale motivazione della scelta di colori, simboli e configurazioni dello stemma
- Domanda in carta libera indirizzata al Presidente della Repubblica, dove si chiede di ottenere la concessione dello stemma araldico (e del gonfalone) per il Comune, firmata dal sindaco
- Domanda in carta bollata, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, con lo stesso contenuto della precedente
- Copia, per ogni domanda, della Delibera del Consiglio o Giunta Comunale contenente l’indicazione della volontà espressa dai rappresentanti del Comune a dotarsi di un proprio specifico stemma comunale
- Bozzetto a colori (o in bianco e nero con indicazione dei colori) dello stemma e del gonfalone (un disegno per ciascuno) che il Comune intende farsi concedere (o riconoscere). Il Sindaco avrà opportunamente concordato con l’Ufficio Araldico un bozzetto conforme alla legislazione e alle norme.
- Breve cenno della storia del Comune con eventuale motivazione della scelta di colori, simboli e configurazioni dello stemma
Tutta la documentazione va inviata all’Ufficio Onorificenze
e Araldica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (sede di via
Barberini, 38 00187 Roma).
Alla documentazione va allegata anche una marca da bollo del valore corrente prevista dalla legge.
Ricevuto il materiale l’Ufficio Araldico lo valuta, dando il “nulla
osta” all’esecuzione della procedura (altrimenti rimette tutto al Comune
con motivazione e indicazione di modifica: di solito fa notare se
esistono altri stemmi con quelle figurazioni o quali norme impediscono
di adottare lo stemma proposto), predispone il testo del Decreto di
Concessione dello stemma (e del gonfalone) e lo invia per la firma al
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Questi, dopo averlo valutato e non riscontrando alcun impedimento
(compito che spetta all’Ufficio Araldico) lo firma e lo restituisce
all’Ufficio Araldico.
Dopo averlo riavuto l’Ufficio Araldico lo invia al Presidente della
Repubblica per la firma. Una volta firmato dal capo dello Stato (la data
di Concessione a tutti gli effetti è quella della firma da parte del
Presidente) viene restituito all’Ufficio Araldico.
L’ufficio Araldico lo invia all’Archivio Centrale dello Stato all’EUR,
ufficio al quale è demandato il compito della trascrizione nel Libro
Araldico degli Enti Morali.
Dopo questa trascrizione l’Archivio Centrale restituisce il Decreto
originale all’Ufficio Araldico che lo trascrive a sua volta nei propri
Registri e lo conserva in originale nel proprio Archivio.
Finalmente, attraverso l’Ufficio Territoriale del Governo (Prefettura)
si provvede ad inviare al Sindaco del Comune richiedente una copia
autentica (con allegato bozzetto miniato, redatto a spese del Comune
richiedente) del Decreto di Concessione o Riconoscimento dello stemma (e
del gonfalone, del sigillo, della bandiera), dopo avervi applicato la
marca da bollo a suo tempo inviata dal Comune stesso con la
documentazione. Di solito la consegna avviene attraverso una cerimonia
ufficiale, durante la quale il Prefetto consegna i documenti nelle mani
del Sindaco (o del Presidente della Provincia).
Il Prefetto dà comunicazione all’Ufficio Onorificenze e Araldica dell’avvenuta consegna.
A questo punto il Comune è legalmente autorizzato a contattare una ditta
specializzata per la messa in opera del gonfalone e a poter apporre sui
propri atti e sigilli d’ufficio lo stemma araldico concesso.
La procedura la stessa per le città (cioè Comuni al cui capoluogo è riconosciuto il titolo di “città”) ed è pressoché identica per le Province, per la quale il mandato sarà dato al Presidente del Consiglio Provinciale".
(Continua........) (Trovate il testo completo qui: Araldica Civica )
La procedura la stessa per le città (cioè Comuni al cui capoluogo è riconosciuto il titolo di “città”) ed è pressoché identica per le Province, per la quale il mandato sarà dato al Presidente del Consiglio Provinciale".
(Continua........) (Trovate il testo completo qui: Araldica Civica )
Gonfalone:
Stemma e Regio Decreto:
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Regio Decreto:
Servizio realizzato da Frosinone Web
http://www.frosinoneweb.net/2013/01/04/una-bandiera-per-frosinone/#permalink
http://www.frosinoneweb.net/2013/01/04/una-bandiera-per-frosinone/#permalink
Alcune foto della manifestazione
Comunicato stampa del 6 gennaio 2014
La bandiera di Frosinone...!
Esattamente un anno fa, il 6 gennaio 2013, con la nostra Associazione di Volontariato "Frosinone Bella e Brutta", chiedemmo alla Befana, una bandiera di Frosinone, (non ufficiale), che donammo al comune e fu issata su un pennone libero della Villa Comunale, con una cerimonia che fu allietata dalle dolci note della Storica Banda Concertistica Antonio Romagnoli. Il nostro gesto, se pur simbolico, aveva il fine di sensibilizzare l'amministrazione comunale ad accelerare l'iter burocratico per ottenere dalla Presidenza della Repubblica, una bandiera del comune che fosse ufficialmente riconosciuta. Riteniamo pensare che il nostro gesto non sia stato correttamente recepito, nonostante fosse stato chiaramente sottolineato con opportuno documento consegnato durante la cerimonia, all'assessore Fabrizi, in rappresentanza del sindaco Nicola Ottaviani. Infatti, ad oggi, non ci risulta ancora ottenuto tale riconoscimento. Poiché crediamo di non essere riusciti nell'intento e come si può constatare dalla foto, le bandiere sono ridotte in brandelli, vista la crisi in corso che c'è per tutti e considerate le tante nuove tasse che ci porterà la Befana e che dovremo pagare ai livelli massimi nei prossimi 10 anni, suggeriamo al Comune, per questa volta, di sostituirle a proprie spese... Ci auguriamo che lo faccia anche in fretta perché la città, a livello di immagine, certo non ci guadagna...!
L'articolo di Ciociaria Oggi del 06/01/2014
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